giovedì 2 gennaio 2014

Il Capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati presenta interrogazione urgente circa la situazione dei centri medici privati convenzionati che svolgono attività ambulatoriale di fisioterapia in provincia di Savona.

Melgrati: l"’Assessore Montaldo deve esplicitare gli indirizzi della politica sanitaria nel breve e medio periodo in questo settore, per capire se i budget il prossimo anno potranno essere riportati a valori congrui" 

"Anche se le mie battagliesono sempre state improntate alla rivalutazione dell’impegno pubblico nelsettore della Sanità, esistono realtà di eccellenza in provincia di Savona chemeritano di conoscere il proprio destino all’interno della politica dipianificazione sanitaria  regionale.Infatti i Centri privati convenzionati che svolgono attività ambulatoriale difisioterapia sono 7 in provincia diSavona". Lo rende noto ilCapogruppo di Forza Italia in Regione Liguria Marco Melgrati che spiega: "distribuiti  sul territorio da Andora ad AlbisolaSuperiore occupano circa 80 addettitra personale amministrativo e fisioterapisti, quasi esclusivamente concontratti di lavoro a tempo indeterminato, erogando circa 220.000prestazioni fisioterapiche l’anno a poco meno di 20.000 persone, di cui il 70% anziani.I Centri sono tutti accreditati col S.S.N. e quindi sottoposti al rispetto diparametri e controlli esattamente come le strutture sanitarie pubbliche.Coprono con efficienza ed elasticità la stragrande maggioranza delleprestazioni riabilitative ambulatoriali prestate ai cittadini che, altrimenti,graverebbero in modo decisamente più costoso sul bilancio sanitario regionalese fornite direttamente da strutture pubbliche. A fronte infatti di richiestedi impegni amministrativi e gestionali sempre più gravosi (procedure perl’Accreditamento, trasmissioni dati Sogei, gestione della documentazioneecc….)  i rimborsi ASL per leprestazioni fornite sono fermi a tarifferisalenti al 1996, mai aggiornate (anzi, ridotte del 2% dalla LeggeFinanziaria 1997). Rimborsi inalterati da oltre 15 anni quando i costi diproduzione delle prestazioni a cui si fa riferimento (personale ma ancheenergia, attrezzature, costi indiretti) sono aumentati in modo notevolissimo.L’indice ISTAT dei prezzi al consumo riporta nel periodo un incremento del 40%. A titolo esemplificativo, il rimborso per un’ora di trattamento di unfisioterapista varia dai 10 a massimo 17 euro lordi, quando ilsolocosto contrattuale del personale è di circa 20 euro l’ora e il costoglobale di un’ora di prestazione fornita è di 40/45 euro l’ora, tenutoconto dell’insieme dei costi strutturali e delle dotazioni obbligatorie chedevono avere gli Istituti per essere accreditati e per fornire la qualità delservizio che viene richiesta. Appare del tutto evidente quindi che,  per il soggetto pubblico, i costi sonoassolutamente competitivi rispetto a quelli che sostiene fornendo direttamentegli stessi servizi, anche considerando solo i costi operativi e non anchequelli relativi a infrastrutture, attrezzature sanitarie, aspettiorganizzativi, costi fissi in generale e tutti gli elementi di rischiod’impresa che sono totalmente a carico delle strutture private".
"L’incongruenza costi/ricavi, ormai al limite dell’insostenibilità per i centri convenzionati,si è ulteriormente aggravata con i tagli del budget per il 2012 (confermati per il 2013) pari ad una riduzione del 15%  su quote che erano già ferme da oltre cinque anni, causando indirettamente un ridimensionamento di altrettanto valore per l’attività privata collegata.  L’effettodevastante è così duplice, considerando che l’attività privata è quella chepermette in qualche modo di equilibrare i disavanzi che la politica deirimborsi sul convenzionato causa agli Istituti".
"Gli Istituti, che in tutti questi anni hannoinvestito intensamente nel migliorare la qualità dei servizi offerti, nelpersonale e nelle attrezzature, nelle dotazioni informatiche e in tutte leincombenze che via via sono state introdotte, si trovano così da un lato adavere rimborsi unitari sempre più inadeguati, dall’altra a poter contare subudget che si riducono nel tempo in controtendenza con l’invecchiamento dellapopolazione e la necessità di intervenire nella riabilitazione in modo semprepiù puntuale. L’attività ambulatoriale di fisioterapia, con costi per ciclo diprestazione molto contenuti, rappresenta un’azione efficace e spesso risolutiva per evitare costifuturi molto più pesanti in termini di interventi chirurgici, degenzeospedaliere, riabilitazioni post-operatorie. Questo   dovrebbe ragionevolmentefar propendere per un incremento e non certo per una riduzione del budget, edin generale per una considerazione della Fisioterapia come risorsa centrale percontrollare i costi sociali di patologie oggettivamente sempre più diffuse. Gli Istitutiprivati convenzionati vorrebbero vedere qualche segnale tangibile coerente conl’apprezzamento del loro operato che, per vie indirette, dagli “addetti ailavori” che quotidianamente lavorano nei servizi sanitari, viene Lororiconosciuto. Questi Istituti lavorano secondo i parametri richiesti fornendoprestazioni di qualità e pertinenti, controllate sistematicamente, a costiassolutamente vantaggiosi per il servizio pubblico ed accollandosi il 100% delrischio imprenditoriale per le attività che svolgono. Sono storicamente presentisul territorio, hanno contatti quotidiani con i medici di base che sono ilprimo riferimento dei pazienti".

"Con la mia interrogazione,continua Marco Melgrati, chiedo all’assessore alla Salute Claudio Montaldo di conoscere per quale motivo vengono penalizzati con tagli di budget, invece di spostare al contrario parti di attività su strutture che hanno dimostrato di funzionare e di essere gestite con capacità. Sequesto è un sistema per riportare queste prestazioni nell’alveo del ServizioSanitario Pubblico, e a quali costi (maggiori o minori?)?

Adesempio l’insieme degli Istituti in rete nella Provincia di Savona, èassolutamente in grado di offrire per la FISIOTERAPIA DOMICILIARE, un serviziodi qualità, con personale assolutamente qualificato, visite fisiatriche,presidio del territorio, a costi senz’altro in linea con le esigenze dicontenimento dei costi delle ASL. Allo stesso modo possono, con accordi construtture municipali e ASL, occuparsi di servizi di fisioterapia esterni pressostrutture di ricovero, piuttosto che ambulatorialmente per pazienti che nonabbiano la possibilità economica di accedere a prestazioni necessarie ma nonconvenzionate, in via integrativa".
"Benconsapevole del delicato momento economico che stiamo attraversando -conclude il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati- ma poiché considerofermamente che la funzione di questi Centri è per l’ASL una risorsa e non uncosto, fino a prova contraria, gli stessi hanno oggi più che maibisogno di poter pianificare, così come è indispensabile per qualsiasi impresa,la loro attività ed il futuro delle persone che lavorano in queste strutture (80 addetti tra personale amministrativo efisioterapisti) equindi, in buona sostanza, di conoscere gli indirizzi della politica sanitarianel breve e medio periodo in questo settore, di sapere se il budget per ilprossimo anno potrà essere riportati a valori congrui".

Genova, 02.01.2014


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