sabato 29 marzo 2014

Legge Sottotetti: Marco Melgrati capogruppo di Forza Italia: subito una circolare della Regione per ridare legittimità dopo la sentenza alcuni Comuni si rifiutano di rilasciare le D.i.a. perché la Corte Costituzionale con la sentenza non è entrata nel merito. La Regione deve intervenire per ribadire la legittimità della legge e la sua applicabilità

Marco Melgrati capogruppo di Forza Italia, Roberto Bagnasco e Marco Scajola: subito una circolare della Regione per ridare legittimità ad una legge in vigore. Abbiamo scritto all’Assessore Gabriele Cascino.

Necessaria una circolare della Regione Liguria a tutti i Comuni liguri per tranquillizzare sulla validità della legge 24/2001, la Legge sui Sottotetti, all’indomani della sentenza della Corte Costituzionale.
Infatti siamo venuti a conoscenza del fatto che alcuni Comuni non rilasciano titoli in seguito a presentazione di istanze ai sensi della legge sui sottotetti, e ciò è grave. Come ho già avuto modo di scrivere e dire, se l’ufficio tecnico di un Comune si rifiuta di applicare la legge 24/01, il funzionario o il dirigente compie “abuso d’ufficio”.
Anche nel caso in cui i Comuni si rifiutino di approvare progetti che eccedono il 20% del volume del fabbricato, questo atteggiamento è inaccettabile. Infatti proprio l’avvocatura della Regione Liguria, nella difesa del provvedimento all’udienza presso la Corte Costituzionale, che era intervenuta in giudizio, in particolare circa la asserita violazione della competenza legislativa esclusiva dello Stato in materia penale, osservava che le norme integratrici della fattispecie penale –ordinariamente proprie dei Comuni, attraverso i loro strumenti urbanistici – possono essere integrate da norme di settore provenienti anche dal legislatore regionale, “secundum legem”; la difesa regionale rilevava che le disposizioni censurate si riferivano ad interventi
edilizi che, nella misura in cui non comportano la demolizione e ricostruzione dell’edificio, (inteso nella sua totalità n.d.r.) sono qualificabili come interventi di ristrutturazione edilizia “pesante”, ammessi dalla citata disciplina statale e non quali interventi di nuova costruzione, come erroneamente ritenuto dall’Ordinanza di rimessione.
Quindi, anche il superamento del parametro del 20%, introdotto dalla Legge Regionale 16
all’art. 10 lettera f), che recita: gli ampliamenti diversi
da quelli di nuova costruzione di cui all’articolo 15 e, quindi, entro soglie
percentuali predeterminate dalla disciplina urbanistica in deroga ai parametri
urbanistico-edilizi, la cui entità, espressa in superficie agibile (S.A.) o
volume come definito dallo strumento urbanistico, non può eccedere il 20 per
cento del volume geometrico di cui all’articolo 70, appare legittimo perché
previsto ex lege.

Cosicchè le resistenze dei Comuni a licenziare progetti che eccedono il 20% sono da
censurare, alla luce della normativa in vigore.

Chiediamo che l’assessore Regionale Gabriele Cascino e gli uffici della Regione facciano
chiarezza, con una circolare che non può assecondare una o più sentenze di
primo grado del Tribunale Amministrativo Regionale, basate su casi singoli. Per
questo abbiamo scritto una lettera all’assessore Cascino.

Se l’assessore e la Giunta Regionale vorranno introdurre questo parametro massimo
del 20%, per rimanere all’interno della definizione di Ristrutturazione
Edilizia prevista dalla Legge Regionale, che chiaramente va a penalizzare le
costruzioni unifamiliari, concludono Melgrati, Bagnasco e Scajola, dovranno
apportare una modifica alla Legge Regionale, con un percorso in Commissione e
in Consiglio, che troveranno il gruppo di Forza Italia assolutamente contrario
e sulle barricate, a difesa di una buona
legge voluta dal Presidente Sandro Biasotti, Legge che ha creato lavoro,
soddisfatto necessità dei cittadini e non ha consumato ulteriormente il
territorio.

Genova,
29.03.2014


venerdì 28 marzo 2014

giovedì 27 marzo 2014

Dimissioni da Consigliere Provinciale del Capogruppo di Forza Italia in Regione Marco Melgrati

Gli subentrerà il “Mugnaio di  Millesimo" Giovanni Colla. 

Melgrati: “ dopo l’incarico a Vice Coordinatore regionale ho dovuto rinunciare al mio ruolo di Consigliere provinciale che peraltro giungerà a termine tra pochi mesi”. Il capogruppo di Forza Italia in Regione Marco Melgrati fa sapere di aver presentato le sue dimissioni dal ruolo di Consigliere Provinciale a Savona. A darne notizia con grande rammarico è lui stesso che dichiara: “ ho sempre cercato di onorare al meglio i miei incarichi soprattutto quelli elettivi perché i cittadini, in particolare quelli della mia Città Alassio, hanno riposto in me con il voto la loro fiducia. Purtroppo per i miei impegni professionali e politici sia in Regione Liguria, come capogruppo

di Forza Italia e sia con il nuovo incarico di Vice Coordinatore regionale di Forza Italia con delega alla formazione ed organizzazione del Club Forza Silvio- Forza Italia, sono costretto a lasciare la Provincia anche se è bene
rimarcare che l’incarico giungerà al termine tra pochi mesi. Subentrerà al mio posto l’amico Giovanni Colla, meglio noto come “il mugnaio di Millesimo”, che con me ha condiviso un percorso politico nel centro destra. Aveva piacere di vedere riconosciuto il suo impegno di anni di militanza sedendo, se pur ancora per pochi mesi, nel Parlamentino provinciale. Ben volentieri gli lascio il mio posto, sapendo quanto sia forte il suo attaccamento alla causa del centro destra, dimostrato negli anni di lavoro politico-amministrativo e il suo amore per la città dover risiede, Millesimo, e per la Valbormida tutta”. “Credo – aggiunge Melgrati - in questi anni di aver onorato il mio impegno come consigliere provinciale,  eletto per la prima volta nel 1995 e rieletto altre tre volte consecutivamente sempre conseguendo il massimo delle preferenze e questa è una cosa che mi ha fatto molto piacere perché era l’evidente dimostrazione che l’impegno e la passione che ponevo nel portare avanti il mio
compito erano percepiti dalle persone che mi hanno tante volte riconfermato la loro fiducia, sostegno e vicinanza. Ho ricoperto molti ruoli in questi anni all’interno del Parlamentino provinciale. Credo anche di aver  svolto con coscienza e determinazione il ruolo di Minoranza, e di aver contribuito, nel 2009, alla splendida, storica e
forse inaspettata vittoria del centro destra alle elezioni provinciali di Savona, dopo anni ed anni di egemonia del centro sinistra nella nostra provincia”. Continua l’esponente Azzurro: “ho ancora nelle orecchie, negli occhi e nel cuore alcune sfide oratorie storiche con esponenti dell’allora Maggioranza, con i Presidenti Chicco Garassini e
Marco Bertolotto, che mi onorano della loro amicizia, con comunisti storici come il compagno Bruno Marenco di Rifondazione Comunista, la capogruppo del Pd Professoressa Ferrando, con l’attuale segretario regionale del Pd Giovanni Lunardon, con consiglieri ed assessori, con frecciate pungenti da ambo le parti, nel rispetto dei ruoli ma con un vigore dato dalla passione e dalla vis politica”.
“Ringrazio quindi tutti i miei concittadini, che sempre mi hanno voluto esprimere la vicinanza, il conforto ed
il supporto del loro voto, il Presidente della Provincia, gli Assessori e tutti i Consiglieri, passati e presenti, con cui ho avuto l’onore di lavorare. I dirigenti, i funzionari e tutto il personale della Provincia, con i quali ho sempre collaborato e che mi hanno arricchito nella mia esperienza amministrativa. Quindi, a  malincuore,
rassegno le mie dimissioni, certo di aver fatto il possibile sforzo per conseguire i migliori risultati con impegno ed attaccamento istituzionale. 
Faccio i miei più cari auguri al primo dei non eletti, l’amico Giovanni Colla, che mi subentrerà nell’incarico,
con la passione e l’impegno necessario”, conclude Marco Melgrati.
Genova, 27/03/2014

"Soddisfazione per l'approvazione in Consiglio regionale della modifica al piano territoriale della Costa relativa al cantiere nautico di Albenga"

"Finalmente la modifica al Piano della costa apre la strada alla trasformazione"

martedì 25 marzo 2014

Interrogazione Sull’Assenza di collegamento internet Wi-Fi a bordo dei treni Freccia Bianca

                                                            



                          

                              Interrogazione a risposta immediata ai sensi dell’art. 118

OGGETTO: Sull'Assenza di collegamento internet Wi-Fi a bordo dei treni Freccia Bianca in servizio sulla tratta Genova-Roma.

Il sottoscritto Consigliere regionale,

Premesso che nei giorni scorsi ho avuto occasione di effettuare la tratta Genova Roma e ritorno sul Treno Freccia bianca e ho dovuto constatare un marcato disallineamento tra la buona volontà, le promesse e la realtà pratica, quando si parla di collegamenti Internet, rete globale, di facilitazione delle comunicazioni, di ottimizzazione dei tempi, concetti ssolutamente non filosofici, che dovrebbero trovare riscontro pratico e appartenere al terzo millennio, l’era in cui viviamo;

Visto che si parla spesso della nuova rete dati mobile 4G e si dotano i centri più importanti di questo prezioso strumento che agevola il lavoro e la comunicazione con la rete globale, dopo aver tanto enfatizzato come Giunta Regionale la crescita dei collegamenti a “banda Larga”, sulla tratta ferroviaria Genova-Roma, sui treni della categoria “Frecce”;

Considerato che ho potuto riscontrare l’assoluta precarietà della connessione “Wireless“ tramite “chiavette” e la completa assenza a bordo dei Freccia Bianca del “WIFI”, importante strumento di lavoro, quasi che l’utenza ligure, toscana e romana che si serve di questa linea ferroviaria di trasporto non abbia le identiche esigenze di coloro che da Milano o da Torino si recano a Bologna, Firenze o Roma e viceversa. Tutto farebbe pensare che gli operatori economici e i cittadini Liguri, per non parlare dei turisti soprattutto stranieri che animano la Liguria tutto l’anno, siano considerati da Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), come cittadini di serie B;

                                Interroga il Presidente della Giunta e l’Assessore competente

Per sapere da codesta amministrazione come intende attivarsi presso Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) per sollecitare l’erogazione di questo servizio con l’aggiornamento tecnologico degli impianti a bordo dei treni della categoria in questione, così come già avviene da tempo sugli analoghi treni Freccia Rossa che coprono le altre tratte italiane, liberando la Liguria da un isolamento tecnologico imbarazzante che ci fa in qualche maniera apparire come una regione ed un paese arretrati, mentre non permette agli operatori economici di impiegare il tempo del viaggio in maniera costruttiva e dinamica;

Marco Melgrati

giovedì 20 marzo 2014

Genova - Regione - Marco Melgrati presenta la mozione n.71 a favore delle Pubbliche Assistenze - 18-03-2014



Genova - Regione Liguria: Marco Melgrati, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale, presenta la mozione n.71 a favore delle Pubbliche Assistenze e contro il pagamento del pedaggio autostradale che società Autostrade vorrebbe adddebitare ai mezzi delle Croci.- 18-03-2014

venerdì 14 marzo 2014

Testo Interrogazione sulla revoca del Telepass alle Pubbliche Assistenze Marco Melgrati e Matteo Rosso

Interrogazione a risposta immediata ai sensi dell’art. 118

OGGETTO: Sulla revoca del Telepass dalle Società Autostradali alle Pubbliche Assistenze ANPAS e alle Misericordie
I sottoscritti Consiglieri regionali,

Premesso che solo in Liguria 110 associazioni più 30 sezioni, con 8.000 volontari, con 53.000 soci svolgono un servizio pubblico fondamentale e non sostituibile che si basa sul volontariato e non può permettersi di pagare il Telepass;

Visto che dai primi di maggio tutte le Croci e le ambulanze, esclusa la Croce Rossa, dovranno pagare il pedaggio autostradale per i servizi d’emergenza (per le Misericordie già dal 15 aprile);

Considerato che in un territorio come il nostro, dove è necessario e indispensabile il più delle volte prendere l’autostrada per salvare la vita di una persona, e dove è impensabile, soprattutto nel periodo estivo, percorrere la via Aurelia, con un paziente in bilico tra la vita e la morte;

Dato che già nel recente passatole A.s.l. avevano ridotto i servizi, e quindi i relativi rimborsi alle Croci ealle Pubbliche Assistenze, costringere a pagare il pedaggio in autostrada è un ulteriore passo verso lo smantellamento di una rete necessaria e non sostituibile,basata su un servizio gratuito di persone che, con altruismo, dedicano porzioni non indifferenti di tempo, oltre al proprio lavoro, agli altri;

Visto inoltre che alt ermine dell’incontro del 3 gennaio tra i vertici di Autostrade per l’Italia e Anpas, il presidente Nazionale Anpas Fabrizio Pregliasco dichiarò di aver riscontrato un'apertura da parte dei dirigenti di Autostrade per l'Italia anche se permanevano alcuni nodi che avrebbero dovuto essere sciolti sulle norme ministeriali per rendere chiari i termini del diritto all'esenzione dal pedaggio, in particolare estendendone i margini rispetto alla situazione attuale anche per trasporti socio-sanitari, ad esempio quelli che riguardano i trasporti di persone che devono fare dialisi e che vengono svolti dai nostri volontari sui nostri mezzi, e che, ad oggi, con l'interpretazione restrittiva della norma, non sono ricompresi nell'esenzione;

Che il giorno giovedì 3 aprile 2014 si terrà a Roma in piazza Montecitorio una grande MANIFESTAZIONE NAZIONALE ANPAS E MISERICORDIE per protestare contro questa decisione,

 

                                  Interrogano il Presidente della Giunta e l’Assessore competente


Per sapere da codesta amministrazione se intende intervenire facendo pressioni sul Governo  affinché faccia immediatamente chiarezza sulle norme ministeriali e di sapere come sia possibile che le Società Autostradali, in particolare la società Autostrada dei Fiori, che anche recentemente hanno provveduto al ritocco verso l’alto dei pedaggi, facendo pagare agli utenti con gli aumenti anche la manutenzione delle autostrade,ordinaria e straordinaria, che viene però effettuata senza un reale controllo pubblico di appalti e subappalti, abbiano bisogno dei quattro soldi dei passaggi autostradali delle pubbliche assistenze;

                                       Marco Melgrati              Matteo Rosso


Il Secolo XIX Il Marco Melgrati capogruppo Forza Italia ha sollevato il problema sul pagamento dei pedaggi autostradali delle pubbliche assistenze. La polemica viaggia in ambulanza

Il Corriere Mercantile - Marco Melgrati e Matteo Rosso Gruppo Forza Italia denunciano: "Chiedere il pagamento del pedaggio alle ambulanze è una pazzia"

Il Giornale - Ticket sulla salute, il pedaggio si paga - Marco Melgrati e Matteo Rosso Gruppo Forza Italia denunciano l'incredibile decisione di Autostrade Spa

La Stampa SV "No al pagamento dei pedaggi autostradali per Croci e Misericordie"

Tirreno Power: interrogazione Urgente del capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati in relazione alla delibera della Giunta Regionale circa il potenziamento dei gruppi a carbone con l’abbandono della riconversione di almeno due gruppi a metano, e il “mancato” controllo dell’Arpal sulle emissioni.

Melgrati: “chi ha sbagliato deve pagare. Non si può barattare il lavoro con la salute dei cittadini, nemmeno se l’imprenditore di riferimento è la tessera n. 1 del Partito Democratico!”.
Presentata interrogazione dal capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati sulla situazione di presunto disastro ambientale, con gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini di una vasta area, che comprende Vado e Quiliano, ma anche Savona. Il Capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati nella sua interrogazione chiede alla Giunta Regionale guidata da Burlando come sia stato possibile consentire l’ampliamento e il potenziamento dei gruppi a carbone, mentre il precedente accordo Stato-Regione prevedeva la riconversione di almeno due gruppi esistenti col passaggio dal carbone al metano. Spiega Melgrati: “come gruppo di Forza Italia vogliamo capire quali possano essere le responsabilità della Regione circa le ipotesi che hanno portato ad un provvedimento grave e motivato come il sequestro da parte della procura di Savona dei gruppi a carbone della centrale di Vado Ligure. Nella delibera del dicembre 20012 infatti la Giunta Regionale della Liguria approvava lo schema di protocollo d’intesa per la massimizzazione e valorizzazione delle ricadute sull’economia ligure dell’intervento di Tirreno Power sulla centrale di Vado Ligure tra Regione Liguria, Provincia di Savona, la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Savona e la Società Tirreno Power S.p.A, senza fare cenno al presidio ambientale o a controlli alle emissioni potenzialmente nocive per la salute dei cittadini, che avrebbe dovuto essere la prima preoccupazione per chi esercitala potestà di controllo. Invece nella delibera si insiste sul ruolo economico di questo intervento, che è importante ma non può essere disgiunto dall’impatto ambientale”.
Ele motivazioni del dispositivo del sequestro, secondo Melgrati, non lasciano dubbi. Infatti scrive il Giudice Giorgi:la società non avrebbe potuto ottenere il rilascio dell’AIA con la previsione delle condizioni in essa contenute, se non avesse prospettato la realizzazione di un nuovo gruppo a carbone, VL6, con caldaia supercritica, della cui realizzazione non vi è peraltro alcuna garanzia”. “il gestore ha sistematicamente violato le prescrizioni impostegli sulle emissioni e non ha nemmeno adottato un’altra misura, l’unica veramente adeguata a contenere l’inquinamento diffuso derivante dal traposto e dallo stoccaggio del carbone, e cioè la copertura del parco carbone, informalmente e pressantemente richiesta dalle amministrazioni localie regionali”. Una struttura che sarebbe stata da realizzare entro il marzo 2015(“Termine che non potrà essere rispettato – scrive il gip – non risultando ancora iniziati i lavori”). Dagli studi effettuati, dai rilevamenti dell’aria,secondo il gip, l’azienda era certamente a conoscenza del danno che stava arrecando e, nonostante un provvedimento AIA “estremamente vantaggioso”,Tirreno Power ha più volte violato l’autorizzazione. “Appare dimostrato che il gestore, in tutti questi anni e fino alla data odierna, ha sempre fatto quello che gli tornava più vantaggioso, il tutto nella neghittosità degli organi pubblici chiamati a svolgere attività di controllo, e che, lungi dal sanzionare le inottemperanze, hanno ritardato in modo abnorme l’emissione dei dovuti provvedimenti ed emesso alla fine un’AIA estremamente vantaggiosa e frutto di un sostanziale compromesso in vista dellacostruzione di un nuovo gruppo a carbone che si presenta come meramente ipotetica”.
In conclusione Melgrati dichiara: “parole gravi che se fossero confermate dalle risultanza tecniche fanno chiaramente intravedere una pesantissima responsabilità dell’ente di controllo Regionale, e una contiguità della parte politica, nonostante le ripetute denunce dei Sindaci di Quiliano e Vado,peraltro ideologicamente vicini alla parte politica che governa la Regione e all’interrogazione già presentata nel passato dal consigliere di maggioranza della sinistra estrema Giacomo Conti, che aveva avuto una non-risposta dall’assessore Guccinelli (e non inspiegabilmente dall’assessore all’ambiente Briano). Se qualcuno ha sbagliato in Regione se ne deve assumere la responsabilità, e nel caso deve pagare!”


Genova,14.03.2014.

giovedì 13 marzo 2014

Revocato Telepass alle Pubbliche Assistenze ANPAS e alle Misericordie Marco Melgrati e Matteo Rosso Forza Italia: è una vergogna

Revocato il Telepass gratuito dalle Società Autostradali alle Pubbliche Assistenze ANPAS e alle Misericordie… una vergogna! Un pubblico servizio come quello delle ambulanze non può pagare l’autostrada.

Marco Melgrati e Matteo Rosso: Vergogna!!! intervenga subito il Presidente Burlando e il Governo del premier Pd Renzi.
Presentata dal Capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati e dal vicepresidente della Commissione Sanità Matteo Rosso una Interrogazione Urgente su questo grave problema. Solo in Liguria 110 associazioni più 30 sezioni, con 8.000 volontari, con 53.000 soci, che svolgono un servizio pubblico fondamentale e non sostituibile, che si basa sul volontariato e non può permettersi di pagare il Telepass.
Dai primi di maggio tutte le croci e le ambulanze, esclusa la Croce Rossa, dovranno pagare il pedaggio autostradale per i servizi d’emergenza, per le Misericordie già dal 15 aprile. In un territorio come il nostro, dove è necessario e indispensabile il più delle volte prendere l’autostrada per salvare la vita di una persona, e dove è impensabile, soprattutto nel periodo estivo,percorrere la via Aurelia con un paziente in bilico tra la vita e la morte, pensaredi imporre il pedaggio autostradale alle Pubbliche Assistenze che operano un servizio sociale quasi totalmente di volontariato è una pazzia e un assurdo.
Già nel recente passato le A.s.l. avevano ridotto i servizi, e quindi i relativi rimborsi, alle Croci e alle Pubbliche Assistenze.Costringere a pagare il pedaggio in autostrada è un ulteriore passo verso lo smantellamento di una rete necessaria e non sostituibile, basata su un servizio gratuito di persone che, con altruismo, dedicano porzioni non indifferenti ditempo, oltre al proprio lavoro, agli altri. Se viene meno questa rete di solidarietà, se si minano i principi economici di questa rete di assistenze sul territorio, potrebbe cadere tutto il castello, già di per se fragile.
Al termine dell’incontro del 3 gennaio tra i vertici di Autostrade per l’Italia e Anpas, il presidente Nazionale Anpas Fabrizio Pregliasco aveva detto: «Abbiamo riscontrato un'apertura da parte dei dirigenti di Autostrade per l'Italia anche se permangono alcuni nodi che dovremo sciogliere sulle norme ministeriali per rendere chiari i termini del nostro diritto all'esenzione dal pedaggio», al termine dell'incontro. «In particolare estendendone i margini rispetto alla situazione attuale anche per trasporti socio-sanitari, ad esempio quelli che riguardano i trasporti di persone che devono fare dialisi e che vengono svolti dai nostri volontari sui nostri mezzi, e che, ad oggi, con l'interpretazione restrittiva della norma,non sono ricompresi nell'esenzione».Questo è il risultato?
Ci chiediamo e chiediamo, continuano Melgrati e Rosso, al Presidente Claudio Burlando, all’assessore Claudio Montaldo, all’assessore alle infrastrutture Raffaella Paita e per loro tramite al governo del “loro” compagno Renzi, come sia possibile solo pensare ad un provvedimento del genere e di fare immediatamente chiarezza sulle norme ministeriali citate dal Presidente Fabrizio Pregliasco e di intervenire subito!
E ci chiediamo e chiediamo come sia possibile che le Società Autostradali, in particolare la società Autostrada dei Fiori,che anche recentemente hanno provveduto al ritocco verso l’alto dei pedaggi, facendo pagare agli utenti con gli aumenti anche la manutenzione delle autostrade, ordinaria e straordinaria, che viene però effettuata senza un reale controllo pubblico di appalti e subappalti,abbiano bisogno dei quattro soldi dei passaggi autostradali delle pubbliche assistenze.
Ci sono realtà, concludono gli esponenti Forzisti Regionali Melgrati e Rosso,raccogliendo questo grido di allarme, come l’entroterra e la Val Bormida, ma anche in molti comuni costieri, dove queste pubbliche assistenze operano in condizioni eroiche, e invece di favorirle in tutto si cerca sempre di creare le condizioni perché questi volontari gettino la spugna. VERGOGNA!
Genova 12.03.2014

martedì 11 marzo 2014

Regione:il centro destra chiede che i consiglieri di NCD vengano spostati sui banchi della Sinistra.

Melgrati e Siri scrivono al Presidente del Consiglio regionale: “ ora basta: gli esponenti di NCD, stampella della sinistra, devono stare nella parte dell’emiciclo che più gli rappresenta, cioè con la sinistra”.

Lettera a firma doppia, Melgrati e Siri, al Presidente del Consiglio regionale Michele Boffa  per chiedere a nome dei rispettivi Gruppi regionali, Forza Italia e Liste Civiche per Biasotti, di spostare i tre consiglieri di Ncd nella parte di emiciclo riservato alla Maggioranza. Spiegano i due esponenti del centro destra: “ dopo la votazione della Finanziaria che ha visto il voto favorevole del gruppo del Nuovo Centro Destra e i ripetuti atteggiamenti tesi a supportare anche numericamente le continue defezioni ed assenze della maggioranza, garantendo il numero legale, possiamo tranquillamente affermare che il Nuovo Centro Destra è diventato funzionale e stampella della maggioranza di sinistra centro della Regione Liguria”.
La lettera prosegue: “ capiamo che il tradimento dei vertici dell’NCD a livello nazionale e il permanere di questa forza politica a supporto del Governo Letta prima e Renzi poi, possa portare a simili comportamenti, che riteniamo inaccettabili, sia a livello nazionale che regionale. Non è più possibile sopportare che i consiglieri espressi nella lista del Popolo della Libertà continuino a praticare l’inciucio e a supportare una maggioranza di sinistra centro sicuramente in contrasto con i desiderata degli elettori che li hanno votati. Non vorremmo che il pubblico che ha la pazienza di seguire la trasmissione in diretta da casa del Consiglio Regionale possa equivocare sulla reale appartenenza di un gruppo alla maggioranza o alla minoranza”.
“La situazione è grave – concludono Melgrati e Siri – è non è solo formale ma di sostanza”.

Regione: discussa interrogazione di Matteo Rosso, Forza Italia, sulla grave situazione del reparto di dialisi del San Martino.

Questa mattina discussa l’interrogazione del consigliere regionale di Forza Italia Matteo Rosso sulla situazione di emergenza in cui verte il reparto di Dialisi del San Martino. Arispondere con una nota del Direttore Generale del San Martino l’Assessoreregionale alla Sanità Montaldo che ha fatto presente che solo nel 2018 ci saràuna nuova struttura.

“E’particolarmente grave – dicono Rosso e Melgrati – il fatto che lo stesso Direttore Generale del San Martino un mese fa, in Commissione Sanità,  abbia dichiarato che il Reparto di Dialisi non è in grado di garantire le condizioni di sicurezza per i pazienti e che la prima emergenza dell’Ospedale sia quella di spostare questo reparto. Come riportato da notizie stampa già l’ex Direttore sanitario del san Martino aveva messo nero su bianco nei mesi scorsi che le condizioni di sicurezza della dialisi erano scarse ed aveva sottolineato che questo era l’unico centro per Genova e Levante dove i pazienti dializzati possono recarsi per sottoporti ai trattamenti”.
Secondo Rosso e Melgrati tale situazione è inaccettabile : “ che oggi l’amministrazione di San Martino scriva che soltanto nei primi mesi del 2018 , quindi tra 4 anni,si potrà avere un nuovo centro di emodialisi con circa 40 postazioni dove si potranno svolgere in maniera sicura, secondo tutte le normative di legge, le terapie ai pazienti è gravissimo”.
“Infatti la domanda che sorge spontanea è quella che da qui al 2018 quali garanzie verranno date ai pazienti dializzati che dovranno sottoporre a terapie al San Martino? A fronte di una totale disorganizzazione, che anche questa mattina è risultata evidente, siamo ancora più convinti che il San Martino da fiore all’occhiello della Sanità ligure stia diventando un esempio negativo di buonagestione della sanità”, concludono i due esponenti di Forza Italia.


Genova,11/03/2014

Approvate in consiglio regionale le modifiche della Legge sugli Alberghi con gli emendamenti di Forza Italia

Melgrati: "ha prevalso il buon senso, un grande successo per la categoria degli albergatori con l'ottenimento dello sgravio del 50% dei mutui pregressi". "Già ieri in Commissione sono stati approvati due emendamenti proposti dal Gruppo di Forza Italia: uno che prevedeva il prolungamento da 3 a 5 anni del termine per la presentazione dei progetti di recupero con parziale cambio di destinazione d'uso,il secondo, frutto di mediazione tra minoranza e maggioranza, che ha portato dal 25% al 35% gli oneri finanziari pregressi (mutui in essere) che potranno essere scomputati con ricavi della vendita degli alloggi di civile abitazione ricavati dalla ristrutturazione degli alberghi. Questa mattina in Consiglio Regionale l'emendamento della percentuale di scomputo dei mutui sui proventi della ristrutturazione e riqualificazione del 35% e'stato ulteriormente modificato,su mia richiesta: ho infatti proposto di portare la percentuale di scomputo al 50%. La richiesta è stata immediatamente accolta sia dal Capogruppo del Pd Miceli, che ha parlato a nome della Maggioranza, che dalla Giunta regionale la quale per voce dell'assessore Berlangeri ha presentato motu proprio l'emendamento del 50%". Così dichiara il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Marco Melgrati che prosegue: "una modifica importante, fortemente voluta e concordata, con l'Upa di Savona,Unione Provinciale Albergatori, sempre attenta alle questioni del comparto, ed una grande soddisfazione in un momento difficile per l'economia e soprattutto per il settore dell'incoming alberghiero”.

“Il Consiglio regionale questa mattina ha dimostrato una forte attenzione e sensibilità nei confronti di un comparto produttivo che costituisce la principale  industria  della nostra Regione. L'industria alberghiera appunto che con gli addetti diretti ed indotti è la colonna vertebrale dell'economia della nostra Regione", conclude Marco Melgrati.


Il Lavoro - Alberghi in Liguria: cambia la legge

La Stampa SV - Legge sugli alberghi, approvato il nuovo testo in commissione

lunedì 10 marzo 2014

Marco Melgrati: "Approvata in VI e IV Commissione congiunte oggi pomeriggio la modifica alla Legge sugli alberghi con l’approvazione di due importanti emendamenti proposti dai consiglieri di FI Marco Melgrati, Roberto Bagnasco, Marco Scajola.


Melgrati: “Apprezziamo lo sforzo della maggioranza anche se si poteva fare di più.”
“Approvateoggi in commissione all’unanimità le modifiche alla legge sugli alberghi resenecessarie per ovviare ai rilievi del Governo centrale ed evitare il ricorsodello stesso Governo alla Corte Costituzionale” – dichiarano i tre esponenti diForza Italia.
“Importanteil riconoscimento al Consiglio Comunale della competenza delle eventualidismissioni alberghiere, di fatto tolte dalla responsabilità dei funzionaricomunali, in quanto scelte meramente politiche.”

Continuanoi tre consiglieri di Forza Italia: “I due emendamenti proposti dal gruppo di ForzaItalia, primo firmatario il capogruppo Marco Melgrati, hannotrovato terreno fertile anche tra la maggioranza. Infatti il termine di treanni per la presentazione dei progetti di recupero con parziale cambio didestinazione d’uso per gli alberghi esistenti è stato portato a 5 anni. Il secondoemendamento approvato, frutto di una mediazione tra minoranza e maggioranza, haportato dal 25% al 35% gli oneri finanziari pregressi (i mutui in essere) chepotranno essere scomputati con i ricavi della vendita degli alloggi di civileabitazione ricavati nella ristrutturazione degli alberghi.”

“Unpasso avanti significativo, anche se il Gruppo di Forza Italia aveva propostolo scomputo del 50%... non abbiamo perso le speranze – conclude Melgrati – diconvincere i consiglieri di maggioranza e la Giunta a modificare questoparametro percentuale riportandolo al 50% come proposto da Forza Italia. Sarebbeun bel segnale in un momento di grave crisi economica e un riconoscimento aquegli albergatori che hanno già investito per il recupero e lariqualificazione delle loro strutture nel passato, e oggi intendono affacciarsia ulteriori nuove sfide”.


Genova10/03/2014

Telenord - Marco Melgrati - intervista a Tgn-pomeriggio su mancanza numero legale maggioranza sinistra-centro di Burlando

Telenord - Marco Melgrati - intervista a Tgn-pomeriggio su mancanza numero legale maggioranza sinistra-centro di Burlando from Alassio Futura 3Stars a & v prod on Vimeo.

Genova - Telenord: Marco Melgrati, presidente del Gruppo Consiliare Forza Italia in Regione Liguria, intervistato a Tgn-pomeriggio nella trasmisssione " Punto Accapo " sul ripertersi della mancanza del numero legale nella maggioranza di sinistra-centro guidata dal presidente della Regione Claudio Burlando e sul sorprendente comportamento dei consiglieri dell'Ncd - Nuovo Centro Democratico, tutti ex rappresentanti di Forza Italia, eletti nel partito guidato da Silvio Berlusconi e dagli elettori di Centro-Destra, che ora, sotto la guida di Angelino Alfano, si schierano e sostengono apertamente il Centro-Sinistra votandone addirittura il bilancio e concorrendo a mantenere il numero legale nella sala del Consiglio regionale - 05-03-2014

Oggi pomeriggio Marco Melgrati capogruppo Forza Italia in IV Commissione per la trattazione del seguente ordine del giorno:

- DDL 322 - Organizzazione ed intermediazione di viaggi e soggiorni turistici. Art. 83, 1 – Merito 

- PDL 285 - Disciplina della pesca nelle acque interne e per la tutela della fauna ittica e dell'ecosistema acquatico, modifiche alla Legge Regionale n. 21/2004. Art. 83, 1 – Merito

- PDL 329 Disciplina della pesca nelle acque interne e norme per la tutela della relativa fauna ittica e dell'ecosistema acquatico.

sabato 8 marzo 2014

San Martino, Rosso/Melgrati: “Troppi disagi per i pazienti, chiediamo risposte"


San Martino, Rosso/Melgrati: “Troppi disagi per i pazienti, chiediamo risposte`


Genova - Il Consiglio regionale monotematico previsto per martedì 11 marzo sul San Martino è stato convocato dalla Minoranza, promosso da Matteo Rosso, vice presidente della Commissione Sanità della regione, e Marco Melgrati, Capogruppo di Forza Italia che spiegano: “Riteniamo inaccettabile che a fronte di un grandissimo impegno di tutte le professioni sanitarie all’interno dell’Ospedale San Martino vi sia una Direzione Generale così distaccata e lontana dalle necessità e bisogni dei pazienti, che invece devono essere sempre al centro della Sanità, e degli operatori sanitari, che lavorano con grande dedizione”. 
Precisa Matteo Rosso: “Durante la seduta con la mia relazione ripercorrerò le esperienze che vive un paziente già da quando arriva al San Martino ed incontra mille difficoltà sia che sia a piedi sia in autovettura e questo a causa di una completa disorganizzazione dell’azienda. Per poi non parlare delle lunghe liste di attesa a cui devono sottoporsi in particolare i pazienti oncologici perché la fusione Ist-San Martino si è rivelata fallimentare e gestita in modo non adeguato. Presenterò anche un reportage fotografico di tante disfunzioni a cui compensa solo la grande volontà degli operatori. Infatti porterò anche all’attenzione le grandi eccellenze soprattutto professionalità presenti che però si corre il rischio se si continuerà su questa strada di perdere e fare scappare via visto che non vengono sufficientemente valorizzati dalla politica messa in campo dal Direttore generale".
Aggiunge Marco Melgrati: "Il Direttore Generale ha fallito completamente la fusione tra Ist, gioiello della nostra Sanità, e l’Azienda Ospedaliera san Martino, con conseguenze che vengono pagate quotidianamente soprattutto dai pazienti oncologici obbligati spesso a a dover aspettare ore per sottoporsi a trattamenti chemioterapici, cosa che prima non accadeva”. 

“Non possiamo fare finta di niente di fronte al fatto che i rapporti tra il Direttore Generale dell’azienda sanitaria del San Martino e l’assessore alla Salute Montaldo non sono dei migliori, la qual cosa è assurda e grave, perché necessariamente questo si ripercuote sulla programmazione ed organizzazione della struttura sanitaria. Alla luce di tutto ciò pretendiamo di sapere se la fiducia sul Direttore generale del San martino è confermata da parte del Presidente Burlando a fronte di tutte le problematiche e gravi disagi che oramai sono noti a tutti”, concludono Matteo Rosso e Marco Melgrati.

venerdì 7 marzo 2014

Genova - Marco Melgrati intervistato a Primocanale TV nella trasmissione " Live News - Liguria Today " - 04-03-2014

Genova - Marco Melgrati intervistato a Primocanale TV nella trasmissione " Live News - Liguria Today " - 04-03-2014 from Alassio Futura 3Stars a & v prod on Vimeo.

Genova - Marco Melgrati intervistato a Primocanale TV nella trasmissione " Live News - Liguria Today " assieme ad un esponente del Partito Democratico e ad un rappresentante dei " grillini ", in un contraddittorio sulla situazione politica sia locale sia a livello nazionale dopo la nomina a premier di Matteo Renzi e la nomina dei nuovi sottosegretari a cui sono seguite alcune polemiche soprattutto in casa Pd in particolare riferite a Gentile che appartiene allo schieramento di Angelino Alfano Ncd - Nuovo Centro Democratico 

LA STAMPA Marco Melgrati capogruppo Forza Italia scrive ad Alfano: sbagliato chiudere il commissariato di Alassio

mercoledì 5 marzo 2014

Alfaniani in appoggio alla giunta Burlando?



Prove di nuova maggioranza in Consiglio regionale della Liguria. A far scoppiare il caso politico è stata Forza Italia che, vista l'assenza di molti consiglieri e assessori hanno provato a far mancare il numero legale. Manovra sventata dalla permanenza in aula del capogruppo di Ncd sul quale piovono gli strali dell'opposizione.

Il Giornale Genova

Oggi pomeriggio in VI Commissione per la trattazione del seguente ordine del giorno:

- DDL 330 Modifiche della legge regionale 4 settembre 1997 n. 36 e s.m. (LUR) Art. 83, 1 – Merito

- PDD 105 Modifiche all'art. 2, c. 186 bis,della L. 23/12/2009, n. 191, come inserito dall'art. 1 c. 1 quinquies, L. 42/2010 (Conversione in legge, con modficazioni, del Decreto Legge 25 gennaio 2010, n. 2, recante interventi urgenti concernenti Enti locali e Regioni) Art. 83,1 – merito –

- Approvazione dei verbali relativi alle sedute del 22, del 29, del 30 gennaio, del 5, del 12 e del 19 febbraio 2014.

martedì 4 marzo 2014

Concessioni demaniali, botta e risposta in Consiglio regionale tra Melgrati e Cascino


spiaggia ceriale



Melgrati ha ricordato che si tratta della terza legge che viene parzialmente o totalmente dichiarata incostituzionale nel giro di poco tempo. “Questo provvedimento, al quale anche noi avevamo aderito, appariva teso ad aiutare una categoria già colpita dalla norma europea della legge Bolkestein e alla quale la politica non sa dare risposte esaustive – ha detto Melgrati -. Questo non può, però, e non deve creare false speranze agli operatori di un settore sensibile e delicato, che è sub iudice dell’Europa per la deroga fino al 2020 concessa dal Parlamento italiano ma non ancora ratificato dall’Europa, con leggi regionali che sono palesemente illegittime”.
Liguria. Marco Melgrati (Forza Italia) con un’interpellanza ha affrontato la questione relativa alla dichiarazione di incostituzionalità della legge regionale che prorogava le concessioni demaniali interessate da eventi atmosferici, che avevano provocato danni agli stabilimenti balneari, ai beni demaniali e alle relative pertinenze incamerate.
Melgrati ha ricordato che la sentenza della Corte costituzionale, emessa il 4 luglio 2013, motiva la bocciatura “per contrasti con i vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario in tema di libertà di stabilimento e di tutela della concorrenza”. Ha ribadito inoltre che la sentenza della Corte è avvalorata dai rilievi forniti dalla Commissione europea in una procedura di infrazione, iniziata con una lettera datata 5 maggio 2010. Melgrati, infine, ha chiesto alla giunta le ragioni del suo silenzio “sulla bocciatura di leggi importanti e perché si debba scoprirlo sfogliando riviste giuridiche” e se intenda non riproporre la legge o adeguarsi, modificandola secondo la normativa nazionale facendo tesoro dei rilievi della Corte costituzionale.
Per la giunta ha risposto l’assessore all’urbanistica Gabriele Cascino: “Non è vero – ha detto – che leggi regionali sono state dichiarate incostituzionali. Ci sono state diverse interpretazioni del dettato giuridico. La Regione Liguria si sta occupando della Bolkestein per quanto di sua competenza ma la proroga delle concessioni è competenza del governo. La Regione Liguria sul problema è capofila a livello nazionale in un tavolo istituzionale che lavora per varare una migliore disciplina della materia e per trattare con le istituzioni europee. Le nostre aziende sono in una situazione e hanno una tradizione diversa dalle altre in Europa. Occorre ancorare la proroga delle concessioni ad una serie di investimenti stanziati dai concessionari. Questa posizione la dobbiamo portare al tavolo delle Regioni per raggiungere una posizione univoca sul tema da far valere a livello europeo”.
Marco Melgrati ha replicato: “Non posso essere soddisfatto della risposta del tutto generica e approssimativa dell’assessore. Dovrebbe esserci unità di intenti ma ogni volta che si discute pezzi della maggioranza abbandonano il confronto per non far approvare le leggi. E’ ovvio che noi della minoranza siamo d’accordo a varare una modifica della legge sugli alberghi rendendo i vincoli più flessibili e superando l’ignavia di alcuni funzionari regionali. C’è un interesse forte da parte di tutti per riuscire a condizionare la politica romana superando una norma che suscita il terrore dell’affidamento alle aste per decidere le concessioni balneari. E questo colpendo imprenditori che hanno investito per anni e il cui lavoro fa parte della nostra tradizione”.


Stasera ore 21 a Primocanale partecipo alla trasmissione sul tema:"chi fa veramente opposizione in Regione Liguria?"

Credo che non potevano invitare persona più indicata... certificheremo il fallimento della Giunta Burlando, con i grandi temi sul tavolo regionale irrisolti: Gronda, ribaltamento a mare, raddoppio ferroviario del ponente, terzo valico, il problema della mancanza di un termovalorizzatore nel piano dei rifiuti, per questioni ideologiche, a fronte di risultati tra i più scadenti a livello nazionale sulla raccolta differenziata, in particolare a Genova, con le discariche a tappo... la bocciatura della Corte Costituzionale del ricorso contro la legge sui sottotetti voluta dalla giunta di Centro-Destra del Presidente Sandro Biasotti, e altro ancora...


Questa mattina in Consiglio regionale per la trattazione dei seguenti provvedimenti:

- INTERPELLANZA 219 Sulla dichiarazione di incostituzionalità della legge regionale che prorogava le concessioni demaniali interessate da eventi atmosferici che hanno provocato danni agli stabilimenti balneari, ai beni demaniali e alle relative pertinenze incamerate.

COOFIRMATARIO:
- IRS 579 Matteo Rosso Sui disagi patiti dai pazienti dell'Azienda Servizi alla Persona "Emanuele Brignole" di Genova.
- Int. 240 Marco Scajola, Roberta Gasco, Roberto Bagnasco, Matteo Rosso, Marco Melgrati Sul riconoscimento alla C.R.I delle funzioni di ente formatore e certificatore di B.L.S.D.
- Moz 71 Matteo Rosso, Marco Melgrati, Marco Scajola, Roberto Bagnasco, Gino Garibaldi, Roberta Gasco, Luigi Morgillo, Franco Rocca, Alessio Saso Sul sostegno alle Pubbliche Assistenze.

sabato 1 marzo 2014

Regione, Forza Italia a Burlando e Cascino: “Giù le mani dalla Legge dei Sottotetti”


Liguria. “Giù le mani dalla Legge dei Sottotetti”, lo affermano con forza i tre commissari di Forza Italia membri della Commissione Regionale Urbanistica, all’indomani della pubblicazione della sentenza della Corte Costituzionale che sconfessa il Tribunale di Savona.
“Questa sentenza – spiegano i tre esponenti di Forza Italia – pone addirittura dei paletti molto forti. Infatti nella sentenza vengono citati i capisaldi della difesa dell’avvocatura Regionale; il primo è che la disciplina statale, contrariamente a quanto ritenuto nell’ordinanza di rimessione (nell’istanza del pubblico ministero), consentirebbe di qualificare in termini di ristrutturazione edilizia anche interventi che comportino un incremento di volume, entro limiti dimensionali che devono essere definiti dalla disciplina di dettaglio regionale, la quale, peraltro, potrebbe anche derogare agli strumenti urbanistici comunali, ove giustificato dall’esigenza di soddisfare interessi pubblici legati al governo del territorio. Nel merito, la Regione Liguria, quanto alla asserita violazione della competenza legislativa esclusiva dello Stato in materia penale, osserva che le norme integratrici della fattispecie penale – ordinariamente proprie dei Comuni, attraverso i loro strumenti urbanistici – possono essere integrate da norme di settore provenienti anche dal legislatore regionale, secundum legem. Infine come fatto rilevare dalla difesa regionale, le disposizioni censurate si riferiscono ad interventi edilizi che, nella misura in cui non comportano la demolizione e ricostruzione dell’edificio, sono qualificabili come interventi di ristrutturazione edilizia «pesante» ammessi dalla citata disciplina statale e non quali interventi di nuova costruzione, come erroneamente ritenuto dall’ordinanza di rimessione”.
Quindi Melgrati, Bagnasco e Scajola chiedono l’immediato ritiro del disegno di legge di variante alla Legge 24/2001 “di fatto – dicono i tre consiglieri regionali – oggi la Legge 24/2001, fortemente voluta dalla giunta di centro-destra del Presidente Sandro Biasotti è nuovamente operativa e “monda” da ogni dubbio interpretativo e senza più la “spada di Damocle” di una presunto giudizio di legittimità costituzionale. Ogni tentativo da parte della giunta di Sinistra di Burlando di modificarla deve essere fermato. Facciamo appello anche a quei consiglieri di maggioranza “responsabili” che, come noi, hanno contribuito a fare “melina” per impedire che il voto in VI Commmissione Urbanistica sulla modifica della Legge potesse “passare” prima della sentenza. Questa legge, oltre che una buona legge, è legittima a tutti gli effetti!!!. 
“Plaudiamo anche – continuano Melgrati, Bagnasco e Scajola – alle modifiche introdotte alla modifica della Legge Alberghiera. Il concetto di “contiguo, che aveva dato luogo a un “misunderstanding” tra Regione Liguria e Governo, è stato meglio precisato. Giusto anche il passaggio in Consiglio Comunale introdotto con gli emendamenti della giunta. Una materia così delicata non poteva essere lasciata nelle mani di “ignavi” funzionari e dirigenti comunali, che per non assumersi certe responsabilità, che appaiono chiaramente di natura politica, di fatto vanificavano quanto di buono introdotto con la modifica della legge, paralizzando il settore e penalizzando gli operatori del settore. Il “pallino” ritorna, giustamente, nelle mani dei Consigli Comunali, cioè della parte politica, fatte le opportune verifiche, concludono Melgrati, Bagnasco e Scajola.



Il Giornale Edizione Genova "La legge sui sottotetti promossa dalla Consulta"