sabato 24 gennaio 2015

Martedì 27.01 in Consiglio Regionale è in discussione la Mozione di Melgrati a difesa del DEA di II liv.

Martedì 27 gennaio in Consiglio regionale è in discussione la Mozione di Marco Melgrati a difesa del DEA di II Livello del Santa Corona e degli assetti ospedalieri del territorio.“L’amministrazione regionale deve mettere nero su bianco le politiche a difesa del DEA di II Livello e degli assetti ospedalieri del savonese, troppo penalizzato in questi anni di Giunta Burlando”.

Martedì prossimo, 27 gennaio, verrà discussa la Mozione del Capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati, sulla “ tutela del DEA di II Livello del Santa Corona e sull’assetto ospedaliero del ponente ligure”. Così è stato deciso durante l’ultimo Ufficio di Presidenza Integrato del Consiglio regionale ed a darne notizia è lo stesso promotore dell’iniziativa Marco Melgrati che spiega: “ con il documento si impegna la Giunta regionale: ad approvare un O.d.G. dei lavori del Consiglio Regionale che espliciti un formale atto di impegno e di conferma  dell’attuale stato di consistenza della rete ospedaliera savonese e delle emergenze, che ha il riferimento nell’HUB-DEA di 2° LIVELLO del ponente a Pietra Ligure e gli ospedali territoriali /SPOKE esistenti;  a predisporre una richiesta di deroga alla normativa di cui decreto del Governo che prevede per un DEA di II livello un bacino di popolazione compreso tra 600.000 e 1.200.000 persone; a sollecitare con un’azione atta alla realizzazione del nuovo monoblocco del Presidio Ospedaliero DEA di Pietra Ligure e al completamento del ripristino del corredo specialistico funzionale al DEA di 2° livello, reintegrando la funzionalità richiesta secondo i requisiti dalla normativa vigente e secondo gli standard e parametri di riferimento, non omettendo di considerare la normativa di recente emanazione del citato decreto della definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera; a verificare, procedendo al ricalcolo, ai sensidella normativa contenuta dalla normativa nazionale, e rispettando l’impegno temporale del 31.12, se la soppressione dei posti letto attuata nel 2012 dai Direttori Generali è conforme alla normativa istituita e alla formula contenuta nel decreto datato 05 agosto 2014.  Se il calcolo dimostrasse l’eccessivo taglio di posti letto, provvedere al ripristino; a fare in modo che il protocollo di intesa in itinere, teso a regolamentare la realizzazione della riqualificazione strutturale del DEA di Pietra Ligure, venga al più presto definito sotto l'egida e con la partecipazione attiva della Commissione Regionale Sanità, in quanto competente per quanto attiene alla specificità del DEA facente parte con il ruolo di HUB della Rete delle Emergenze regionale”.
“In sintesi – continua il capogruppo di Forza Italia - si chiede che  la rete ospedaliera savonese mantenga gli assetti attuali e sia potenziata per quanto concerne i progetti che da anni sono fermi al palo e sono necessari in funzione della condizione socio-sanitaria del territorio e delle risposte che devono essere garantire. Infatti la rete ospedaliera della provincia di Savona è organizzata su quattro presidi ospedalieri, posti nei centri di concentrazione demografica del territorio, che è bene dire sono soggetti a massicci flussi turistici estivi i quali triplicano quantomeno il dato demografico relativo di presenze, rappresentati dai quattro ambiti territoriali 1 “Albenganese” 2 “Finalese” 3 Savona 4 Valbormida, nei quali la rete ospedaliera della provincia si articola nei seguenti nosocomi: l’ospedale di riferimento/DEA-HUB di 2° Livello di Pietra Ligure il quale con l'annesso  ospedale territoriale di Albenga “S. Maria di Misericordia”  realizzano un unico Presidio Ospedaliero del Ponente, l’ospedale di SPOKE di 1° livello di Savona e l’ospedale territoriale di Cairo Montenotte. La conformazione territoriale della Liguria, sotto il profilo morfologico e orografico nonché viario, rende difficoltosa sia l'organizzazione dei presidi ospedalieri sul territorio, a causa delle distanze chilometriche, che la condivisione ospedaliera in una logica interregionale con le regioni confinanti, quindi giustificando e confermando l'attuale assetto ospedaliero ligure.  .
“L’auspicio è che la Mozione venga approvata all’unanimità e che sia concretamente recepita anche da questa Giunta regionale che benché alla
fine del suo percorso detta ancora le linee di programmazione sanitaria sul territorio”, conclude Marco Melgrati.

Genova, 21/01/2015

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