martedì 26 agosto 2014

Condannato per le botte alla Vado Sabazia ammesso al corso finanziato dalla Regione Liguria per diventare “Tecnico animatore Socio-Educativo” (TASE)

Marco Melgrati, capogruppo di Forza Italia, e Matteo Rosso, Vicepresidente della Commissione Sanità: presentata interrogazione urgente. Vergognoso che un condannato per un fatto grave nell’ambito socio sanitario (picchiava gli ospiti di Vado Sabazia) può riciclarsi per operare nelle strutture sociali, sociosanitarie e sanitarie.

E’ incredibile che un operatore riconosciuto colpevole di maltrattamenti fisici pesanti ai pazienti della RSA Vado Sabazia (ha patteggiato 16 mesi) possa essere considerato idoneo e ammesso ad un corso finanziato dalla Regione Liguria per diventare “Tecnico animatore Socio-Educativo” (TASE). Lo denunciano il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati e il Vicepresidente della Commissione Sanità Matteo Rosso, presentando una Interrogazione Urgente in Consiglio Regionale.
Infatti un ex operatore della Vada Sabazia, arrestato nell’operazione della Guardia di Finanza che ha messo in luce l’ignobile comportamento di alcuni operatori, ha partecipato alla selezione per questo corso promosso da “Isforcoop”, una agenzia di formazione alla quale la Regione ha affidato il percorso formativo, è stato ammesso e potrebbe ritornare a lavorare nello stesso ambito, forte di una ulteriore qualifica di Tecnico Operatore Socio-educativo. 
E’ incredibile che una cosa del genere possa accadere, ed è ancora più incredibile pensare che una persona che è pregiudicata (ha patteggiato) per lesioni personali a pazienti disabili e comunque ospiti di struttura protetta possa continuare impunemente a svolgere un lavoro per il quale un Giudice penale lo ha dichiarato non idoneo, con la condanna penale, ancorchè sospesa dalla condizionale, frutto della
riduzione della pena per “merito” della formula del patteggiamento. Avevamo proposto e ottenuto una commissione speciale per verificare lo stato dell’arte nelle strutture sociosanitarie RSA, concludono i due esponenti di Forza Italia in Regione, che avrebbe dovuto compiere ispezioni non programmate, anche notturne, nelle strutture della regione Liguria, che fino ad ora è rimasta lettera morta.
Chiediamo con forza che questa Commissione Consiliare Regionale diventi operativa.

Genova, 26.08.2014.

lunedì 18 agosto 2014

Genova - Regione Discussione interrogazione su assenza uscita dalla A10 a Orco Feglino provienenti da Ventimiglia - 5 agosto 2014

Genova - Regione Marco Melgrati, interrogazione su assenza uscita dalla A10 a Orco Feglino provienenti da Ventimiglia 05082014 from Alassio Futura 3Stars a & v prod on Vimeo.


Genova - Regione Liguria: Marco Megrati, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, interroga l'Assessore regionale Raffaella Paita sulla mancanza di una uscita autostradale sulla A10 - Autostrada dei Fiori, all'altezza di Orco Feglino per i veicoli provenienti da Ventimiglia che percorrono l'arteria in direzione Genova.- 05-08-2014

Genova - Regione Liguria - Interventi nel Consiglio regionale del 4 agosto 2014




1) Intervento sulla proroga dei tempi per la creazione dell'Agenzia regionale per il trasporto pubblico.
2) Intervento sulla Legge finanziaria regionale e la relativa approvazione in Consiglio regionale con la forte critica espressa Forza Italia tramite il Capogruppo Marco Melgrati, al voto favorevole dei rappresentati dell'Ncd - Nuovo Centro Democratico.
3) Forza Italia Marco Melgrati comunicazione al Consiglio regionale in merito alla richiesta di sospensione dello stesso avanzata da parte del Consigliere segretario Francesco Bruzzone della Lega Nord.

giovedì 14 agosto 2014

"Se questo è il Governo del Fare la Liguria è la Regione del “non fare” E’ PASSATO UN ANNO DALL'APPROVAZIONE DEL DECRETO DEL FARE DA PARTE DEL GOVERNO E ANCORA LA REGIONE NON HA APPLICATO LA NORMA PER LA RIDUZIONE DELLE DISTANZE DEI FABBRICATI.


E’ ormai urgente e necessario intervenire sulla legge dei sottotetti alf ine di chiarire una volta per tutte la legittimità della Legge Regionale 24/01 per fugare ogni dubbio agli uffici dei Comuni e a quelli Provinciali e per cercare di evitare ulteriori contenziosi; non abbiamo ancora avuto risposta del quesito urgente formulato agli uffici e all’assessore Regionale circa il comportamento tenuto dall’ufficio “cementi armati e zone sismiche” della Provincia di Savona  sulla base di una delibera “contra Legem” della Giunta Regionale, la DGR1662 DEL 20/12/2013, e soprattutto sulla base degli indirizzi interpretativi allegati a questa delibera, che appunto essendo indirizzi interpretativi non fanno riferimento specifico ad una normativa di legge; questo dichiara il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati, che continua: nulla è stato fatto per adeguare la normativa Regionale alle disposizioni sul patrimonio edilizio esistente fino alla Ristrutturazione Edilizia, in relazione alle distanze dai fabbricati, con il richiamo all’art. 2 bis del DPR 380/2001 come modificato dall’art. 30 comma 1 del DECRETO DEL FARE, norma di rango nazionale, quindi inattaccabile dai pronunciamenti dei Tribunali Amministrativi Regionali, che appunto nel passato contestavano Leggi Regionali non in linea con il dettato legislativo nazionale.
Questo decreto consente di fatto al legislatore regionale di prevedere deroghe ai limiti delle distanze originariamente previsti in 10 metri dalla norma del D.m. del 1968, norma appunto oggi derogabile per innalzamenti in allineamento con l’edificio esistente, quale è appunto ilcaso dei contenziosi aperti nel passato tra operatori e Tar Liguria. Questo è proprio il caso dell’applicazione del Decreto del Fare alla Legge 24/2001, la legge sui sottotetti, legge che ha consentito una risposta in termini abitativi, quantitativi e qualitativi senza sottrazione di ulteriore territorio. Legge, ricordiamolo,fortemente voluta e approvata dal centro-destra durante il governo della Liguria di Sandro Biasotti.
Come è importante definire quello che è ristrutturazione,entro il limite del 20% del volume esistente della costruzione, come previsto all’art. 10 comma f) della Legge Regionale 16/08,che appunto recita: gli ampliamenti diversi da quelli di nuova costruzione di cui all’articolo 15 e,quindi, entro soglie percentuali predeterminate dalla disciplina urbanistica in deroga ai parametri urbanistico-edilizi, la cui entità, espressa in superficie agibile (S.A.) o volume come definito dallo strumento urbanistico, non può eccedere il 20 per cento del volume geometrico di cui all’articolo 70[1],e invece quello che è nuova costruzione.
Altro campo di intervento è quello dell’aggiornamento dei termini della legge 24/01. Come è altresì importante definire, sempre nella legge dei sottotetti, la possibilità del recupero dei sottotetti oltre la soglia del 20% del volume, definendo la nuova costruzione senza l’applicazione dell’indice edificatorio, in osservanza sempre dell’art. 30 comma 1 del Decreto del Fare.
Credo che la Giunta debba inoltre intervenire con urgenza sugli indirizzi interpretativi allegati alla delibera  della Giunta Regionale, la DGR 1662 DEL 20/12/2013, in modo da rendere coerente questi indirizzi con la definizione di nuova costruzione di cui alla Legge Regionale 6 giugno 2008 n. 16 “disciplina dell’attività edilizia” - coordinata con la Legge Regionale 5 aprile 2012 n. 9“ in vigore.

Tutto questo, conclude il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati,se non si vuole far prevalere la burocrazia e la incertezza normativa in un settore che da tempo sta mostrando, più di altri, i segni della crisi economica, e che invece ha rappresentato, nel passato, un volano forte per l’economia, in Liguria e non solo. Abbiamo l’occasione storica di trasformare la Liguria nella Regione del FARE,dopo anni di NON FARE!
Genova,14.08.2014.

mercoledì 13 agosto 2014

Matteo Rosso e Marco Melgrati "ESTATE CON ENNESIMA PRESA IN GIRO DI BURLANDO PER LE FAMIGLIE CON DISABILI"

Ennesima presa in giro della Regione Liguria per chi, già penalizzato da modesta o inesistente assistenza per i proprio caro disabile che vive in famiglia e che oggi si vede ulteriormente penalizzato dalle scelte irresponsabili della Giunta Burlando.
“E’ apprezzabile, come da noi richiesto più volte in commissione sanità, la scelta di alzare il tetto del vincolo ISEE per permettere che più famiglie con disabili gravi a carico possano usufruire del sostegno a domicilio ma come spesso accade negli ultimi tempi dietro una buona idea si nasconde l’ennesima presa in giro – dichiarano i Consiglieri Regionali di Forza Italia Matteo Rosso, Medico e Vicepresidente Commissione Sanità  e Marco Melgrati, Capogruppo –“.
“La decisione presa dalla Regione Liguria alla fine Luglio si riferisce alle persone che fino al 31 agosto dimostrano di avere un vincolo ISEE di 12.000 euro, che da settembre tornerà ad essere fissato conun tetto non superiore ai 10.000 euro; abbiamo raccolto in questi giorni numerose e legittime proteste di famigliari che ci hanno detto che è quasi impossibile in agosto, in pieno periodo di vacanze, trovare CAAF aperti  per poter produrre un ISEE che agevoli l’accesso ai fondi messi a disposizione di coloro che si prendono cura dei propri cari tra le mura di casa– continuano Rosso e Melgrati –“.
“A questo punto ci chiediamo se la scelta dei tempi  sia stata dettata dalla paura della Giunta di ricevere grandi numeri di richieste d’acceso ai quali la Regione sapeva di non riuscire a far fronte”.
“Siamo molto  amareggiati per il comportamento di questa Giunta, che ancora una volta ha dimostrato scarsa sensibilità nei confronti di chi ha bisogno, con iniziative che sarebbero lodevoli se non nascondessero  ostacoli e impedimenti alla realizzazione di quanto promesso - concludono Rosso e Melgrati -”

"Presentata interrogazione urgente all’Assessore Rossetti sull'acquisizione dei beni demaniali"

Regione - Federalismo Demaniale - La Regione chiede ai Comuni la disponibilità ad acquisire i beni demaniali statali e poi, ricevuta risposta positiva, se ne frega e fa mettere  all'asta pubblica i beni dall’Agenzia del Demanio.

Melgrati: presentata interrogazione urgente all'assessore Rossetti. Il caso di Alassio è un episodio isolato o una cattiva prassi diffusa?
 I fatti: con il Dlgs.28/05/2005 n. 85, noto come Decreto per il Federalismo Demaniale, lo Stato indicava la possibilità, per i Comuni, di acquisire beni in capo allo Stato Stesso a titolo gratuito sul territorio dei comuni stessi, a condizione che i Comuni ne manifestassero l’interesse.
Il Comune di Alassio aveva aderito al federalismo demaniale con deliberazione di Giunta n. 30 del 18/02/2011.
La Regione Liguria connota n. PG/2011/99182 del 08/07/2011 aveva comunicato l’intenzione di favorire un percorso sinergico volto ad avviare il processo di federalismo a favore degli Enti Locali al fine di valorizzare i beni trasferibili e indicati in un allegato elenco.
Il Comune di Alassio recepiva immediatamente l’invito della Regione e con nota n. 15753 del 27/07/2011 comunicava alla Regione l’adozione della deliberazione di Giunta predetta manifestando il totale interesse del Comune all’iniziativa regionale e il proprio interesse al trasferimento nel proprio patrimonio della totalità dei beni ad essa ascrivibili ed indicati nell'elenco pervenuto, restando in attesa di conoscere le modalità e i tempi per l’attuazione di quanto sopra. Stiamo parlando,  dei magazzini già in uso al Comune di Alassio per i giardinieri e cantonieri in via Solferino.
Successivamente non si è più avuto notizia alcuna dalla Regione e di conseguenza sono scaduti i termini per il passaggio dei beni.
Nei giorni scorsi si è appreso che l’Agenzia del Demanio, in spregio all’iniziativa della Regione, e alla lettera di intenti dei Comuni (perlomeno di quello di Alassio) fatte pervenire alla Regione avrebbe avviato le pratiche per il bando pubblico per l’alienazione di questi beni, bypassando i Comuni che ne avevano comunicato la volontà di acquisirli alla Regione e attendendo invano l’azione sinergica promessa da quest’ultima .
Per questi motivi ho presentato una interrogazione urgente per cercare di scongiurare questa procedura che priverebbe i Comuni (perlomeno quello di Alassio, del quale sono venuto a conoscenza) di beni fondamentali e strategici quali i Magazzini dei Servizi Tecnici e di altri beni di cui i Comuni hanno manifestato interesse all’acquisto.
Ma se la Regione non ha tenuto in nessun conto della manifestazione di interessi da parte dei Comuni, allora perché convocare una riunione presso la Provincia in data 05.07.2011, e perché chiedere risposte ai Comuni, se poi di questo interesse non si è tenuto conto?
E in caso di ravvedimento della Regione, possono i Comuni esercitare questo diritto all’opzione di riscatto sancito dal Dlgs. 28/05/2005 n. 85? Si possono ancora fermare le aste pubbliche? Queste le domande che pone il Capogruppo di Forza Italia ed ex Sindaco di Alassio in una interrogazione Urgente all’assessore al bilancio e patrimonio Pippo Rossetti.
Genova, 13.08.2014.


Testo Interrogazione presentata da Marco Melgrati sull'acquisizione da parte dei comuni dei beni demaniali.

Interrogazione a risposta immediata ai sensi dell’art. 118 

OGGETTO: Sull’acquisizione da parte dei comuni dei beni demaniali statali.  
Il sottoscritto Consigliere regionale,
Premesso che con il Dlgs. 28/05/2005 n. 85, noto come Decreto per il Federalismo Demaniale, lo Stato indicava la possibilità, per i Comuni,di acquisire beni in capo allo Stato Stesso a titolo gratuito sul territorio dei comuni stessi, a condizione che i Comuni ne manifestassero l’interesse e il Comune di Alassio aveva aderito al federalismo demaniale con deliberazione di Giunta n. 30 del 18/02/2011;
Considerato che la Regione Liguria con nota n. PG/2011/99182 del 08/07/2011 aveva comunicato l’intenzione di favorire un percorso sinergico volto ad avviare il processo di federalismo a favore degli Enti Locali al fine di valorizzare i beni trasferibili e indicati in un allegato elenco;
Valutato ciò  il Comune di Alassio recepiva immediatamente l’invito della Regione e con nota n.15753 del 27/07/2011 comunicava alla Regione l’adozione della deliberazione di Giunta predetta manifestando il totale interesse del Comune all’iniziativa regionale e il proprio interesse al trasferimento nel proprio patrimonio della totalità dei beni ad essa ascrivibili ed indicati nell'elenco pervenuto,restando in attesa di conoscere le modalità e i tempi per l’attuazione di quanto sopra. Stiamo parlando dei magazzini già in uso al Comune di Alassio peri giardinieri e cantonieri in via Solferino. Successivamente non si è più avuto notizia alcuna dalla Regione e di conseguenza sono scaduti i termini per il passaggio dei beni;
Appreso che nei giorni scorsi l’Agenzia del Demanio, in spregio all’iniziativa della Regione e alla lettera di intenti dei Comuni (perlomeno di quello di Alassio) fatte pervenire alla Regione, avrebbe avviato le pratiche per il bando pubblico per l’alienazione di questi beni bypassando i Comuni che ne avevano comunicato la volontà di acquisirli alla Regione e attendendo invano l’azione sinergica promessa da quest’ultima;
Interroga il Presidente della Giunta e l’Assessore competente
Per sapere da codesta amministrazione come intende attivarsi per scongiurare questa procedura che priverebbe i Comuni (perlomeno quello di Alassio, del quale sono venuto a conoscenza) di beni fondamentali e strategici quali i Magazzini dei Servizi Tecnici e di altri beni di cui i Comuni hanno manifestato interesse all’acquisto.
E per sapere se la Regione non ha tenuto in nessun conto della manifestazione di interessi da parte dei Comuni, allora perché convocare una riunione presso la Provincia in data 05.07.2011, e perché chiedere risposte ai Comuni, se poi di questo interesse non si è tenuto conto? E, in caso di ravvedimento della Regione, possono i Comuni esercitare questo diritto all’opzione di riscatto sancito dal Dlgs. 28/05/2005 n.85? Si possono ancora fermare le aste pubbliche?


Marco Melgrati


martedì 12 agosto 2014

Quota di Edilizia Pubblica per nuove costruzioni che eccedono i 500 mq. o i 1750. Il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati scrive all’assessore all’Urbanistica avv.to Gabriele Cascino, all’assessore alle Politiche Abitative ed Edilizia Giovanni Boitano e al dirigente Regionale arch. Pier Paolo Tomiolo.



Melgrati: se questa norma non venisse applicata in maniera graduale sarebbe fortemente sperequativa per gli interventi border-line attorno ai 500 mq.

Il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati interviene sull'interpretazione dell'art 26 bis della L.R n. 38/2007 e scrive una lettera all’assessore all’Urbanistica avv.to Gabriele Cascino, all’assessore alle Politiche Abitative ed Edilizia Giovanni Boitano e al dirigente Regionale dell’Urbanistica arch. Pier Paolo Tomiolo.
Infatti il comma l del predetto art. 26 bis prevede espressamente che "Gli interventi urbanistici ed edilizi comportanti insediamenti di edilizia residenziale sono tenuti a contribuire alla realizzazione dei nuovi alloggi ERP (Edilizia Residenziale Pubblica),nella misura del 10%”, coordinato con il comma 9, lett. b), che stabilisce che"Sono esclusi dall'obbligo di corrispondere la quota di cui al comma I gli edifici di nuova costruzione aventi ad oggetto unità destinazione d'uso residenziale la cui superficie agibile non sia superiore a 500 mq o a 1750 metri cubi di volume".
La legge lascia molti dubbi sulla sua interpretazione; se venisse acclarato che il legislatore Regionale (o gli uffici che hanno di fatto predisposto la legge) intendeva applicare la maggiorazione del 10% per recuperare fondi a sostegno della edilizia sociale pubblica a tutti quegli interventi che eccedono anche solo di un metro la soglia dei 500 mq (o dei 1750 mc.), in maniera non gradualema per l’intera quota di superficie, sarebbe sperequativo nei confronti di quegli interventi che non raggiungono di pochi metri tale soglia. Per assurdo un intervento di 499 mq. non pagherebbe la monetizzazione dell’Erp, mentre per un intervento di 501 mq. si dovrebbe pagare l’intera posta.
I valori in ballo sono altissimi, perché il 10% che verrebbe destinato ai Comuni per l’Erp o alla Regione per l’Ers (edilizia Residenziale sociale) viene monetizzato, come recita l’art. 26 bis comma 8, sulla base “dei costi effettivi di costruzione nonché del costo dell’area, delle spese di progettazione, di direzione lavori e sicurezza, collaudo, oneri accessori e della quota delle relative opere di urbanizzazione”.
Quindi, continua Melgrati, se l’interpretazione autentica, che chiediamo all’assessore Cascino eagli uffici Legislativi Regionali non fosse quella di una gradualità,applicando la norma solamente per la quota eccedente i 500 mq. o i 1750 mc.,oltre al fatto sperequativo già evidenziato, si rischierebbe un vizio di legittimità costituzionale; infatti per esempio il Testo Unico dell'Edilizia (norma dirango nazionale) parametra in modo graduale ai carichi urbanistici degli interventi, come le disposizioni di un’altra legge Regionale, la Legge Regionale Liguria n. 49 del 2009, detta Piano Casa, prevede, all'art. 3 progressive percentuali di ampliamento da computarsi per la sola parte eccedente una determinata soglia.
In questa lettera chiediamo se il legislatore regionale abbia voluto prevedere che la percentuale su cui calcolare la quota di alloggi ERP (o ERS) vada computata sulla sola superficie agibile a progetto che superi i 500 mq ovvero i 1750 metri cubi di volume urbanistico.
Diversamente, conclude Marco Melgrati, come gruppo di Forza Italia, daremo battaglia su una legge sulla quale abbiamo espresso forti perplessità, votando contro in Consiglio Regionale e in Commissione, ritenendo questo 10%imposto per legge una ulteriore gabella a imprenditori e aziende impegnate in un settore in grave crisi come quello dell’Edilizia, già colpito dalle norme introdotte dal governo nazionale come l’IMU e la ventilata prossima revisione delle aliquote catastali, che si annuncia come ulteriore mannaia sulla filiera dell’edilizia, già fortemente penalizzata dalla congiuntura e dal mercato.
Genova, 12.08.2014.

Il Giornale - "Quel cantiere fantasma che blocca l'A10 nel giorno del bollino nero" Marco Melgrati, capogruppo di Forza Italia, porta il caso in Consiglio Regionale

lunedì 11 agosto 2014


sabato 9 agosto 2014

Cantiere sulla Autostrada dei fiori tra il casello di Albenga e Borghetto Santo Spirito il 9 di agosto, ovviamente deserto e privo di operai…una vergogna!

Melgrati: presentata una interrogazione urgente sui cantieri estivi dell’Autofiori, l’autostrada più cara del mondo! 

Oggi 9 Agosto, procedendo in direzione Savona, entrando in autostrada dal casello di Albenga, mi sono imbattuto subito in una coda biblica alle ore 13. E’ incredibile, nonostante gli appelli del Governo e le rassicurazioni delle società autostradali italiane, che promettono e assicurano per il periodi agostano  l’assenza di cantieri, in una giornata da bollino rosso, l’ultimo sabato prima di ferragosto, nel tratto sopra descritto Autofiori c’era invece un cantiere aperto e deserto.
Deserto nel senso che nessuno stava lavorando, e il restringimento ha provocato e provoca code inenarrabili, di turisti italiani e stranieri, tutti “incazzati” per questo cantiere che sicuramente non è strettamente urgente e indispensabile, e poteva essere tranquillamente posticipato a settembre, visto che di operai al lavoro non vi era nemmeno l’ombra.
In un momento di crisi come questo, con il servizio che per l’Autostrada dei Fiori è già carente, con le tariffe per questa autostrada tra le più care d’Europa, presentarsi ai turisti che procedevano in direzione Genova, entrati in Italia per le loro vacanze, in una giornata di sabato agostano con un cantiere inutile e deserto è veramente incredibile. Altro che torta di riso finita!!! Questo sarebbe uno dei nostri biglietti da visita per invogliare e dare il benvenuto ai turisti stranieri diretti nelle nostre località di vacanza?
Inoltre, a livello di pianificazione degli interventi, sicuramente il sistema Italia non fa una bella figura!
Ho presentato una interrogazione urgente; tutto questo è inaccettabile tanto più che le tariffe di quel tratto autostradale sono in continuo aumento a causa dei costi di manutenzione, sui quali non vi è alcun controllo; se poi i cantieri sono addirittura fantasma, e per di più ad Agosto, allora non parliamo di rilancio del turismo, conclude Marco Melgrati.
Genova,
09.08.2014


venerdì 8 agosto 2014

   

giovedì 7 agosto 2014

Legge elettorale: Marco Melgrati e Marco Scajola Capogruppo e Vicecapogruppo di Forza Italia "Necessario garantire la costituzionalità del provvedimento"


Forza Italia chiede ed ottiene il rinvio alla fine di Ottobre della discussione ed approvazione della Legge Elettorale Regionale.
Melgrati e Scajola, Capogruppo e Vice Capogruppo di Forza Italia, dichiarano: “ necessario garantire la costituzionalità del provvedimento prevedendo una percentuale minima per l’attribuzione dei seggi del premio di Maggioranza”.

“Vistala troppa celerità nel percorso di approfondimento della legge elettorale in Commissione, forse dovuta alla volontà del Pd di arrivare molto celermente della data delle Primarie per la Regione previste per fine ottobre primi di novembre, per fregiarsi di un titolo di merito pro Burlando, non era stato valutato attentamente l’aspetto della Costituzionalità relativo all’attribuzione del premio di Maggioranza e per questo oggi abbiamo chiesto più tempo”. Così dichiarano Marco Melgrati e Marco Scajola, Presidente e Vice Presidente del Gruppo regionale di Forza Italia in merito a quanto avvenuto oggi in Consiglio regionale sulla discussione della Legge Elettorale

I due esponenti di Forza Italia continuano e rispondono alla Lega Nord: “ proprio perché noi ci vogliamo occupare dei problemi dei liguri, e ci interessano pocoi giochi di palazzo e il valzer delle poltrone, abbiamo tentato di velocizzare l’iter di una legge concentrandoci sul fatto che era fondamentale eliminare l’odioso listino. La preoccupazione rimane, e la Lega in questo senso è stata stampella del centro sinistra e dei piccoli partiti che usano il ricatto per fare eleggere senza voti persone all’interno del listino, rispetto al fatto che se non si riuscisse ad approvare una legge per tempo rimarremo schiavi di questi biechi giochetti di potere che a noi non piacciono per niente”.

“Il dubbio che sorge è che la battaglia della Lega Nord sia stata fatta per riuscire a modificare il testo di legge con la scusa della costituzionalità per cercare di portare a casa un consigliere in più rispetto a quanti ne può eleggere. L’invito a capire cosa vuole fare la Lega Nord in Liguria lo ribalto alla Viale:  che ci dica chiaramente come pensano di presentarsi alle elezioni, se, accampare scuse percorrere da soli e cercare di accaparrarsi un consigliere in più  marcando il territorio, o lavorare per davvero per un centro destra unito che rappresenti un’alternativa di governo, e sottolineo di governo, a questa sinistra che tanti danni ha fatto in questi 10 anni di amministrazione della Regione Liguria”, concludono Melgrati e Scajola.

mercoledì 6 agosto 2014

Discussa da Marco Melgrati, capogruppo di Forza Italia l'Interrogazione a risposta immediata sul casello autostradale a Orco Feglino con provenienza da Ventimiglia.

FONTE UFFICIO STAMPA REGIONE LIGURIA 

Melgrati ha sollecitato la direzione di“Autostrada dei Fiori” in modo che realizzi sulla A10 una uscita/entrata con provenienza da Ventimiglia,
Su questo argomento sono state presentate due interrogazioni: una da Marco Melgrati (FI)e una da Francesco Bruzzone(Lega Nord Liguria-Padania) e sottoscritta anche da Maurizio Torterolo(Lega Nord Liguria-Padania).
Melgrati ha sollecitato la direzione di“Autostrada dei Fiori” in modo che realizzi sulla A10 una uscita/entrata con provenienza da Ventimiglia, indispensabile per il Ponente ligure. Melgrati ha ricordato che è presente sul tratto autostradale Savona - Ventimiglia, con provenienza da Savona, l’uscita con il casello meccanizzato di Orco Feglino, ma ha rilevato che gli automobilisti provenienti o diretti  a Orco Feglino e nell'immediato entroterra sono costretti ad impiegare lo svincolo di Finale Ligure e la strada provinciale 27, che « risulta estremamente pericolosa ed inadeguata a ricevere tale traffico. Inoltre – ha aggiunto  - proprio nella zona dell’uscita di Orco Feglino ci sono le palestre di roccia del Finalese, che attraggono moltissimi appassionati, e  il Comune è il punto di partenza per raggiungere l’Alta Via dei Monti Liguri, itinerario escursionistico molto frequentato e conosciuto dagli amanti della natura»..
Per la giunta ha risposto l’assessore alle Infrastrutture Raffaella Paita:la quale ha spiegato che la Regione si è occupata della questione, ma le ragioni che impediscono la realizzazione del casello sono determinate dall’assetto geomorfologico della zona, e di conseguenza da norme che di fatto non lo rendono realizzabile. Da ciò, secondo quanto riportato dall’assessore,il mancato consenso da parte del concessionario autostradale. «Continueremo a lavorare per raggiungere il risultato, ma i punti di partenza non ci consento di essere tranquilli», ha detto Paita che ha ipotizzato ulteriori approfondimenti ed un nuovo sopralluogo sull’area per verificare se è possibile mettere a punto altre soluzioni progettuali. Paita  ha poi ricordato che gli investimenti fatti dal Concessionario ricadono sulle tariffe autostradali.L’assessore, rivolgendosi in particolare a Melgrati, ha anche puntualizzato che nel consiglio di amministrazione della Società concessionaria siedono diversi amministratori di centrodestra che, quindi, avrebbero potuto incidere in merito alla decisione relativa alla realizzazione dell’opera. «Ritengo- ha concluso - che la posizione di certi amministratori potrebbe essere più libera, se non facessero parte di quel consiglio di amministrazione».

Melgrati ha chiesto se esiste un carteggio relativo alla questione e che venga nuovamente effettuato un sopralluogo con i tecnici della Regione, al quale intende essere presente. Si è inoltre dichiarato d’accordo con Paita sulla presenza di amministratori nel consiglio di amministrazione della Concessionaria: «La presenza di politici all’interno di consigli di amministrazione è deleteria – ha detto – i controllati non possono fare i controllori».

martedì 5 agosto 2014

Marco Melgrati, Capogruppo di Forza Italia, discute interrogazione e chiede realizzazione di casello, provenienza da Pontente, entrata/uscita Orco Feglino. “Credo che sia impensabile che nel 2014 non vi siano le soluzione tecniche per ovviare a questo problema, forse sarebbe meglio dire che non vi è la volontà da parte di Autostrade e di Regione di intervenire concretamente”.



Discussa in Consiglio regionale l’interrogazione del Capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati sulla realizzazione dell’uscita/entrata autostradale a Orco Feglino provenienza Ventimiglia. Spiega Melgrati: “è presente sul tratto autostradale Savona - Ventimiglia, con provenienza da Savona, l’uscita con il casello meccanizzato di Orco Feglino. Non si capiscono le motivazioni che impediscono di realizzare nel senso opposto l’uscita/entrata speculare. E’ bene anche ricordare che l’Autostrada dei Fiori è tra le più care d’Italia in quanto a costo tariffario, di contro però non vi sono servizi adeguati ad un autostrada che per la posizione dovrebbe agevolare l’incoming turistico verso le località della nostra regione tra le quali vi è appunto Orco Feglino, rinomata e conosciuta meta per le palestre di roccia, che attraggono moltissimi appassionati,  e punto di partenza per raggiungere l’Alta Via dei Monti Liguri, itinerario escursionistico molto frequentato e conosciuto dagli amanti della natura”.

“L’assessore Paita – continua l’esponente di Forza Italia - mi ha risposto che la normativa in merito alla situazione geomorfologica della zona impedisce la realizzazione del casello per Orco Feglino provenendo da Ponente. Ma io non posso accontentarmi di una spiegazioni che non si fonda su alcun elemento tecnico e tanto meno su documentazione precisa, perciò ho chiesto venga organizzato un sopralluogo con i tecnici di Autostrade, della Regione al quale voglio partecipare anche io per capire se è veramente un impedimento insormontabile o con i giusti investimenti s può risolvere il problema”.
“Aspetterò la fine di Agosto se ntro quella data la mia richiesta rimarrà inascoltata presenterò una ulteriore nterrogazione oltreché una richiesta scritta. Credo che sia impensabile che nel 2014 non vi siano le soluzione tecniche per ovviare a questo problema, forse sarebbe meglio dire che non vi è la volontà da parte di Autostrade e di Regione di intervenire concretamente. E questo è inaccettabile tanto più che le tariffe di quel tratto autostradale sono in continuo aumento a causa dei costi di manutenzione, sui quali non vi è alcun controllo”, conclude Marco Melgrati.
Genova, 05/08/2014


Corriere Mercantile "Ncd vota a favore dell'assestamento di bilancio: siamo sconcertati e allibiti di fronte ad un atteggiamento che ha dell'inverosimile"

Il Giornale - Lega, Forza Italia e Lista Biasotti chiedono la caduta della Regione sui buchi del bilancio e sulla scelta di "aggirare la legge". Ma Ncd passa in maggioranza e sostiene la sinistra in crisi."

lunedì 4 agosto 2014

Regione: Ncd garantisce, sulla modifica testo di legge Ato idrico e dei rifiuti, non solo il voto favorevole ma anche il numero legale. Melgrati e Scajola: “ con l’atteggiamento di questo pomeriggio in Aula i rappresentanti di Ncd hanno sancito il loro passaggio ufficiale alla Maggioranza di sinistra”.


“E’ chiaro che Nuovo Centro Destra sia passato con la Sinistra ed in Regione Liguria emerge in maniera evidente anche sul provvedimento di modifica della legge regionale 24 febbraio 2014 n. 1, norme in materia di individuazione degli ambiti ottimali per l’esercizio delle funzioni relative al servizio idrico

integrato e alla gestione integrata dei rifiuti, che ha visto il consigliere Gino Garibaldi, anche di fronte all’uscita dall’aula di tutta l’Opposizione per
mancanza di numero legale della Maggioranza, rimanere in Consiglio regionale e garantire i numeri necessari alla sinistra per proseguire la seduta e votare, con l’apporto positivo di NCD, il provvedimento in materia di Ato idrico e dei rifiuti”. Lo fanno sapere i consiglieri regionali Marco Melgrati e Marco Scajola   che continuano: “ un atteggiamento spudoratamente pro sinistra che non capiamo quali frutti potrà portare in termini politici a NCD se non, forse, quello di potere sperare in poltrone in viste delle prossime elezioni regionali”.
“Il mercato dei posti ha già preso il via e incoerentemente certi personaggi, che hanno praticamente fatto il giro di tutto l’arco costituzionale, dal Msi ieri

al centro sinistra oggi, sapendo che non prenderanno i voti necessari per farsi rieleggere nelle file di NCD cercano di trovarsi uno spazio di manovra in un
centro sinistra allargato, magari in qualche lista del futuro candidato Presidente del Pd, tradendo elettori e territorio. Con il comportamento di
questo pomeriggio evidentemente, cioè gli insulti volati in Aula ed il voto favorevole a provvedimenti di governo regionale frutto del programma politico
della sinistra ligure, si è voluto sancire il definitivo ed ufficiale passaggio di Ncd e dei sui rappresentanti regionali alla sinistra”, concludono Melgrati e
Scajola.Genova,
04/08/2014

Regione: Nuovo Centro Destra vota a favore dell’assestamento di Bilancio e fa da stampella alla Sinistra che ha numero legale. Voto inutile

L’Opposizione abbandona l’Aula e Saso offende i colleghi dandogli dei “rompi coglioni”.

“Siamo sconcertati, allibiti e senza parole di fronte ad un atteggiamento che ha dell’inverosimile. Non solo Nuovo centro destra, nella persona di Saso e Garibaldi, rimangono in Aula e fanno da stampella alla sinistra sull’assestamento di Bilancio, ma se la prendono con l’Opposizione che fa notare il paradosso del fatto che due consiglieri regionali eletti nelle file del Pdl,contrari quindi a Burlando ed alla Sinistra, votino a favore di un documento di finanza regionale”. Così dichiara il  Capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati che continua: “ addirittura il consigliere Saso ci ha dato dei “rompi coglioni”offendendo non solo con male parole tanti colleghi, quelli con cui lui fino a qualche tempo fa condivideva il percorso politico, ma affermando anche che trova molta più capacità politica a sinistra di fatto contestando anche l’operato del suo partito che si chiama Nuovo Centro Destra. Più che un Nuovo Centro Destra sarebbero da chiamare Nuovo Centro Sinistra. Evidentemente la caccia alla poltrona per le prossime regionali in Liguria è già partita e da vero camaleonte Saso e soci stanno già prendendo posizioni, tradendo di fatto  i loro elettori e la loro storia politica, schierandosi già oggi con la sinistra di Burlando, quella sinistra che detto ricomprende tutto ed il contrario di tutto”.

Genova, 04/08/2014

Primocanale - Intervista a Marco Melgrati, Bettina Bolla e Mafalda Papa di Nur El Gawohary su Turismo e stagione balneare 2015

Primocanale - Intervista a Marco Melgrati, Bettina Bolla e Mafalda Papa di Nure Al Gawary su Turismo e stagione balneare 2015 from Alassio Futura 3Stars a & v prod on Vimeo.

Genova - Primocanale, Marco Melgrati, presidente del Gruppo Consiliare Forza Italia in Regione Liguria, intervistato nella trasmissione " Live News - Liguria Today " dal noto giornalista televisivo Nure Al Gawary assieme a Bettina Bolla presidente dell'Associazione Donne DAMARE di Varazze e Mafalda Papa presidente degli Albergatori genovesi sulla situazione del Turismo, sulla stagione balneare 2015, la scarsità di infrastrutture adeguate ad invogliare maggiormente i turisti a visitare la Liguria, sul futuro del Salone Nautico e sull'Expo Milano 2015. 01-08-2014

Le sedute del consiglio regionale si terranno oggi, lunedì 4 agosto con inizio alle ore 11 (con prosecuzione pomeridiana), martedì 5 agosto, alle 10 (con prosecuzione pomeridiana), e mercoledì 6 agosto, alle 10 (con prosecuzione pomeridiana).

Interventi del Capogruppo In Odg: 

-Interrogazione di Marco Melgrati (Forza Italia) sulla mancata uscita-entrata autostradale a Orco Feglino con provenienza da Ventimiglia.
- Interrogazione di Marco Melgrati, Marco Scajola, Roberto Bagnasco, Roberta Gasco, Luigi Morgillo, Matteo Rosso (Forza Italia) sullo studio Filse sul trasporto pubblico locale.
Cofirmatario
Proposta di legge 344 di Roberta Gasco, Marco Melgrati (Forza Italia), Antonino Miceli (Partito Democratico), Aldo Siri (Liste Civiche per Biasotti Presidente), Francesco Bruzzone (Lega Nord Liguria-Padania), Marco Limoncini (Unione di Centro), Alessandro Benzi (Gruppo Misto-L'Altra Sinistra per la Liguria), Valter Giuseppe Ferrando (Partito Democratico), Raffaella Della Bianca (Gruppo Misto-Riformisti Italiani), Alessio Saso (Nuovo Centro Destra), Alberto Marsella (Percorsi in Liguria), Armando Ezio Capurro (Noi con Claudio Burlando), Giancarlo Manti (Partito Democratico), Ezio Chiesa (Gruppo Misto-Liguria Viva): Istituzione della "Banca del latte materno della Liguria".



venerdì 1 agosto 2014

Marco Scajola e @MarcoMelgrati @forza_italia:rinvio a settembre del Bilancio.“La Giunta Burlando ha fallito diano le dimissioni"

Regione Liguria:  

“Da quattro anni denunciamo il fatto che la situazione finanziaria a causa della pessima gestione del centro sinistra sia drammatica e pericolosa per il futuro della Liguria. Le nostre parole sono sempre state inascoltate e spesso siamo stati per questo anche criticati dalla Sinistra ma alla luce di quanto sta accadendo avevamo ragione e l’Amministrazione regionale sta fortemente rischiano di default. Il rinvio a settembre della pratica sul Bilancio è l’ammissione chiara e netta da parte di Rossetti e del centro sinistra che non riescono più ad andare avanti, non hanno idee e come al solito posticipano le questioni e i problemi”. Così dichiarano i consiglieri regionali Marco Scajola e Marco Melgrati in merito alla notizia del rinvio della discussione sul Bilancio prevista in Consiglio regionale per la prossima settimana e slittata a settembre.

Continuano i due esponenti di Forza Italia: “la settimana prossima il centro sinistra vorrebbe che il Consiglio regionale voti pratiche legate al Bilancio pur non avendo ancora il documento del Bilancio approvato. Questo è assurdo,inaccettabile e dimostra l’irresponsabilità del centro sinistra ligure. Oramaic’è solo una possibilità che Burlando rassegni le dimissioni, si vada presto ad elezioni e la Liguria possa avere una guida nuova, competente che sappia prendere in mano la situazione e finalmente risolvere i problemi nell’interesse di tutti.

“Annunciano sin da ora che daremo battaglia in Consiglio regionale per fare in modo che i nostri cittadini vengano tutelati e non più ingannati e presi in giro”,concludono Marco Scajola e Marco Melgrati.



Genova,01/08/2014