“L’aumento
dei pedaggi autostradali è una costante per il nostro Paese e per la nostra Regione.
La Liguria ha le Autostrade più care d’Italia e questo è un
elemento fortemente penalizzate per una regione come la nostra che non è solo
di passaggio ma che deve fare dell’incoming una sua prerogativa. Perciò ho
voluto portare all’attenzione del Consiglio regionale questo tema: è vero che
gli aumenti vengono decisi dal Governo centrale secondo delle formule
matematiche che tengono conto degli investimenti che si dovranno mettere in
atto sui collegamenti autostradali, ma è
anche vero che ci sono delle evidenti criticità, una su tutte il fatto che
sulle manutenzioni, il cui costo rientra nei calcoli relativi agli aumenti dei
pedaggi, l’ente gestore è controllore e controllante, cioè non vi è alcuna
verifica sui lavori che vengono dichiarati eseguiti dai soggetti gestori”. Lo
fa sapere il Capogruppo di Forza Italia in regione Marco Melgrati che prosegue: “il secondo aspetto è quello legato alle
grandi opere. Tra tutte, la Gronda, da anni tanto attesa da tutta la Liguria,
per la realizzazione della quale è
previsto un aumento dei pedaggi del 15%. Certo l’auspicio è che il passante genovese
si faccia e si faccia nei tempi più brevi possibili, e credo che in questo
senso Forza Italia abbia fatto doverosamente la sua parte attraverso
l’atteggiamento responsabile del Gruppo consigliare comunale grazie al quale in
Comune a Genova è passata la delibera che autorizza finalmente la realizzazione
di quest’opera strategica, ma credo che parlare di aumenti così considerevoli
sia preoccupante”.
“Alla
mia interrogazione ha risposta l’Assessore Paita che ha evidenziato le difficoltà della
sinistra a lavorare su questi temi. Purtroppo sulla questione delle
infrastrutture la Liguria ha perso molti treni a causa delle divisioni interne
alla Sinistra: il timore è che al di là dei discorsi da pre campagna elettorale
su questa infrastruttura, che solo tra qualche giorno vedrà prendere il via per
quanto concerne l’iter burocratico nella Conferenza dei Servizi dopo l’ok del
Comune di Genova, vi siano ancora i fuochi incrociati di una sinistra che
vorrebbe fare della Liguria l’ultima regione d’Italia”, conclude Marco
Melgrati.
Genova,
20/01/2015
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