giovedì 27 novembre 2014

Sottotetti di Villanova: e adesso chi paga? L’atteggiamento eccessivamente punitivo della Procura della Repubblica di Savona, che ha portato ai sequestri delle costruzioni, è stato smantellato dalla Magistratura Giudicante.

Melgrati:“Gravi disagi a imprese e cittadini… imprese che hanno rischiato di fallire.Adesso ci aspettiamo almeno le scuse…”

Ieri il Tribunale di Savona,per opera del Giudice monocratico Marco Rossi, ha emesso una sentenza che costituisce una pietra miliare per la vicenda dei sottotetti di Villanova,ordinando il dissequestro di ben 74 opere e cantieri finiti nel mirino della Forestale e della Procura di Savona. Lo ribadisce il Capogruppo di Forza Italia in Regione Marco Melgrati che dichiara:“se è vero come è vero che i Comuni possono, all’interno del proprio Piano Urbanistico Comunale o Piano Regolatore, stabilire norme che derogano a quelle Regionali e Nazionali in materia di standard, è vero che la norma del Comune di Villanova è legittima. Anche se scritta male, e si prestava ad interpretazioni,è stata approvata dalla Regione Liguria, quindi è operativa”.
Continua l’esponente di Forza Italia: “nella modifica della Legge Regionale dei sottotetti, recentemente approvata, il recupero dei sottotetti di immobili fino alla data del 28 novembre 2014, data di entrata in vigore della legge, è diventato facoltà dei Comuni. Inoltre nella stessa legge è consentita la possibilità,anche per sottotetti abitabili di nuova costruzione, di derogare dagli standard urbanistici. Questo perché il Legislatore Regionale (di destra e di sinistra)non era rimasto insensibile al grido di dolore che arrivava da Villanova, e non solo”.
“Questa sentenza, che riappacifica i cittadini e le imprese con la Giustizia, lancia anche un monito a quelle Procure abituate a spettacolarizzare le indagini con sequestri e articoli di giornale, con una propria verità scolpita nella pietra che viene spesso smentita dai colleghi magistrati della Magistratura Giudicante. Credo che sia necessario introdurre ex lege la responsabilità civile dei Pubblici Ministeri. È una questione di civiltà e di democrazia. Se i Pubblici Ministeri sapessero che devono pagare di tasca loro per i danni causati alle imprese, magari le Loro convinzioni a volte“talebane”, smentite dal giudizio di altri Magistrati, ci penserebbero mille volte prima di operare un sequestro che mette in ginocchio una impresa o di compiere un arresto cautelare. E un po’ più di preparazione Urbanistica da parte della polizia giudiziaria preposta alle indagini non guasterebbe… A volte sono agenti della guardia forestale con preparazione tecnica sommaria a emettere sentenze preventive che danneggiano pesantemente chi rischia in proprio dei denari nella attività edilizia e tecnici e professionisti. Questo non deve più accadere!!! E almeno chiedere scusa!”,conclude Marco Melgrati.
Genova, 27.11.2014

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