mercoledì 5 febbraio 2014

Consiglio Regionale discussa oggi interrogazione presentate dal capogruppo Marco Melgrati sull’edilizia in Liguria penalizzata dalla complicata burocrazia regionale.

Fonte Ufficio Stampa Consiglio Regionale. 


Edilizia penalizzata dalla complicata burocrazia regionale. Marco Melgrati (ForzaItalia) hapresentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta «quanti progetti,attinenti a varianti urbanistiche finalizzate alle realizzazione di edificiproduttivi o impianti e alberghi o residenze turistiche, siano stati esaminati,sia nell'ambito della Valutazione Ambientale Strategica che dai competentiuffici dell'Urbanistica per i necessari assensi, pareri o autorizzazioni dicompetenza regionale dal 1 gennaio 2010; quanti di essi abbiano avuto esitofavorevole e quanti siano stati rigettati o gravati di prescrizioni che nehanno impedito la realizzazione; e quanti procedimenti, nei temi di interesse,siano in corso da oltre 12 mesi e non abbiano avuto compimento». Secondo ilconsigliere «la contorta burocrazia regionale sta ammazzando l’impresa privatalegata alla filiera dell’edilizia visti i  troppi i vincoli, le troppe lepastoie burocratiche, troppi i dinieghi non basati sulle norme ma sullainterpretazione eccessivamente restrittiva e marcatamente ideologica falso -ambientalista degli uffici della Regione». Melgrati ha aggiunto: «La pesantecrisi economica e la scarsa disponibilità di capitali hanno progressivamenteridotto le nuove iniziative imprenditoriali, gli investimenti ed i progetti disviluppo per il futuro e il numero delle istanze tese all'autorizzazione dipermessi di costruire attinenti edifici o impianti industriali e artigianali ealberghi o residenze turistiche appaiono in calo e, soprattutto, sembra esserein calo la percentuale dei progetti approvati rispetto a quelli presentati. Inoltre le recenti normative egli strumenti di pianificazione regionale sono stati attuati nella logica diprotezione del territorio e dell'aggravamento dei vincoli alle trasformazioni,come se l'economia fosse in fase di sviluppo più o meno disordinato el'emergenza fosse la tutela del suolo e dei valori ambientali e non quellaoccupazionale. In particolare - ha concluso -  l'attuazione delleverifiche di Valutazione Ambientale Strategica che accompagnano ogni varianteurbanistica (nel caso in esame mi riferisco a quelle finalizzate allarealizzazione di attività produttive), ben lungi da orientare la progettazionedegli interventi verso le piú avanzate tecnologie che riducono gli impattidegli edifici produttivi o delle produzioni, sembrano produrre un aumento dellepratiche bocciate dalla Regione». 

Per la giunta ha risposto l’assessore all’urbanistica,  Gabriele Cascino: «Il quadro, dal punto di vista normativo è complicato sia per la legislazione nazionale sia per quella regionale. L’assessore all’ambiente  ed io stiamo intervenendo ognuno perle rispettive competenze. Intanto, in Regione abbiamo creato l’Ufficio unico per le attività produttive, il che rappresenta una novità. Un rappresentate dell’Urbanistica, un rappresentante delle Attività produttive e un rappresentante del Dipartimento ambiente lavorano insieme in un ufficio.Ovviamente non si tratta dello sportello che si trova nei Comuni, ma serve per facilitare il reperimento dei vari pareri dei nostri Dipartimenti. Questo aspetto, a nostro avviso, ha favorito la velocizzazione dei procedimenti. Dal punto di vista urbanistico ho già presentato un progetto di legge sulla paesaggistica. Da 8 leggi arriviamo auna legge sola, quindi ne abroghiamo 7. Proprio stamattina ho presentato in Giunta la nuova legislazione sulla legge urbanistica per snellire i procedimenti e garantire tempi certi al compimento di questi pareri, contermini perentori. Questo aspetto penso sia importante».  L’assessore ha concluso: «Solo un terzo dei nostri Comuni sono dotati di PUC. Bisogna fare in modo che tali Comuni migliorino nelle valutazioni ambientali del proprio territorio. È evidente che quando un territorio ha operato analisi ambientali nella sua complessità,  è molto più semplice decidere quali parti del territorio potranno superare il procedimento particolare all’interno di una legalizzazione generale del territorio».
L’assessore all’ambiente Renata Briano ha precisato che «Nessuna procedura di verifica di assoggettabilità  o Vas è in corso da oltre 12 mesi».L’assessore ha quindi fornito, per iscritto, un elenco dettagliato delle procedure di verifica di assoggettabilità e VAS dal 1 gennaio 2010, di progetti attinenti a varianti urbanistiche  finalizzate  alla realizzazione  di edifici produttivi  o impianti  e alberghi  o residenze turistiche, specificando  data di attivazione,data dell’atto conclusivo ed esito della procedura.
Melgrati ha commentato: «Attendiamo l’esito delle proposte avanzate da Cascino ». Il consigliere ha quindi invitatola Regione a destinare fondi per quei Comuni che intendono dotarsi di puc, ma non hanno mezzi economici per assegnare l’incarico a professionisti.





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