Sulla
“parentopoli” scatenatasi in merito alla gestione dei teatri genovesi che dal
Carlo Felice ha toccato anche lo Stabile e il Duse intervengono i consiglieri
regionali di Forza Italia Matteo Rosso e Marco Melgrati che fanno sapere di
aver presentato un interrogazione urgente: “ non contestiamo le capacità
artistiche di coloro che hanno calcato o calcheranno le scene dei nostri teatri
e sono figli d’arte, ma ne mettiamo in discussione l’opportunità ”.
Spiegano
gli esponenti di Forza Italia : “in tutti i casi che sono venuti alla luce chi
era preposto alla scelta e decisione degli spettacoli da inserire in cartellone
era genitore di chi ha calcato il palco di Carlo Felice, Stabile e Duse. Con la
nostra interrogazione, visto che stiamo parlando di fondi pubblici quelli che vengono
utilizzati da queste realtà ed anche di soldi della Regione Liguria, vogliamo
avere informazioni precise e pretendiamo che ci venga dato conto di come e
perché vengono individuati alcuni spettacoli a discapito di altri. Vogliamo ad
esempio capire per quanto riguarda lo Stabile se la scelta di allestire lo
spettacolo di Luca Viganò, che il direttore artistico spiega voleva andare
incontro alle richieste del Ministero ai teatri stabili relativamente alle
opere drammaturgiche contemporanee, fosse l’unica possibile o vi era
l’opportunità di valutare altre opere”.
“Siamo
convinti che ancora di più di ieri oggi serva maggiore chiarezza e trasparenza
– concludono Rosso e Melgrati – e cercare di assicurare le giuste opportunità a
tutti coloro che meritano. A nostro parere è da rivedere tutto il sistema
gestionale che ha caratterizzato questi anni,
anche le scelte in materia di direttori. Stiamo parlando di un momento
difficile sotto il profilo economico che tocca molto da vicino soprattutto il
settore della cultura. E’ giusto che ci sia maggior controllo anche in questo
campo troppo spesso lasciato senza alcun tipo di verifiche. E questo non va
bene”.
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