martedì 14 gennaio 2014

Regione: interrogazione del Capogruppo di @Forza_Italia @Marco Melgrati sull’ex Ospedale “Val d'Olivo” di Alassio. #forzaitalia

La notizia è che la RSA non tornerà più ad Alassio, parola dell’Assessore regionale Montaldo.

Melgrati:“Modificare la destinazione d'uso dell'immobile e dedicare il 10% della struttura  ad alloggi di edilizia convenzionata o edilizia sociale”. 


Discussa l'interrogazione del Capogruppo in Regione di Forza Italia Marco Melgrati sull'occupazione abusiva dell'ex ospedale Val d'Olivo di Alassio. Ha spiegato in Aula l'esponente di Forza Italia: “ fino a poco tempo fa questa struttura benché oggetto di cartolarizzazione da parte dell'Asl risultava ancora a carico dell'azienda sanitaria savonese. Da qualche tempo invece mi risulta che Arte, legittimo proprietario dell'immobile, abbia preso in carico la struttura ed abbia provveduto a ripristinare una situazione di normalità ed insieme alle forze dell'Ordine a sgomberare dagli occupanti abusivi l'ex ospedale”.

“La domanda che rimane ancora disattesa – continua il capogruppo di Forza Italia in Regione - è se vi sia l'intenzione di utilizzare l'immobile a fine di Rsa o se,visto lo spostamento della residenza sanitaria Assistenziale di Albenga al Trincheri e parte ad Andora, non sarebbe più utile chiarire la destinazione d'uso dell'immobile che potrebbe essere sfruttato per fini più utili al territorio ed ai cittadini residenti”.

“Dalla risposta dell'Assessore Montaldo è emerso chiaramente che non vi è più l'intenzione di usare l'ex ospedale a fini sanitari e quindi credo che sia importante sollecitare l'amministrazione comunale di Alassio a richiedere alla Regione Liguria la possibilità di modificare la scheda urbanistica dell'area in questione adibendola a usi più utili al Comune prevedendo in questa conversione la destinazione del 10% dell'immobile a edilizia convenzionata, che consentirebbe ai cittadini di acquistare abitazioni ad un costo convenzionato e quindi al Comune di incamerare risorse economiche importanti soprattutto in questo difficile momento di congiuntura economica negativa, o meglio ancora a edilizia di tipo sociale, che potrebbe dare risposte a 7-8 famiglie, visto che stiamo parlando di 450 mq, che diversamente non troverebbero accesso al mercato degli affitti e potrebbero contare su canoni bassi che varierebbero da 50 a 80 euro mensili, e quindi su un concreto aiuto”, conclude Marco Melgrati.



Genova,14/01/2014

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