martedì 9 dicembre 2014

Sanità Savonese: Riaperto il dibattito in Consiglio Regionale con due interrogazioni

Quale futuro per la Sanità savonese? Melgrati: “Montaldo smentisce la sciagurata ipotesi della cancellazione dei tre presidi ospedalieri del Ponente savonese. Ma rimangono aperte le questioni del potenziamento delle strutture del Santa Corona e dell’Ospedale di Albenga ed il tema della qualifica di Dea di II Livello del Santa Corona. Per questo ho presentato una mozione che dovrà essere discussa a breve”.

Discusse questa mattina in Consiglio Regionale due interrogazioni del Capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati relative alla paventata ipotesi di accorpamento dei 3 ospedali del Ponente savonese in una unica struttura da realizzarsi a Savona e alla possibilità di implementare le specialità “cancellate” all’Ospedale di Albenga per raggiungere un livello di efficienza sempre maggiore. Spiega Melgrati: “ il ragionamento è ampio e si inserisce nel contesto di riorganizzazione delle strutture sanitarie del territorio savonese. E’fondamentale capire se vi è la volontà di accorpare tutto in un'unica realtà,ipotesi da scongiurarsi sia oggi che in futuro, o  quella di valorizzare le strutture del territorio a partire dal Santa Corona, che deve rimanere Dea di II livello, fino ad arrivare alle realtà minori come Albenga e Cairo Montenotte, che rappresentano dei presidi ospedalieri basilari in un contesto come quello del Ponente savonese che per le sue caratteristiche morfologiche necessita di un dislocamento sul territorio capace di rispondere adeguatamente e tempestivamente alle esigenze dei pazienti”.

“In quest’ottica – continua l’esponente di Forza Italia - si colloca il potenziamento dell’emodinamica del Santa Corona con l’erogazione del servizio h24, fortemente voluta da Forza Italia, e la nostra richiesta di capire se esiste la possibilità di riorganizzare e potenziare alcune strutture dell’Ospedale Santa Corona inteso nella sua funzione di Ospedale Unico del Ponente savonese che comprende i nosocomi di Pietra Ligure e Albenga”.

“Montaldo ha risposto alle mie domande dandomi rassicurazioni sul fatto che l’ipotesi di chiusura dei tre presidi ospedalieri del Ponente a favore di una grande struttura unica a Savona  non è assolutamente un’ipotesi che la Regione sta percorrendo, contraddicendo quindi le illazioni di alcuni esponenti del Pd del Comune di Savona che avevano paventato questa possibilità, ma non mi ha rassicurato per quanto riguarda il potenziamento dei reparti ricompresi tra il Santa Corona e l’Ospedale di Albenga rispetto ai quali io credo vi sia la necessità di pensare ad una loro possibile implementazione per garantire servizi efficaci ed efficienti sul territorio.Per quanto riguarda poi il Dea di II livello Montaldo ha dichiarato che non si corre il rischio di una perdita di questa qualifica per l’interdisciplinarietà della struttura e il suo livello qualitativo. A mio parere, invece, visti i paletti molto rigidi che il Ministero della Salute ha previsto relativamente ai livelli di popolazione che un Dea di II Livello dovrebbe servire, e parliamo di oltre 600 mila utenti, è fondamentale capire subito cosa si vuole fare ”.

“Infatti è urgente la necessità di confrontarsi con la Regione Piemonte per stabilire quella interregionalità prevista dal Decreto del Governo che consentirebbe di mantenere il Dea di II livello al Santa Corona. I tempi sono stretti perché il Decreto indica il termine massimo del dicembre 2014. Per questo motivo, per chiarire bene come ci si intenda muovere e cosa la Giunta sta facendo, ho già presentato un interrogazione ed una mozione in Consiglio regionale che dovrà essere discussa a breve”, conclude Marco Melgrati.


Genova,09/12/2014

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