martedì 31 marzo 2015

Ass.re Lorena Rambaudi, che fine ha fatto la proposta di Forza Italia su “Disciplina per la vita indipendente e autodeterminata di persone con handicap grave”?

Marco Melgrati (Forza Italia): Vogliamo un impegno forte da parte di tutti i candidati alla Presidenza della Regione per far approvare questo importante provvedimento. La legge esiste. Basta approvarla!

Con l’ultimo Consiglio Regionale si è svolta una maratona per approvare provvedimenti ritenuti“fondamentali” prima della scadenza del mandato, come il mutuo da 20 milioni di euro per fare marchette elettorali, o un improbabile “Piano dei Rifiuti”, ma di questa legge, proposta da Forza Italia, seppur messa a calendario, se ne sono perse le tracce. Lo fa sapere il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati, che continua: a febbraio l’assessore Rambaudi, con una lettera, ci aveva fatto sapere che “condivideva per la quasi totalità i contenuti”, e ci  proponeva “una collaborazione al fine di migliorare gli atti amministrativi in elaborazione”, chiedendoci di “rinunciare al disegno di legge che per problema di metodo e non di merito mi porterebbe ad una posizione contraria e dare evidenza dei modi che riterremo opportuni della collaborazione fra Giunta e Consiglio nella sua interezza”. Al nostro rifiuto ad abbandonare la Legge, l’assessore Rambaudi di fatto affossava questa legge, impedendo che compisse il suo iter in Commissione e che venisse portata in Consiglio Regionale, proponendo una delibera che di fatto nega i diritti dei disabili gravi e dei familiari, i cosiddetti “Caregiver”, che già oggi assistono a casa i disabili gravi, senza copertura economico-finanziaria dalla Regione Liguria. Questo i familiari dei disabili lo devono sapere, prima di andare al voto delle Regionali.
Infatti oggi mentre chi è ricoverato ha diritto a un L.e.a.(livello essenziale di assistenza) perché assistito da personale infermieristico chi e a casa fino ad ora non poteva averlo perché per chi è in Rsa o in Rsd risponde il fondo sanitario nazionale mentre per chi e a casa risponde il fondo sociale (di cui rispondono i Comuni) che soldi non ne ha mai.Le delibere pilota per l'assistenza indiretta in Liguria sono la N° 226 del 1 marzo 2013 che prevedono l’erogazione degli assegni di cura per chi deve provvedere all'assunzione di un assistente familiare e che riconoscono un contributo forfettario ai familiari che si occupano direttamente delle persone affette da patologie o da handicap invalidanti e da non autosufficienza qualsiasi sia la loro età (compresi i minorenni) e la n° 862 del 15/07/2011;solo che, pur avendo adottato delibere per l'assistenza indiretta la REGIONE LIGURIA ha sempre negato gli assegni di cura perché li hanno sempre agganciati al comparto assistenziale che quindi e legato alla disponibilità finanziaria.
Per questo è necessaria la legge proposta dal gruppo di Forza Italia; capiamo che i numeri non sono altissimi, e quindi non può diventare (come non è diventata) una marchetta elettorale della sinistra, ma una volta per tutte bisogna dare una risposta a chi assiste a casa i propri familiari con disabilità grave e gravissima, per risolvere le difficoltà gravi che attanagliano le famiglie in un percorso così delicato che va sostenuto anche burocraticamente attraverso gli strumenti che la legge 162/98 prevede.
Altra cosa che appare chiara è che ancora una volta si è voluto, da parte della giunta di Sinistra, favorire il mondo della cooperazione, tradizionalmente legato alla sinistra, e che foraggia, direttamente e indirettamente, le campagne elettorali del Partito Democratico. Infatti si è favorito, sia con le iniziative del Governo di Renzi e compagni, sia con quelle della giunta di sinistra, i servizi delle cooperative, centri diurni, ricoveri di sollievo in RSA; i servizi per l'accesso e la presa in carico dalla rete assistenziale ( i carrozzoni in materia sono già ampiamente foraggiati ma non bastava); i servizi a carattere comunitario per la prima infanzia, quindi case famiglia e comunità;servizi a carattere residenziale per le fragilità , quindi Rsa e Istituti, favorendo di fatto Residenze assistite e cooperative. La nostra Legge per  l’assistenza domiciliare indiretta intende invece  che i soldi (con assegni di cura/servizio) vadano direttamente al disabile e non passino attraverso nessun tipo di mediazione che favorisca le cooperative, ma umilia il disabile e lo allontana dai parenti, fino alle aberrazioni che puntualmente emergono, scoperte dalla Magistratura anche di recente, con abusi e soprusi verso i disabili ricoverati, purtroppo!
Chiediamo ora,conclude il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati, un forte impegno in primis dell’assessore Rambaudi, ricandidato dal PD, ma anche da tutti i candidati Presidenti nel Loro programma di governo, per realizzare questo percorso di civiltà e ridare dignità ai disabili gravi e gravissimi che scelgono di essere curati a casa dai propri familiari, come prescrive la legge statale 162/98 a sostegno delle persone disabili.
Genova 31.03.2015

Questa sera alle ore 21 il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati sarà ospite della Trasmissione Liguria Today in onda su Primocanale condotta da Andrea Scuderi.

 Tema della serata “Ciclo dei rifiuti”. Ospiti in studio il Direttore generale Amiu Ivan Strozzi e Simone Farello capogruppo del Partito Democratico a Palazzo Tursi.

venerdì 27 marzo 2015

Firma del protocollo di intesa per il “nuovo” Santa Corona tra il presidente della Regione Claudio Burlando, il sindaco di Pietra Ligure Dario Valeriani e il direttore generale dell’Asl 2 Flavio Neirotti. La solita sceneggiata elettorale???

Melgrati (Forza Italia): “senza un piano industriale ed economico questa firma rimane solo lettera morta, nient’altro che BALLE ELETTORALI!”
“Firmato l’altro ieri dal presidente della Regione Claudio Burlando, il sindaco di Pietra Ligure Dario Valeriani e il direttore generale dell’Asl 2 Flavio Neirotti il protocollo di intesa per il “nuovo Santa Corona”. In teoria una buona notizia, se non fosse così in maniera preoccupante  “vicina” alla scadenza elettorale delle elezioni Regionali. E viene da chiedersi: come mai questo protocollo non si è firmato prima? Fa forse il paio con le nuove sale operatorie inaugurate e subito chiuse a Santa Corona? Un protocollo poco tutelante che lascia spazi a ogni tipologia di progetto a discrezione regionale...anche quelle irrealizzabili. Il vero elemento programmatico dal quale anche il protocollo di intesa discende e trae ragione di esistere è la mozione approvata il 27/1 all’unanimità in Consiglio Regionale da me proposta per la tutela del DEA e dell’assetto ospedaliero su 4 ospedali. Un elemento programmatorio di valore fondamentale per il futuro del DEA che i compagni del PD hanno dovuto trangugiare loro malgrado e che adesso si ritrovano tra le scatole, visto che non possono più ignorarlo e che i piani di demolizione del DEA hanno dovuto essere frettolosamente rivisti”.  Così commenta la notizia il Capogruppo di Forza Italia in Regione Marco Melgrati secondo il quale questo è l’ennesimo specchietto per le allodole (leggi gli elettori):  “infatti  sono anni che sentiamo parlare da Burlando di 5 nuovi ospedali in Liguria: nuovo ospedale di Santa Corona di Pietra Ligure, il Nuovo Felettino alla Spezia, il Nuovo Galliera, l’Ospedale del Ponente genovese ed il Nuovo Grande Ospedale di Arma di Taggia. Tutti Ospedali che prima delle elezioni sembrano concretizzarsi da un momento all’altro, e subito dopo ritornano nell’oblio.  E quelli che avrebbero le risorse a disposizione, Felettino e Galliera, sono ancora fermi ai blocchi di partenza. L’unico veramente realizzato (Albenga) lo ha costruito la giunta di centro-destra del Presidente Sandro Biasotti!”
Continua il capogruppo di Forza Italia: “abbiamo sentito parlare di questi ospedali che sarebbero dovuti sorgere come funghi ma di fatto in 10 anni di Governo Burlando nemmeno uno è stato portato a termine con conseguenze disastrose per il sistema sanitario ligure sottoposto ad una razionalizzazione a macchia di leopardo con grandi sacrifici per i cittadini, sempre più costretti a spostarsi fuori regione per potersi sottoporre a cure mediche e sanitarie, alla quale non ha fatto da contraltare la realizzazione di strutture ospedaliere nuove ed efficienti, così come promesso in questi anni dalla sinistra”.
Melgrati poi riporta le dichiarazioni del direttore Generale Neirotti dice candidamente: anche se in effetti avevamo iniziato i primi studi di fattibilità più di un anno fa, questo protocollo ci dà il via formale. Certo il restyling del Santa Corona non potrà essere completo, perché la maggiore criticità purtroppo sono sempre i soldi”; e aggiunge, dimostrando come non ci sia chiarezza neppure sul tipo di operazione da portare a termine, cioè un restauro dell’esistente con “ritocchi ai padiglioni” o il famoso monoblocco: “Io sono per natura ambizioso e quindi vedrei sicuramente un ospedale completamente rifatto. E’ chiaro però che poi bisogna fare i conti con le disponibilità economiche, che ad oggi, con la crisi che c’è, non ci consigliano di essere così ambiziosi. Proprio per questo che stiamo studiando varie possibilità a seconda delle diverse disponibilità economiche che potremmo avere, in modo da non ‘scartare’ comunque nulla; poi, strada facendo, valuteremo le possibilità”. E conclude con la “chicca”: “i tempi saranno lunghi”.
“Tradotto in termini espliciti – spiega l’esponente di Forza Italia -  lo Stato non mette più in euro sulla Legge che finanziava gli Ospedali (dove si è attinto, insieme con la vendita delle proprietà, per realizzare l’Ospedale di Albenga), la Regione non ci mette un euro, non esiste un piano economico e industriale per finanziare l’operazione del “nuovo Santa Corona”, ma siamo tutti contenti perché prima delle elezioni abbiamo firmato il protocollo di intesa… carta straccia. Il massimo poi è il “fenomeno” Valeriani, sindaco Pd di Pietra Ligure, che al colmo della felicità commenta : “Speriamo (e chi vive sperando…ndr), sarebbe davvero importante ma in realtà io metto a disposizione quello che posso fare perché resti in vita, e con le specialità attualmente esistenti”; cioè, caro sindaco Valeriani, il nulla più assoluto!!! Lasciano perplessi e fanno riflettere queste esternazioni di soggetti con cariche istituzionali, che alle cene e in  occasioni ufficiali parlano non si comprende se a titolo personale o istituzionale, con argomenti di chiaro intento pre-elettorale,  offrendo assist a una certa parte politica…!”
“Diteci dove e come avete intenzione di reperire i denari per quest’opera (si parla di 100 milioni di euro), dove e cosa volete alienare e a che prezzo, dove volete realizzare il nuovo plesso - conclude il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati - Si chiama “piano industriale”. E allora, e solo allora, sarete credibili! Tutto il resto sono le solite BALLE ELETTORALI!”
Genova, 27.03.2015


mercoledì 25 marzo 2015

Sintesi intervento del capogruppo di @forza_italia Marco Melgrati sul Piano regionale gestione rifiuti. Fonte ufficio stampa

Consiglio Regionale: Marco Melgrati (Forza italia)  ha criticato il fatto che il piano è arrivato in Consiglio “in zona cesarini”, a fine legislatura. Ha poi detto: «Nelle inutili commissioni non si è nemmeno riusciti a discutere, ma si è litigato sulle richieste del centro destra che ha tentato, inutilmente, di approfondire i contenuti e di puntualizzare le priorità  dei problemi da risolvere. Riteniamo che  sulle discariche e sull’assetto degli impianti, il piano presentato trovi il suo più clamoroso tallone d’Achille». Il consigliere ha continuato: «Il piano fotografa in modo impietoso la realtà ligure  che consiste in tutta una serie di risultati mai raggiunti. Si arriva la grottesco: si indicano gli obiettivi, quelli più ovvi e che dovrebbero già essere stati raggiunti, senza però indicare in alcun modo i mezzi economici e gli strumenti necessari con cui si intende intervenire. Tutto fumo e niente arrosto». Ha aggiunto: «Non si capisce che cosa accade del residuo finale del ciclo dei rifiuti, che di fatto non si chiude: si lascia aperta l’ipotesi che possa essere bruciato per conto terzi, ovviamente con costi maggiori fuori regione. Un termovalorizzatore non è stato previsto per meri motivi ideologici ».


Il piano dei rifiuti approvato in zona Cesarini con il determinate apporto dell’Ncd: "Vergogna!

Ancora una volta l’Ncd fa da stampella a questa maggioranza che ha perso i pezzi per strada.

“Ancora una volta nella votazione di oggi pomeriggio in Consiglio Regionale, il partito di Alfano ha dimostrato di essere lo zerbino di questa amministrazione di sinistra, fornendo i due voti necessari a superare la soglia di 21 che ha garantito la legittimità dell’approvazione del piano dei rifiuti. Erano infatti necessari 21 voti.” - così dichiara il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati che prosegue - “Non si capisce poi quale sia il movente di questo partito in Liguria che non avrà posti nel listino della sora Lella Paita e non verrà accettato nella coalizione di centra sinistra, eppure da più di un anno regge la coda a questa amministrazioni di sinistra. Incredibile.”
“Pensando – conclude Melgrati - che questi consiglieri sono stati eletti con i voti del centrodestra nelle file de Pdl viene alla mente una sola parola: vergogna!”
Genova 25 03 2015 

Approvate ieri in consiglio le modifiche alle legge sull’edilizia, la 16/09. Marco Melgrati capogruppo di Forza Italia: "Senza una ulteriore proroga per la legge 4/12, i Comuni senza Depuratore non potranno più rilasciare nuovi Permessi a Costruire e Varianti Urbanistiche che prevedano aumento di carico insediativo”. Importanti novità che assorbono il Decreto del Fare e DEcreto Sblocca Italia del Governo. Bocciati i due emendamenti di Forza Italia suggeriti dai Sindaci e amministratori locali.


“Ieri in Consiglio Regionale la maggioranza di Sinistra ha respinto due emendamenti presentati da Forza Italia dietro suggerimento di molti Sindaci e amministratori locali, soprattutto del ponente della provincia di Savona”. Lo fa sapere il Capogruppo in regione Marco Melgrati che continua: “ il primo chiedeva di ulteriormente dilazionare il termine di 3 anni, portandolo di fatto a 6 anni (all'atto di approvazione della legge era stato fissato in 3 anni) che era stato dato per l’approvazione di piani urbanistici comunali e di strumenti urbanistici attuativi e delle relative varianti,o l’approvazione di progetti comportanti modifica dei piani o degli strumenti urbanistici attuativi, che determinino incremento del peso insediativo, in assenza di impianti di depurazione. Non aver accolto questo emendamento porterà alla paralisi dell’attività edilizia dei Comuni che ad oggi non sono dotati di impianti di depurazione, facendo mancare agli stessi comuni quelle limitate risorse che derivano da interventi già programmati ed inseriti negli strumenti urbanistici comunali, creando un danno economico ai Comuni e agli operatori della filiera dell’edilizia.
Spiega ancora Melgrati:“l’altro emendamento bocciato era teso a evitare che sorgessero difficoltà di interpretazione e contenziosi sull'accezione immobili vincolati, per agevolare il lavoro degli uffici tecnici; ritenevamo che fosse necessario, relativamente all’art. 10 comma 2 lettere: e); e bis) della L.R. n° 16/08 specificare se per “immobili vincolati” intendono solo quelli con vincolo specifico o anche le zone/aree soggette a vincolo paesaggistico ai sensi degli art. 136-142 del D.Lgs n°42/2004. Infatti questa norma ha un senso per gli immobile che hanno un vincolo puntuale e specifico, mentre parrebbe non averlo per gli immobili, di nessun pregio architettonico o valenza storica, che ricadono in zone con soggette a vincolo paesaggistico generico ai sensi degli art. 136-142 del D.Lgs n° 42/2004.L’interpretazione della Giunta è stata che il vincolo è esteso anche agli edifici non vincolati puntualmente, anche solo ricadenti all’interno della zona di vincolo”.
“Approvate invece – fa sapere il Capogruppo di Forza Italia in Regione - importanti modifiche alla legge 16. Quella sulle variazioni catastali, per esempio:“ove la comunicazione di fine lavori sia accompagnata dalla prescritta documentazione per la variazione catastale, quest’ultima è tempestivamente inoltrata dall’amministrazione comunale ai competenti uffici dell’Agenzia dell’Entrate”.Questo va a chiarire in maniera inequivocabile e pone uno stop all’assurda proposta del Governo Renzi che aveva “ per legge” delegato ai comuni la redazione della pratica catastale. Comuni che, come già avevo avuto modo di dire, non hanno ne’ i mezzi tecnologici, ne’ il personale ne’ le risorse economiche per riuscire a soddisfare questa “pazzia” del Governo Renzi””.
“Altra importante modifica –continua il consigliere regionale - è l’introduzione nell’art.18 sulle distanze tra edifici e il fatto che non costituisce creazione di un nuovo piano della costruzione il recupero dei sottotetti non abitabili ai sensi della ridetta legge regionale 24/2001 e s.m., andando a sancire un concetto già chiarito nella Legge dei Sottotetti”.
“Un’ulteriore importante modifica è quella relativa al chiarimento, sempre rispetto alla legge introdotta dal Governo nazionale, sul carico insediativo relativo ai frazionamenti. La norma nazionale prevede che per i frazionamenti di alloggi esistenti non siano dovuti oneri di urbanizzazione e costruzione in assenza di carico insediativo. La Regione introduce un motivo di chiarezza andando ad individuare l’aumento del carico insediativo con un incremento di superficie di 25 metri quadrati. Quindi per un frazionamento da 1 a 2 alloggi con aumento di superficie inferiore ai 25 mq non solo non si pagheranno oneri, ma non sarà dovuto nemmeno l’asservimento di parcheggi pertinenziali. Diversa cosa sarà peri frazionamenti da 1 a3 alloggi o più, e con aumento di superficie oltre i 25 mq, in questo caso saranno obbligatori i parcheggi pertinenziali”, conclude Marco Melgrati.
Genova, 25.03.2015

Marco Melgrati, Capogruppo di Forza Italia, discute in Consiglio l'iri sui rimborsi per l’acquisto di cibi aproteici per persone affette da insufficienza renale. “Necessario trovare subito le coperture finanziarie per garantire i rimborsi a favore di questi pazienti”.

“Con la mia interrogazione, discussa in Consiglio regionale, ho voluto portare all’attenzione dell’Aula la drammatica situazione che vivono le persone affette da insufficienza renale che devono acquistare alimenti aproteici, alimenti indispensabili negli stadi più avanzati della malattia e senza i quali la malattia vedrebbe una drastica accelerazione. Il problema è che questi cibi hanno dei costi elevati e spesso i rimborsi, le cui percentuali sono a scaglioni in base al reddito,  arrivano con ritardi pesantissimi creando di fatto una situazione di grave empasse perle persone costrette a sobbarcarsi questi costi”.
“L’assessore Montaldo ha riconosciuto nella sua risposta l’importanza di queste risorse economiche da finanziare a sostegno di queste persone e mi ha rassicurato sul fatto che verrà avviato il percorso per l’individuazione delle coperture economiche da recuperare nelle pieghe del Bilancio regionale, perché purtroppo queste spese non rientrano nel Fondo sanitario regionale. L’anno scorso sono state riconosciute quasi alla fine dell’anno, con gravi disagi per le famiglie ed i pazienti con questo tipo di patologia. Mi auguro che 2015 si riesca a trovare prima le risorse necessarie e che questa amministrazione prima della fine del suo mandato faccia almeno una cosa utile e buona individuando le coperture per i rimborsi a favore dei pazienti affetti da insufficienza renale cronica necessari per l’acquisto di alimenti aproteici necessari per ridurre il deperimento fisico a carico di queste persone che diversamente con il peggioramento della malattia devono poi sottoporsi a trattamenti invasivi e devastanti che hanno anche un costo molto più alto per il sistema sanitario regionale”, conclude Marco Melgrati.
Genova,25/03/2015

In prosecuzione alla seduta di ieri, stamattina ore 11 Marco Melgrati sarà in Consiglio Regionale


Rassegna Stampa di oggi...

martedì 24 marzo 2015

Modifica Legge Urbanistica regionale del ’97. Forza Italia si astiene: Marco Melgrati e Bagnasco: “sicuramente un passo avanti, ma molto lontana dagli standard di modernizzazione e sburocratizzazione necessari per rilanciare la Liguria e il sistema produttivo locale”.


“La nuova legge Urbanistica regionale arriva dopo 20 anni, le modifiche approvate oggi sono relative ad un provvedimento del ’97, e tanta acqua sotto i ponti è passata. Basti pensare alla modifica del ruolo delle Province e Città Metropolitana che in questo Testo è  stata correttamente recepita. Un provvedimento, quello approvato quest’oggi in Consiglio regionale, sul quale il gruppo di Forza Italia si è astenuto perché,anche se rappresenta un passo avanti in materia di urbanistica, siamo convinti che se l’avessimo elaborato noi sicuramente sarebbero stati recepiti contenuti  diversi anche e soprattutto in termini di difesa del territorio, maggiormente moderni con un altro approccio culturale all’urbanistica scevro da contaminazione di ordine ambientalista spinto, istanze portate avanti in questi anni dalla sinistra estrema, e che purtroppo hanno contribuito all’immobilismo di cui la Liguria è stata vittima. Una legge che ha molti limiti  ma che porta alcune novità positive le quali sono anche frutto delle nostre proposte e del nostro lavoro di approfondimento nelle Commissioni consiliari competenti”. Così dichiarano i consiglieri regionali di Forza Italia Marco Melgrati e Roberto Bagnasco che spiegano: “ il primo aspetto che vogliamo sottolineare è il fatto che dopo 10 anni i PUC, Piani Urbanistici Comunali, non scadono ed in assenza di modifiche sostanziali quindi non è necessario dopo 10 anni  procedere alla Verifica di Adeguatezza del vecchio Piano che quindi non deve essere sottoposto a VAS, così come previsto dalla nuova normativa nazionale in materia di programmazione urbanistica comunale. Questo consentirà a molte amministrazioni comunali di risparmiare soldi e tempo e di non appesantire il lavoro degli uffici tecnici con procedure burocratiche di fatto inutili.Inoltre tale decisione consente di alleviare anche il settore edile da ulteriori procedure che possono rendere ancora più pensate le pratiche relative al settore e quindi in qualche modo sostenere il comparto già oggi fortemente in crisi”.
Continuano i due esponenti di Forza Italia: “Altra novità è quella dell’aggiornamento degli Standard, fermi al 97, aggiornamento che sicuramente porterà dei miglioramenti in termini di pianificazione urbanistica comunale. Insieme a queste modifiche anche quella del riconoscimento del ruolo dei Piani Comunali che diventano il soggetto fondamentale della Pianificazione urbanistica dei territori, sempre che le scelte dei Sindaci non vengano stravolte in sede di approvazione e verifica da parte degli altri Enti preposti a dare parere su questi documenti. Ancora da evidenziare è la semplificazione di alcune procedure che rendono un pochino più snelli diversi percorsi burocratici autorizzativi”.
“Un ultimo aspetto che vogliamo sottolineare è che purtroppo in questi anni la Liguria è rimasta al palo per quanto riguarda alcuni processi di modernizzazione e culturali, legati soprattutto al settore urbanistico,proprio a causa dei veti incrociati interni alla compagine di governo che ha gestito l’Ente regione con Burlando. Una compagine disomogenea che ha solo contribuito a rendere sempre più stagnante l’immobilismo della Liguria che invece aveva bisogno, vedi la crisi del sistema produttivo locale con l’edilizia che ha perso migliaia di posti di lavoro, di nuova linfa vitale la quale solo attraverso la modernizzazione e la sburocratizzazione delle Istituzioni locali avrebbe potuto dare le risposte concrete di cui le nostra aziende avevano bisogno”, concludono Melgrati e Bagnasco.

Regione/nuovo ospedale Imperia: realizzazione 5 nuovi ospedali in Liguria. Marco Melgrati, capogruppo Forza Italia: “solo boutade propagandistiche della Sinistra, la situazione è a zero, nessun intervento è in campo oggi. Ennesimo fallimento del Governo Burlando”.


Discussa in Consiglio regionale la Mozione sul nuovo Grande Ospedale di Imperia. Ad intervenire anche il Capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati: “ sono anni che sentiamo parlare di 5 nuovi ospedali in Liguria: interventi di ampliamento sul Santa Corona di Pietra Ligure, il Nuovo Felettino alla Spezia, il Nuovo Galliera, l’Ospedale del Ponente genovese ed il Nuovo Grande Ospedale di Imperia. Solo discorsi ma la situazione è a zero, visto che gli unici che hanno le risorse a disposizione, Felettino e Galliera, sono ancora fermi ai blocchi di partenza”.

Continua il capogruppo di Forza Italia: “abbiamo sentito parlare di questi ospedali che sarebbero dovuti sorgere come funghi ma di fatto in 10 anni di Governo Burlando nemmeno uno è stato portato a termine con conseguenze disastrose per il sistema sanitario ligure sottoposto ad una razionalizzazione a macchia di leopardo con grandi sacrifici per i cittadini, sempre più costretti a spostarsi fuori regione per potersi sottoporre a cure mediche e sanitarie, alla quale non ha fatto da contraltare la realizzazione di strutture ospedaliere nuove ed efficienti, così come promesso in questi anni dalla sinistra”.

“Una Sinistra – aggiunge il consigliere regionale - che evidentemente non ha saputo dare risposte alle esigenze dei territori e dei liguri, che non ha saputo valorizzare le sue eccellenze, vedi la situazione del Santa Corona ancora in bilico per quanto riguarda la qualifica di DEA di II Livello, che non è stata in grado di programmare e attuare una riorganizzazione capace di ridare linfa ad un sistema che, anche se ricco di grandi professionalità, ad oggi fa acqua da tutte le parti”.

“L’auspicio è che questa Sinistra fallimentare vada a casa: solo così si potrà provare a ricostruire una Sanità a misura di paziente”, conclude Marco Melgrati.



Genova, 24/03/2015

Presentato dal gruppo di Forza Italia Emendamento al D.D.L. n. 389 Marco Melgrati: “necessaria questa modifica per tutelare le amministrazioni comunali dei Comuni che non sono ancora riusciti ad avviare gli impianti di depurazione (non certo per colpa loro)”.

“DISPOSIZIONI DI ADEGUAMENTO DELLA NORMATIVA REGIONALE, a  modifica della legge regionale 5 MARZO 2012 N. 4 Misure urgenti per la tutela delle acque.

Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Marco Melgrati ha presentato oggi un emendamento al DDL n. 389, definito Omibus, perché va a interessare diverse leggi regionali con modifiche o proroghe.
“La modifica proposta da Forza Italia, sollecitata da alcuni Sindaci e amministratori del ponente, è tesa ad ulteriormente dilazionare il termine di 3 anni, portandolo di fatto a 6 anni (che all'atto di approvazione della legge era stato fissato in 3 anni)che era stato dato per l’approvazione di piani urbanistici comunali e di strumenti urbanistici attuativi e delle relative varianti, o l’approvazione di progetti comportanti modifica dei piani o degli strumenti urbanistici attuativi, che determinino incremento del peso insediativo, in assenza di impianti di depurazione”.
Continua Melgrati:“diversamente, anche sulla scorta di vicende complicate per la depurazione, nel ponente della Provincia di Savona, ma anche in altre provincie liguri, dove l’avvio delle procedure per la realizzazione degli impianti di depurazione ha avuto ritardi non totalmente attribuibili alle amministrazioni locali, ci sarebbe, per queste località non dotate di impianto di depurazione, la paralisi totale della attività edilizia, in un momento già drammatico per il settore”.
“Non si può pensare di addebitare ai Comuni colpe per il mancato raggiungimento dell’obiettivo della realizzazione dei depuratori. Colpe che sono da attribuire alla mancanza di programmazione, alle difficoltà di coordinamento tra i comuni, ai campanilismi e soprattutto alla difficoltà di copertura finanziaria delle operazioni economiche connesse alla realizzazione di questi impianti”.
“Il gruppo di Forza Italia si augura che la Giunta Regionale accolga questo emendamento, che diversamente costituirebbe la paralisi dell’attività edilizia dei comuni che ad oggi non sono dotati di impianti di depurazione, facendo mancare agli stessi comuni quelle limitate risorse che derivano da interventi già programmati ed inseriti negli strumenti urbanistici comunali, creando un danno economico ai Comuni e agli operatori della filiera dell’edilizia”.
“La vicenda dell’impianto di Villanova d’Albenga - conclude il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati - è emblematica dei problemi che hanno avuto le progettazioni e le realizzazioni di questi impianti; impianto di Villanova d’Albenga, già appaltato in Project Financing, che doveva servire alla depurazione del Ponente Savonese, da Andora a Laigueglia, da Alassio ad Albenga e Ceriale, e che  invece è stato abbandonato per una nuova ipotesi, quella del depuratore consortile di Borghetto, che dovrà essere realizzato per stralci funzionali”.
Genova, 24.03.2015

Stamattina ore 10 in Consiglio regionale per discutere i seguenti provvedimenti all'Ordine del Giorno:

Interpellanza 284: Sul rimborso per l'acquisto degli alimenti aproteici per persone affette da insufficienza renale.

Disegno di legge 330: Modifiche della legge regionale 4 settembre 1997 numero 36 e successiva modificazione (Legge urbanistica regionale).

Disegno di legge 389: Disposizioni di adeguamento della normativa regionale.

Proposta di legge d'iniziativa popolare 373: Attuazione dell'articolo 118, quarto comma della Costituzione: norme per la promozione della cittadinanza umanitaria attiva.

Proposta di deliberazione 154: Por Fesr Liguria 2014-2020 Obiettivo Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione - Presa d'atto della Decisione della Commissione europea C (2015) 927 del 12 Febbraio 2015.

Proposta di deliberazione 155: Calendario venatorio regionale per la stagione 2015/2016. Articolo 34, comma 4, legge regionale 1 luglio 1994, numero 29 (Norme regionali per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio).

Disegno di legge 394: Variazioni al Bilancio di Previsione della Regione Liguria per gli anni finanziari 2015-2017 1° provvedimento.

Eventuali altri argomenti nel frattempo licenziati dalle Commissioni. 

La diretta dei lavori si può vedere online.

Rassegna Stampa di oggi...

lunedì 23 marzo 2015

Si è riunita oggi la VI Commissione all’Ordine del giorno la proposta del Piano per la gestione dei Rifiuti l’amministrazione regionale uscente celebra l’ultimo atto di una farsa che dura da due legislature.

Roberto Bagnasco, consigliere e coordinatore provinciale di Forza Italia e Marco Melgrati, presidente del Gruppo Forza Italia, puntano il dito verso la proposta del Piano per la gestione dei rifiuti che dovrebbe essere messo in votazione nel prossimo e ultimo Consiglio di questa legislatura: “Sono anni che la Liguria deve affrontare e risolvere in modo adeguato il problema dei rifiuti e solo adesso la Giunta e l’assessore Paita, a pochi giorni dal termine del mandato, manderanno all'approvazione del Consiglio Regionale un Piano insufficiente, superficiale e nemmeno in linea con la normativa nazionale.

Nulla di fatto nelle inutili Commissioni in cui non si è nemmeno riusciti a discutere, ma si è litigato sulle richieste del centro destra che ha tentato,inutilmente, di approfondire i contenuti e di puntualizzare le priorità dei problemi da risolvere e che, soprattutto ha evidenziato come sulle discariche e sull'assetto degli impianti il Piano presentato trova il suo più clamoroso“tallone di Achille”- spiegano Bagnasco e Melgrati.
“E’ inaccettabile che la Liguria subisca ancora l’inettitudine e l’incapacità della sinistra a dare finalmente una soluzione al problema dei rifiuti, così come richiesto inderogabilmente dall'Europa che ha sanzionato pesantemente il nostro Paese poiché anche la nostra Regione non rispetta le regole sulle percentuali della raccolta differenziata e sulla corretta gestione degli impianti di smaltimento.
Una Regione che costringe i propri Comuni a subire l’attenzione della Corte dei Conti per il mancato raggiungimento degli obiettivi senza dare loro la possibilità di miglioramento per aver ignorato deliberatamente la necessità di rendere operativi gli ATO, di individuare i siti per lo smaltimento e soprattutto per non aver fornito agli Enti, incatenati al Patto di Stabilità,le risorse economiche necessarie a una seria progettazione.”
Continuano i consiglieri di Forza Italia: “Il Piano presentato, che si articola in 18 slide schematiche e poco esaustive, fotografa in modo impietoso la realtà ligure che consiste in tutta una serie di risultati mai raggiunti.
La Regione stessa prende atto che a tutto il 2013 sono solo 11 i comuni Liguri che hanno raggiunto la percentuale richiesta  e la stessa Regione, nel suo complesso, ha una media di raccolta differenziata che si attesta ad un miserrimo 33,07% ”.
“A pagina 9 si arriva al grottesco e si indicano gli obbiettivi, quelli ovvi e che dovrebbero essere stati raggiunti ormai da anni : favorire e sviluppare la prevenzione, raggiungere il 65% della raccolta differenziata, favorire le attività di recupero e conseguire l’autonomia di gestione del rifiuti….senza indicare in alcun modo i mezzi economici e gli strumenti necessari con cui si intenda intervenire ….tutto fumo e niente arrosto!!!
“E’questo il Piano delle pie illusioni, il monumento alle intenzioni e privo completamente di concretezza :
-        Dove sono le risorse per fare gli impianti?
-        Sono stati individuati i siti per fare gli impianti?
-        Ci sono le autorizzazioni per fare gli impianti?
Il nulla totale…manca tutto quello che serve per far sì che quello risulta essereuno strumento stonato e inascoltabile diventi invece, efficiente, organico ed organizzato, insomma utile e capace di affrontare e risolvere il problema.”
Concludono Roberto Bagnasco e Marco Melgrati- “In sintesi il Piano è l’esplicito “mea culpa” da parte della Regione che,nella sua cronica inefficienza, dà una palese dimostrazione di come sia sempre mancata la volontà di risolvere davvero la questione dei rifiuti e di affrontare con serietà e responsabilità i doveri istituzionali e politici.”


Genova,23/03/2015

Regione: Marco Melgrati, Capogruppo Forza Italia, segnala un nuovo caso di malasanità in Liguria. “Inaccettabile che un paziente debba essere costretto a recarsi fuori regione perché il Cup di Genova non accetta prenotazioni telefoniche”.


Impossibile prenotare una prestazione medico sanitaria per via telefonica attraverso il Cup di Genova per un paziente di fuori provincia. Lo fa sapere il Capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati che raccogliendo alcune segnalazioni provenienti dal territorio savonese fa sapere di aver scritto all’Assessore Montaldo. Spiega l’esponente di Forza Italia: “ mi è stato segnalato il caso di un paziente della provincia di Savona costretto a sottoporsi, per la sua patologia, ad un tipo di risonanza che viene effettuato solo a Genova. Peccato che il Cup di Genova non accetta queste prenotazioni telefoniche e quindi i famigliari sono stati obbligati a fissare il servizio Tortona che accetta le prenotazioni telefoniche con la conseguenza che il trasporto del paziente che a Genova poteva essere fatto con ambulanza, a Tortona sarà a carico esclusivamente dei familiari”.

“Un fatto molto grave non accettabile – continua Melgrati - evidente dimostrazione dell’incapacità e della disorganizzazione che regna nella sanità ligure dove a seconda delle varie Asl le prenotazioni vengono gestite in maniera diversa, vedi il caso del Cup di Genova che non accetta prenotazioni telefoniche da fuori provincia”.

Dopo le numerose segnalazioni fatte da Melgrati sulle interminabili liste d’attesa per effettuare esami quali ad esempio Mammografia, Risonanza Magnetica, ecc ecc, il Capogruppo di Forza Italia in regione di fronte all’ennesima segnalazione di malasanità ha deciso di scriver una lettera a Montaldo: “ con il mese di marzo i lavori del Consiglio di fatto sono esauriti, presentare un’interrogazione sarebbe stato inutile perché non sarebbe mai stata discussa in Aula. Con la mia lettera segnalo questo ennesimo episodio di pessima gestione della sanità ligure. Continuerò ugualmente la mia attività, anche se non potrò più utilizzare i normali strumenti previsti, vedi interrogazioni, interpellanze e mozioni, per segnalare disservizi provocati da questa Giunta inetta ed incapace, che ha solo fatto danni e che ha messo in ginocchio la sanità sul territorio, con scelte sempre sbagliate e vane nel dare risposte ai pazienti, ai cittadini liguri”, conclude il Capogruppo di Forza Italia in Regione.


Genova, 23/03/2015 

Rassegna Stampa di oggi---

domenica 22 marzo 2015

Rassegna Stampa di oggi...

sabato 21 marzo 2015

Anche per Lorena Rambaudi, assessore uscente della giunta Burlando-Montaldo-Paita “4 ospedali in provincia di Savona sono troppi e se Cairo va mantenuto, il riferimento a “uno deve essere chiuso” è proprio all’Ospedale di Albenga!

Melgrati (Forza Italia): continua l’esame delle dichiarazioni degli esponenti del PD che saranno candidati in previsione delle elezioni Regionali; è giusto che i cittadini conoscano il pensiero di chi andranno a votare.


E’ necessario ripercorrere il pensiero dei più autorevoli esponenti del PD in tema sanitario, impostati tutti sul concetto che “4 ospedali in provincia di Savona sono troppi”… infatticome dimenticare le dichiarazioni dell’assessore savonese rilasciate sulla carta stampata nell’ottobre  2011, dove si lasciava andare ad una pesantissima affermazione riguardo all'Ospedale di Albenga, come riportato dai giornali: " I conti in rosso? Colpa dell'ospedale di Albenga" . E come molto in voga nel PD da qualche anno (e credo anche a tutt'oggi anche se non lo si dichiara per motivi elettorali) dichiarava ai giornali: "quattro ospedali sono troppi. O vanno pesantemente ridimensionati o uno deve essere chiuso".
 E ancora, ho rivisto e riascoltato un interessante seduta della Giunta Regionale del 5/10/2012 dall'archivio del sito della Regione con le sbalorditive asserzioni dell'Assessore Lorena Rambaudi... la quale diceva: (trascrizione letterale) " ..facevo un osservazione da savonese, adesso sul trema dell'ASL2: ... io credo che l'ASL2 soffra e deve farsi carico di una grossa quota di questo taglio dei posti letto e soffre evidentemente di una pianificazione che nel tempo ha portato ad una rete ospedaliera che è più abbondante di quello che la popolazione e l'esigenza territoriale può assorbire.... Diciamo la verità ..i servizi ci sono... ..però abbiamo un offerta che è diventata insostenibile...! E' evidente che la scelta, non nostra.., di fare l'ospedale di Albenga a 12 km da quello di Pietra Ligure è stata un errore di programmazione che oggi scontiamo; Però mi sembra che l'orientamento ..insomma…che si è andato delineando, di dare una  missione particolare all'ospedale di Albenga sul tema del recupero fughe, che però appunto io vi invito ad andare avanti perché diventi veramente, ANCHE andando avanti  CON LA CONVENZIONE DELL'ASL 3, ..deve diventare UN CENTRO DI RECUPERO FUGHE REGIONALE altrimenti solo sul bisogno dell'asl 2, diventa, ...come dire, veramente insufficiente come missione per un ospedale
anche bello nuovo,  logicamente adeguato,  ...vedremo insomma la sostenibilità economico finanziaria nella rimodulazione di Pietra Ligure
....Un problema mai risolto, c'è un tema che secondo me sarà comunque, riguarda il tema dell'integrazione tra Pietra Ligure e Savona perché noi abbiamo una situazione in questi due ospedali ..che è un po' nella loro storia ..più' competitiva che collaborativa sono state fatte una serie di azioni, di atti che portano invece all'integrazione anche la costituzione di dipartimenti unici  trasversali  che io ritengo fondamentali e bisogna andare avanti in quella strada ...perché al di la dei campanilismi ...io penso che ai cittadini savonesi interessi avere nell'arco della provincia di Savona un ospedale a cui rivolgersi con eccellenze su una specialità o su un altra  ...perché poi poco conta se un savonese deve andare a Pietra Ligure o un finalese deve venire a Savona... e quindi dovremo forse poi in prospettiva fare ancora di più questo sforzo di integrazione, è evidente che ci sono perché ci sono ancora alcuni reparti che potrebbero trovare non un doppione di interventi  però questo è un ragionamento  in prospettiva, per fare un ulteriore passo di integrazione tra Savona e Pietra ligure...." In sostanza, la “collega” Lorena Rambaudi, senza andare troppo per il sottile diceva che l'attuale assetto ospedaliero della provincia organizzato sui 4 ospedali è superfluo in quanto eccessivo per le esigenze della popolazione. Cioè, che l'offerta sanitaria è superiore alla richiesta della popolazione e che mantenere questi 4 ospedali è diventato "insostenibile"...; Senza alcun rispetto per un comprensorio di oltre 63.000 residenti che in estate arriva ad oltre  200.000 persone, sosteneva candidamente che l'ospedale di Albenga è stato un ERRORE DI PROGRAMMAZIONE e quindi che non doveva essere realizzato!
Propositi di una "razionalizzazione"  che da quanto si intende dal contesto del discorso lei declinava probabilmente come SOPPRESSIONI di ospedali minori come AlbengaDEPOTENZIAMENTI di Pietra L., visto che Cairo è comunque rientrato tra le sue preoccupazioni, ma ammetteva che questa operazione è difficile da realizzarsi ....E VORREI VEDERE COME LO SPIEGA ALLA POPOLAZIONE... che considera l'ospedale di Albenga non utile tanto per la funzione delle esigenze della popolazione residente quanto per una esclusiva missione di recupero fughe e pertanto invita a proseguire nel potenziamento del progetto di recupero con l'appalto privato di ortopedia protesica. In pratica diceva che gli ingauni potrebbero fare a meno dell'ospedale il quale ha funzione di esistere (la cosiddetta "mission" che piace tanto ai post comunisti..)  e viene lasciato solo perché dentro vi è un centro privato di recupero fughe, che si augura che diventi sempre più importante… .. e ne va candidamente  oltre il comprensorio di oltre 63.000 residenti e oltre 200.000 RIGUARDO ALLA SUA SOPRAVVIVENZA LASCIA INTUIRE CHE DIPENDE DALLA RIMODULAZIONE DI PIETRA LIGURE... Frase sibillina dove non si capisce cosa intenda per "rimodulazione " ...”che gli ospedali di Pietra Ligure e Savona sono in competizione, litigiosi e non si vogliono integrare... e a nulla sono valsi gli sforzi per "domare" Pietra Ligure  che resta un problema per Savona”... (In pratica, incurante del ruolo del DEA di 2° livello di Santa Corona, addirittura lo assimila all'ospedale savonese addirittura invocando una spartizione dei reparti tra i due, per evitare i "doppioni".... Ciò dimostrando un assoluta inadeguatezza di competenze specifiche in materia visto che i due Ospedali, ancorchè di
classificazione diversa,  debbono per legge disporre di alcune specialità sanitarie uguali ed evidentemente doppie, oltre a quelle tipiche del DEA di 2° livello che possono non essere presenti in quello inferiore di 1° livello..! E' chiaro che QUESTE DICHIARAZIONI, RAFFRONTATE CON QUELLE DI ALTRI ESPONENTI ANCHE DI ALTRE ”CORRENTI” SONO ANCORA OGGI IL PENSIERO INDICHIARABILE DI TUTTO IL PD SAVONESE. Dal grave depotenziamento perpetrato ai danni di S Corona-Albenga, traspare che l’intento di questo piano Savona-centrico è teso a indebolire ancora  il DEA sottraendogli ulteriori specialità che forse vorrebbe veder condivise ...a vantaggio chiaramente di Savona!!! Una posizione, quella che emerge da queste preoccupanti quanto chiarificatrici dichiarazioni, per nulla istituzionale e molto campanilistica,  savonese,  di scarsissimo rilievo per quanto riguarda elementari concetti di programmazione sanitaria dove l'unico parametro utile ad organizzare e distribuire sanità ai cittadini è quello della concentrazione demografica non lo dimentichi, che mostra una grave disconoscenza di realtà del territorio attinenti  a concentrazioni demografiche e loro ubicazione oltre che ad aspetti logistici discendenti dalla conformazione del territorio. Sono evidenti inoltre preoccupanti pulsioni di inspiegabile avversità verso territori come quello albenganese. Inspiegabili in quanto proferiti da un soggetto istituzionale il quale dovrebbe invece contraddistinguersi per qualificanti logiche  super partes... soprattutto ricordandosi di essere ripresa dalla registrazione in streaming...! Ma le esternazioni della Lorena, peraltro, in totale discrepanza con la linea politica sanitaria delineata recentemente dalla sua leader (la sora Lella Paita) e come tutto il PD il quale (Rambaudi compresa) voterà poi in consiglio quest'anno la mia mozione di CONFERMA DELL'ATTUALE ASSETTO OSPEDALIERO e DELL'ASSETTO OSPEDALIERO ORGANIZZATO SU 4 NOSOCOMI...., cioè in totale contrasto con quanto affermava nel 2012 insieme al suo partito. E'  mia  opinione che il PD e moltissimi suoi esponenti anche del ponente savonese non abbia mai abbandonato certi  propositi Savona-centrici sulla sanità, pur essendo stati trascinati loro malgrado  ad approvare la mia scomodissima mozione.  Fatto sta che l’Assessore Rambaudi, amica delle cooperative, è artefice della legge regionale sul terzo settore, QUEL TERZO SETTORE FATTO DI VOLONTARIATO COOPERATIVE, AGENZIE DI PROMOZIONE SOCIALE, SOCIETA' DI MUTUO SOCCORSO, quel terzo settore che il PD anche a livello nazionale sta tentando di FAR PASSARE COME ISTITUZIONALE E DI SOSTITUIRLO ALLE ISTITUZIONI.  L’assessore   che si candida alle elezioni regionali,  non perde mai occasione per dichiarare la solita monotona e consunta  affermazione secondo cui.. " 4 ospedali sono troppi"! 

Meditate, gente, meditate…

Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Marco Melgrati risponde al consigliere comunale di Cengio con delega a cultura e istruzione Daniela Olivieri

Melgrati: ero venuto a Cengio con l’intento di collaborare…probabilmente Sindaco e Giunta pensano di non avere bisogno…vedremo come, quando e se risolveranno questa grave situazione.




Cara Daniela Olivieri, la mia partecipazione al Consiglio Comunale di Cengio, peraltro come uditore tra il pubblico, non era null’altro che un tentativo di dare una mano all’Amministrazione, che da sola non credo possa trovare le risorse per sistemare nel più breve tempo possibile la scuola primaria e metterla in sicurezza. E se è vero come è vero che il mio interessamento, peraltro già manifestato con una interrogazione urgente in Consiglio Regionale all’assessore al Bilancio Rossetti, è stata sollecitata dagli esponenti dell’opposizione consiliare, è anche vero che ero venuto per parlare con il Sindaco e l’assessore competente per sapere se è già stata attivata la richiesta di contributo in Regione, e quindi agire da pungolo e sollecitarla, in un momento propizio fatto di marchette elettorali della Giunta Regionale, che poteva trovare il finanziamento per questa opera di risanamento della scuola. Quando mi chiamano in provincia io intervengo sempre, anche in tempi non sospetti, come sono intervenuto più volte, ho sfilato con i Sindaci e sono intervenuto dal palco per salvare l’apertura 24 ore su 24 del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cairo Montenotte, declassato a PPI.
Quello che mi ha sbalordito, e lo ripeto, è la mancanza di democrazia che questo Sindaco e questa giunta appoggiata dal Partito Democratico ha messo in campo, in un teatrino della politica purtroppo non inquadrato da un vero e proprio regolamento del Consiglio Comunale. Cara Consigliera, per chi come me ha fatto l’Assessore per 9 anni e il Sindaco per altri 9 in una città prestigiosa ma complicata come Alassio, vedere che, nonostante la partecipata riunione (la sala, peraltro grande e prestigiosa, strabordava di pubblico), non si è voluto nemmeno lasciare che il consigliere di opposizione Francesco Dotta arrivasse nelle Sue comunicazioni a introdurre l’argomento della scuola, atteso da tutto il pubblico, lascia l’amaro in bocca. Quando ero Sindaco lasciavo spazi ampissimi alla discussione, che veniva ripresa dalle telecamere di Imperia TV, anche se si finivano i Consigli Comunali alle 4 o alle 5 di mattina. E se ero convinto di aver ragione (quasi sempre) rispondevo colpo su colpo ai miei oppositori, sapendo che comunque non li avrei convinti, ma lasciavo il giudizio finale ai cittadini. Poteva essere l’occasione per un chiarimento, per raccontare lo stato dell’arte, per informare i molti cittadini accorsi a partecipare della vita amministrativa della Vostra cittadina, cosa a questi giorni rara. E invece il Sindaco ha fatto la figura del “coniglio” che non vuole affrontare i problemi, o che non sa. Vogliamo poi parlare della questione dello spostamento delle Poste, affrontato dal consigliere Dotta, e che oggi campeggiava  sulle pagine dei giornali locali dove le Poste rinunciano per ora alle chiusure, e il Sindaco di Spotorno ha promosso un incontro per il giorno 27 marzo, in cui sono stato invitato (come il Sindaco di Cengio), per fare fronte comune “in modo da far rilevare alle Poste Italiane che non siamo disposti a subire iniziative che ci vengono imposte dall’alto” queste le parole del Sindaco di Spotorno Gian Paolo Calvi ). Per non parlare di quel minimo di rispetto che dovreste portare ad un candidato Sindaco, Dotta, che per la Corte d’Appello ha vinto le elezioni, e che per un cavillo legale Vi consente di governare…stranezze all’italiana. E al Segretario Comunale consiglio, se non è prossimo alla pensione, di avere un po’ più di autorevolezza e di non farsi subornare da Sindaco e maggioranza. Frasi come “iniziate le già viste comiche finali, con urletti, strepiti e giugulari gonfie dei soliti attori” e altre sono di assoluto cattivo gusto e denotano grande insicurezza. E definire un consiglio Comunale, massima espressione della vita comunale “una banalità", qualunque sia l’argomento all’ordine del giorno, è veramente scandaloso, detto soprattutto da chi all’interno dello stesso Consiglio dovrebbe essere espressione dei cittadini e rappresenta le istituzioni: VERGOGNA!. 
Il fatto poi che Lei, consigliera Olivieri, sia una insegnante, costituisce una aggravante nel non voler approfondire un problema legato alla scuola. E se l’immagine di Cengio e del Suo Consiglio Comunale si è annebbiata ancora di più, fateVi un bell’esame di coscienza.
Rimango comunque a disposizione, con la mia esperienza e le mie capacità, senza rancore.


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giovedì 19 marzo 2015

Incredibile ieri in Consiglio Comunale a Cengio. Marco Melgrati: “partecipavo come uditore al Consiglio Comunale che doveva discutere del crollo della scuola per il quale ho presentato interrogazione in Consiglio Regionale. Il comportamento di Sindaco e giunta inaccettabile e illiberale...” Chiuso arbitrariamente dal Sindaco il Consiglio mentre il consigliere di opposizione Dotta stava parlando.

“Ieri sera, mercoledì 18 marzo,  ho partecipato tra il pubblico al Consiglio Comunale di Cengio, dove ho assistito alla morte delle democrazia...La seduta alla quale ho assistito era il naturale proseguimento del consiglio comunale del 11 febbraio scorso per dare voce ai cittadini sulle problematiche scolastiche dopo il crollo strutturale avvenuto nella scuola primaria O. Colombardo. Un fatto gravissimo”. Lo fa sapere il Capogruppo di Forza Italia in Regione Marco Melgrati che ha preso parte come spettatore alla seduta del Consiglio Comunale di Cengio svoltasi nella serata di mercoledì 18 marzo.Spiega l’esponente Azzurro: “ una seduta che mi ha lasciato sbigottito. All’ordine del giorno la richiesta della Minoranza per la trattazione di: 1) servizio associato di Polizia Municipale 2) Organizzazione Pubblici Servizi,con l’aggiunta dei punti riguardanti l’affidamento del servizio idrico integrato e atto di indirizzo per l’impianto di un pioppeto. In realtà la maggior parte del consiglio si è svolto principalmente attorno alla trattazione degli argomenti richiesti dalla Maggioranza”.

“Il clima in Aula – continua il capogruppo di Forza Italia in Regione - si è ravvivato durante la discussione sul servizio di polizia, con schermaglie tra il capogruppo di Minoranza Dotta e la Giunta, ma è diventato incandescente durante le argomentazioni sui servizi pubblici, in cui Dotta ha accusato il Sindaco di non aver fatto nulla per mantenere l’Ufficio Postale anche a Cengio Genepro, dopo lo spostamento dello stesso Cengio Capoluogo. Ancora più accesa la discussione quando Dotta, constatata la mancanza di incisività da parte del Sindaco ad affrontare tale problematica, ha chiesto allo stesso l’autorizzazione a trattare direttamente con i Responsabili delle Poste per tentare di arrivare ad una conclusione positiva della vicenda.Autorizzazione negata dal Sindaco”. 
Commenta ancora il consigliere regionale di Forza Italia: “a questo punto, con parecchi malumori in sala da parte del numeroso pubblico presente, il Sindaco con una decisione imprevedibile ed immotivata chiudeva il Consiglio, disattivando anche l’impianto audio dei microfoni. Tutto questo nonostante le vivaci contestazioni dell’Opposizione che lamentava, giustamente, di essere stata interrotta non avendo ancora concluso l’esposizione delle proprie argomentazioni. Tutto ciò con il contributo di un imbarazzato Segretario Comunale che non ha saputo gestire al meglio, per quanto sia di sua competenza, la situazione”.
“Si presume che sulla vicenda ci sarà, da parte della Minoranza, una ulteriore richiesta di chiarimenti indirizzata agli uffici competenti. Tutto questo è avvenuto sotto i miei interessati e sbalorditi occhi”, conclude Marco Melgrati.
Genova, 19/03/2015

mercoledì 18 marzo 2015

Questa mattina ore 10 in VI Commissione per la trattazione del seguente OdG:

-PDD 148 Approvazione Piano regionale dei rifiuti e delle bonifiche comprensivo di Piano di monitoraggio e Dichiarazione di sintesi.


-PDD 148 Approvazione Piano regionale dei rifiuti e delle bonifiche comprensivo di Piano di monitoraggio e Dichiarazione di sintesi. Art. 83, 1 – Merito
-DDL 394 Variazioni al Bilancio di Previsione della Regione Liguria per gli anni finanziari 2015-2017 1° provvedimento. Art.41,1 - Ass. Rend. Var.- Merito parte competente Parere per la parte di competenza.
-DDL 388 Disposizioni di riordino delle funzioni conferite alle Province in attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e Fusioni di Comuni).

martedì 17 marzo 2015

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lunedì 16 marzo 2015

Rassegna Stampa di oggi...

Stazione ferroviaria Pietra Ligure: Marco Melgrati, presenta interrogazione urgente sul degrado dei bagni pubblici chiusi per gli utenti: "è necessario installare un sistema di video sorveglianza alla stazione che è sempre più preda di vagabondi e soggetta ad atti vandalici.A rimetterci i viaggiatori che hanno sempre meno servizi”.

“Ho presentato una interrogazione raccogliendo la segnalazione di Matteo Canciani, Presidente del circolo Forza Silvio, Forza Italia di Pietra Ligure, in merito alla condizione di degrado dei Bagni pubblici della stazione centrale di Pietra Ligure chiusi a seguito di ripetuti atti vandalici. La mia proposta è quella di montare un sistema di videosorveglianza attraverso l’installazione di una telecamera a circuito chiuso con un registratore per controllare questa area della Stazione”.Lo fa sapere il Capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati che continua: “ dalle informazioni che ho raccolto parrebbe che la Stazione di Pietra Ligure soprattutto di notte diventi dormitorio per tantissimi senza tetto, in particolare l’area dei bagni pubblici che vengono utilizzati anche come lavanderia dagli stessi”.

Continua il Capogruppo di Forza Italia in Regione: “giustamente una condizione da terzo mondo, come ha bene detto Matteo Canciani, già portata all’attenzione degli organi competenti e rispetto alla quale nessuno è intervenuto per cercare di risolverla. La conseguenza è che con il passare del tempo la situazione è diventata insopportabile soprattutto per i viaggiatori che a fronte di aumenti e disservizi generali del trasporto ferroviario, e con i quali devono fare i conti quotidianamente, oggi devono subire tagli di servizi fondamentali quali la chiusura delle biglietterie e anche quella dei bagni pubblici”. 
“Sembra che il sopralluogo dell’Assessore Vesco di circa 15 giorni fa di effetti positivi non ne abbia sortiti,  ne in merito alla reiterata chiusura delle biglietterie problema rispetto al quale non è stata data alcuna risposta operativa, ne rispetto alla condizione generale della Stazione ferroviaria ed a questo nuovo problema rispetto al quale trovo incredibile che per ovviarvi si debba creare un  disagio così grave a tutti i viaggiatori”, conclude Marco Melgrati.

Genova, 16/03/2015


Questa mattina ore 10 in VI Commissione per la trattazione del seguente OdG:


- DDL 389 Disposizioni di adeguamento della normativa regionale.
- PDD 148 Approvazione Piano regionale dei rifiuti e delle bonifiche comprensivo di Piano di monitoraggio e Dichiarazione di sintesi.

domenica 15 marzo 2015

sabato 14 marzo 2015

Santa Corona e Albenga, centralino telefonico unico, due plessi un unico Ospedale, unica speranza per una sanità efficiente. Ospedale Unico del Ponente: “Pietresi: non fatevi ingannare dai politici ciarlatani: per salvare il Dea occorre realizzare un unico Ospedale del Ponente”.

Non cadete nella trappola della guerra dei campanili;  “Ingauni: stanno trasformando il vostro Ospedale in un poliambulatorio, snaturandolo, con la connivenza di tutti “. Lo dissi qualche tempo fa e ora lo ricordo con fervore: “dividi et impera!”. Con questo giochetto qualcuno sta indebolendo la Sanità del ponente. Forse anche proprio quelli che hanno dovuto votare e approvare loro malgrado la mozione di tutela del DEA e dell’assetto ospedaliero, hanno in animo una visione “Savona–centrica” oppure avevano stretto patti pre-elettorali indichiarabili, dove la merce di scambio era la connivenza sulle manovre ai danni di Santa Corona.  

Nonostante i propositi e gli impegni presi dal Consiglio Regionale, probabilmente ancora per 10 anni il Santa Corona, nella più’ favorevole delle ipotesi, resterà in questo stato e sarà esposto ancora a pericolosi trasferimenti di reparti verso Savona…! Non ci si può più fidare…Occorre pertanto pensare già fin d’oggi a come traghettare la Sanità del ponente fino a quella data senza cadere nella trappola che i compagni del PD ogni tanto ci ripropongono dell’Ospedale  Unico…il loro chiodo fisso, emblematico della delirante smania di controllo dell’ufficio studi strategici del PDdove si prevede, ovviamente, lo smantellamento del Santa Corona…a vantaggio del San Paolo di Savona per declassarlo e la trasformazione del S. Maria di Misericordia in un poliambulatorio-casa della salute o chissà cos’altro di indichiarabile… per snaturarne la funzione. Occorre tutelare il DEA dalla subdola quanto pianificata opera di de-potenziamento progressivo e silente che avviene dal 2010 senza tregua. L’unica ipotesi praticabile che possa garantire la sopravvivenza dell’Ospedale Unico del Ponente è quella di proseguire nella strada della perfetta condivisione delle risorse e della fusione funzionale con la sede di Albenga, iniziata sulla carta ma in realtà mai implementata realmente, anzi, oserei dire osteggiata all’insegna del “divide et impera”. Non è di certo una novità un DEA organizzato sui due plessi come per esempio avviene a Cuneo con l’Ospedale di Santa Croce-Carle e in molti altri luoghi, una proposta che il collegio dei Primari di Pietra-Albenga già fece nel dicembre 2011 e che io riproposi ancora in diverse occasioni, ma che adesso è diventata impellente. Per poter proseguire su questa strada di integrazione e realizzare davvero un Unico presidio Ospedaliero del Ponente organizzato su due plessi, occorre che venga rivista la vocazione ad oggi assegnata ad Albenga, alla luce della fusione funzionale con il DEA.

Si dovrebbe iniziare con tutta la parte di Elezione e con la Chirurgia a media complessità. Già la Chirurgia di Elezione a bassa complessità è stata spostata ad Albenga e lo stesso dovrebbe avvenire anche per la media complessità, come svariate volte ho avuto modo di ricordare. 
La relativa breve distanza tra Albenga e Pietra Ligure permetterà questa vera razionalizzazione delle funzioni.  I reparti che a Pietra Ligure non sono in condizioni strutturali ottimali potrebbero essere trasferiti nella sede di Albenga, trovando posto negli spazi che potrebbero essere liberati da improprie funzioni territoriali ora svolte in ospedale, come avvenuto per il servizio di Medicina di Base, trasferito per risparmiare su un canone di affitto da Vadino e delocalizzato al piano terreno dell’ospedale.  Come ho più volte denunciato la chirurgia di media complessità DI ELEZIONE, CIOE’ PROGRAMMATA, CIOE’ NON DI URGENZA, di Pietra Ligure deve essere SPOSTATA ad Albenga, riattivando il reparto chirurgico oggi trasformato in Week Surgery, ovviamente riattivando la reperibilità notturna del personale di sala operatoria, già soppressa nel 2012 per risparmiare un inezia (30.000 euro) pur di poter impunemente smantellare il reparto come è avvenuto. Questo potrebbe agevolare le prioritarie funzioni di emergenza del DEA sollevandolo da interventi chirurgici programmati.   
Il Pronto Soccorso, visti i numeri di accessi annui e la normativa emanata con il decreto degli standard ospedalieri che ne legittima l’esistenza, dovrà essere riattivato visto che ad oggi il Punto di Primo Intervento opera esattamente come prima nelle funzioni di un P.S. effettivo. Una maldestra decisione della quale gli artefici si sono già sommessamente pentiti…  Seguendo il concetto sopra esposto di assegnare al plesso di Albenga le funzioni diverse dall’urgenza che saranno effettuate nel plesso di Pietra Ligure, il Pronto Soccorso potrà efficacemente svolgere il ruolo di filtro per tutte le patologie non
urgenti. Ma tutto ciò potrà essere realizzato, potenziando la sede di Albenga trasferendovi funzioni deve condividere con la sede pietrese, rappresentando con esso un unico Presidio del Ponente, e non trasferendovi, come avvenuto, i servizi territoriali del distretto come la medicina di base con i suoi ambulatori e la farmacia territoriale in procinto di trasferirsi.  Operazioni che sul piano della logica e della pianificazione sanitaria di logico e razionale non hanno nulla se non qualche modesto risparmio sulle locazioni cessate e che recano disagio ai cittadini per via del decentramento dalla città. Come mai il Sindaco di Albenga non dice nulla?  
In tema di sprechi, visto che in questo periodo mi preme denunciarne di ogni tipo, sono infatti stati sprecati, per erroneo sotto-utilizzo, preziosi spazi che dovrebbero avere una funzione ospedaliera, trasformando e sotto-impiegando un ospedale come quello ingauno in una paradossale "casa della salute" di lusso...
Sarebbero quindi recuperabili i preziosi spazi al piano terreno ora assegnati alla medicina di base.  I servizi territoriali, come previsto dalla normativa , dovrebbero trovare posto in una casa della salute che l’Amministrazione Comunale si è impegnata reiteratamente a realizzare. ..Oppure ai compagni ora non importa se l’Ospedale di Albenga perde le sue funzioni istituzionali e viene impropriamente utilizzato?
  
Basta metterci dentro qualcosa per salvare la faccia????  Anche al quarto piano si potrebbero utilizzare
spazi ora assegnati in eccesso sia al reparto privato GSL, il quale non li utilizza per assenza di convenzioni dalla Regione, che nel reparto di Fisiatria ampiamente sovradimensionato, ove peraltro neppure trovano posto degenze di riabilitazione che invece potrebbero tranquillamente  esistere…
Quasi una mera organizzazione funzionale, di procedure e revisione dei compiti realizzabile fin da domani questa necessaria opera di programmazione sanitaria del ponente, che potrebbe essere utile al Dea sia alla sede di Pietra che a quella di Albenga. Ma per realizzarla occorre che questa logica di razionalizzazione funzionale venga compresa dai pietresi come un opportunità per poter mettere al sicuro il Dea e
non di smantellarlo. Ogni volta che se ne faceva cenno i politici pietresi non mancavano l’occasione per strumentalizzare la cosa fomentando il campanilismo e l’inimicizia verso Albenga, ponendosi essi stessi dalla parte del problema invece che da quella della soluzione.  
Ho dato prova di assoluta trasversalità astenendomi sempre dai campanilismi e non ho mai esitato a DIFENDERE sia Pietra che Albenga proprio perché io lo considero UN DEA UNICO DEL PONENTE, ORGANIZZATO SU DUE PLESSI, che intendo come patrimonio dell’intero ponente ligure.  In questo momento occorre che il punto di vista sia quanto mai obiettivo e super partes, teso a tutelare gli interessi dei cittadini del ponente senza distinzioni: è uno dei miei obiettivi e queste mie valutazioni di programmazione, conseguenti al successo conseguito nella tutela del DEA con l’approvazione della mozione, ne sono la dimostrazione. 
Genova, 14.03.2015.