Melgrati (Forza Italia): ho scritto una lettera al Presidente e al Direttore Generale di Arte di Genova.

Appare quindi difficile che qualcuno la possa comprare, con la “spada di Damocle” della possibile (e quasi certa) demolizione sulla testa. E allora perché non affittarla alla Croce Rossa Italiana di Alassio, che sta cercando una sede? Sarebbe l’ideale… Con i garage sottostanti troverebbero riparo le auto della Croce Rossa, e sopra l’edificio, opportunamente risistemato dalla Croce Rossa, potrebbe essere una sede ideale.
Certo, l’edificio ha bisogno di interventi pesanti di manutenzione straordinaria, che potrebbero essere parzialmente scomputati dall’affitto. Ma all’Arte cosa serve un edificio chiuso, inagibile e non vendibile per il vincolo alla demolizione e all’esproprio da parte delle Ferrovie?
Sono venuto a conoscenza di contatti tra la Croce Rossa e il Presidente e il Direttore Generale di Arte Genova, contatti che non hanno avuto esito positivo. Ho scritto una lettera al Presidente e al Direttore Generale di Arte Genova per chiedere di rivedere la posizione, alla luce del fatto che la vendita all’asta di un manufatto soggetto a demolizione e comunque a esproprio da parte di Rete Ferroviaria non potrà trovare acquirenti sul mercato.
Invece potrebbe servire all’uso pubblico, e ovviare anche alla mancanza di manutenzione e di abbandono in cui versa il fabbricato, e destinato ad uno scopo “nobile”, quale la sede di Alassio di una Associazione come la Croce Rossa italiana, associazione giuridica di diritto privato di interesse pubblico ed ausiliaria dei pubblici poteri che opera nel settore umanitario, sotto l' Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Mi auguro che questa mia sia presa in seria considerazione da Arte Genova. In attesa delle elezioni Regionali… e chissà che poi non diventi realtà…
Genova, 30.04.2015
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