giovedì 13 febbraio 2014

Treni sporchi in Liguria, i consiglieri Melgrati, Scajola, Bagnasco “La Regione non se ne accorge e non sanziona Trenitalia”

Liguria. 
Polemica in regione, nella IV Commissione, tra il presidente Scibilia e il rappresentante di Trenitalia, dott. Melloni, sulla pulizia dei treni in Liguria. Il rappresentante del Partito Democratico ha sollevato il problema, più volte evidenziato anche dalle Associazioni dei Pendolari e da quelle dei Consumatori, che molte pagine dei giornali ha riempito nel recente passato, della scarsa pulizia delle carrozze ferroviarie, specialmente sui treni Regionali, quelli ricompresi nel contratto oneroso tra la Regione Liguria e Trenitalia.
“La polemica sulla pulizia dei treni – spiegano i consiglieri regionali di Forza Italia Melgrati, Scajola e Bagnasco – è supportata, a detta dell’esponente del PD il Presidente Scibilia, da prove documentali (supponiamo fotografie, lettere delle Associazioni dei Pendolari, testimonianze, articoli di giornali), in possesso dello stesso Scibilia; il problema è che la polemica è stata rispedita al mittente dal rappresentante di Trenitalia dott. Melloni. Di qui l’imbarazzo del Presidente di Commissione Scibilia, e l’evidente omissione degli ispettori Regionali deputati al controllo”.
“Lo stesso dirigente di Trenitalia ha sostenuto che non sono arrivate mai, negli anni, contestazioni sulla pulizia dei treni, e ciò è ancora più grave perché il controllo è operato da 4 ispettori alle dirette dipendenze della Regione Liguria. Avendo raccolto segnalazioni dagli utenti e dai pendolari, con denunce anche sui media locali (oltre che dalle prove documentali nelle mani di Scibilia), abbiamo deciso di presentare una interrogazione urgente per chiedere all’assessore Vesco conto di questa mancanza di segnalazione degli Ispettori Regionali, soprattutto dopo le dichiarazioni del Presidente della Commissione Scibilia, e se questi ispettori sono dipendenti regionali, quale è il loro stipendio mensile, quanti rapporti sono stati trasmessi in Regione e la natura e l’importo delle eventuali sanzioni emesse contro Trenitalia”, concludono Melgrati, Scajola e Bagnasco.

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