giovedì 28 maggio 2015

Cosa stanno tramando nuovamente ai danni dell'Ospedale di Albenga?

Dopo 10 anni di spoliazione di specialità e reparti dell’Ospedale di Albenga ecco la ricetta per la finta integrazione tra gli ospedali promessa dal PD.
Il PD per opera dei suoi candidati savonesi si sta affannando in questi tempi a promettere quell'integrazione tra l'ospedale Santa Corona e il S. Maria di Misericordia di Albenga che dal 2010 i primari ingauni e il sottoscritto stiamo invocando con più di una proposta presentata. Ho presentato interrogazioni consiliari e i medici hanno formulato precise e razionali soluzioni su come dovrebbero essere integrati i due ospedali per ottemperare le esigenze di emergenza-urgenza del DEA con quelle territoriali di elezione dell'ospedale di base di Albenga. Ora, in campagna elettorale abbiamo il piacere di ascoltare da politici piddini alcune teorie di integrazione che sinceramente lasciano un po' perplessi per alcuni aspetti prettamente tecnici che non sono passati inosservati ad alcuni"addetti ai lavori". Quando parlano di integrazione e preannunciano presunte "razionalizzazioni" ci sovvengono come un messaggio malaugurale i tagli lineari del 2012 ai danni del Santa Maria di Misericordia, annunciati per dover "sopprimerei doppioni" visto che "non ce li possiamo permettere" ( tormentoni retorici di Rambaudi-Montaldo-Miceli)... Da un lato De Vincenzi promette la riconversione del Punto di Primo Intervento nuovamente in Pronto Soccorso e dall'altro... forse un po' digiuno della materia dice necessaria una ripartizione delle specialità "togliendo i doppioni" (che non ci sono ma anche lui attinge a piene mani dal frasario d’ordinanza della ditta PD) ma lasciando le eccellenze con una doverosa ripartizione dei ruoli. Forse bisognerebbe ricordare all'ardimentoso candidato che un Pronto Soccorso ancorché integrato al DEA di II Livello per poter esistere ha bisogno di specialità alle sue spalle senza le quali diviene improbabile una sua funzione. In altre parole determinate specialità, qualora avesse già imparato ed interpretato le direttive del suo partito di volerle sopprimere,non potranno essere tolte. Mi riferisco a Medicina, Terapia Intensiva,Radiologia, Laboratorio di analisi oltre a servizi ambulatoriali di Cardiologia,Ortopedia, Otorino, Oculistica etc… i quali dovranno anzi rimanere presenti h24 con le opportune reperibilità così come dovrà essere estesa la degenza chirurgica con relativa reperibilità tutti i giorni della settimana, per altro essendo lo stesso ospedale i reperibili potrebbe essere unici tra i due plessi(come è già ora per otorino ed oculistica) (costo ZERO euro).Ovviamente dovrà essere riattivata la reperibilità di Sala Operatoria (poche migliaia di euro all’ANNO), Quando inoltre si fa cenno alle specialità di eccellenza che debbono continuare a rimanere ad Albenga, De Vincenzi forse proteso a riferirsi al reparto di artoprotesi privato dimentica..la parte pubblica... le altre eccellenze come otorino e oculistica da sempre fiore all'occhiello del nosocomio ingauno...anch'esse trasferite, perle degenze, indebitamente a Savona! Dimentica De Vincenzi (o forse nemmeno losa) che l'unica vera ripartizione per specialità che possa essere realizzata in questa integrazione è quella di trasferire l'interventistica chirurgica a piccola e media complessità di elezione, quindi programmata, ad Albenga.Questo solleverebbe il DEA con l’integrato Pronto Soccorso della sede di Albenga, da una parte rilevante di problematiche minori lasciandogli compiti prettamente di emergenza/urgenza reale, riducendo tempi di attesa ed intasamenti spesso insopportabili per l’utenza e la sicurezza dei cittadini,realizzando così una razionale ripartizione dei compiti tra i due plessi ospedalieri. Una soluzione troppo razionale per essere mai stata accettata dalla giunta regionale. Una soluzione che avrebbe permesso al DEA di funzionare meglio e senza disservizi... guastando probabilmente i loro piani di accentramento a Savona. In pratica la proposta dei primari ingauni del 2010 dame sempre sostenuta e portata avanti inutilmente presso la giunta piddina ...Ma anche questa razionale integrazione per poter essere realizzata prevede che determinate specialità come quelle sopra elencate siano presenti, anzi, debbano essere implementate. In pratica, non solo nessun "doppione" che i piddini pressapochisti e frettolosi vorrebbero sopprimere da Albenga facendoci vedere lucciole per lanterne potrà essere tolto...ANZI di doppioni proprio NON CE NE SONO, neanche a cercarli col lanternino. E già che ci siamo visto che il comprensorio di Albenga con i suoi oltre 80.000 utenti (residenti e flussi turistici) ai sensi della nuova normativa del Patto per la Salute approvato e relativi decreti avrebbe diritto ad un Ospedale di Base COMPLETO... e che la sede ospedaliera di Albenga è nuova, moderna corrispondente alle normative internazionali, solo una completa reale e razionale integrazione tra i due plessi ospedalieri darà a Pietra Ligure e ad Albenga una importante opportunità di svolgere razionalmente i compiti di DEA di II livello di tutto il ponente ligure e di poter a pieno titolo e con le migliori opportunità svolgere questo indispensabile e delicatissimo compito. Credo quindi che nessun altra soppressione o taglio lineare camuffato da"razionalizzazione" possa essere perpetrato ai danni di Albenga pena un gravissimo indebolimento di tutto la sanità del Ponente nei confronti di Savona. Quando De Vincenzi ammette e dichiara pubblicamente la volontà savonese di accentrare la sanità nel capoluogo e di scippare il DEA pietrese lo sa che tutto ciò è sempre stato portato avanti dai suoi attuali “compagni di merende” del partito?Oppure fa finta che la gente non lo sappia? In questo caso si svelerebbe il tentativo di prendere per i fondelli gli elettori.. Oppure continua a far finta di essere nel PD ma solo con un piede e pretende che la gente ci creda?
Abbiamo già dato abbastanza! Conclude il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati.    

Genova, 28.05.2015.



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