martedì 23 settembre 2014

Crisi edilizia: Marco Melgrati, capogruppo di Forza Italia, dichiara:“ necessario intervenire concretamente se si vuole portare una boccata di ossigeno al comparto”.


Regione: crisi edilizia. I lavoratori occupano l’Aula del Consiglio regionale.
“L’incontro di questa mattina in Consiglio regionale con i lavoratori ed i sindacati del mondo dell’edilizia non servirà a nulla se non si penserà ad interventi specifici ed a un piano straordinario di lavoro a sostegno di questo fondamentale settore. Noi di Forza Italia in questi anni abbiamo portato all’attenzione della Regione le problematiche del comparto edile purtroppo rimanendo inascoltati dalla Giunta Burlando e dal centro sinistra”. Così dichiara il Capogruppo di Forza Italia in Regione Liguria Marco Melgrati che questa mattina è intervenuto in Aula.
Continua l’esponente di Forza Italia: “i numeri parlano chiaro: a Genova 1000 posti di lavoro persi nel 2014 oltre 4000 negli ultimi 3 anni, oltre 6.000 nell’intera regione. Un dato gravissimo che la dice lunga sulla situazione di moltissime persone e del settore più in generale. C’è da evidenziare inoltre che il comparto è caratterizzato da micro-piccole imprese che non arrivano nemmeno a 15 dipendenti e che quindi non hanno le garanzie previste dall’art. 18, di cui tanto oggi si discute dibattito e quindi tanto inutile per il questo settore. Il fatto è che se tutte queste persone scendessero in piazza a protestare forse la politica ligure capirebbe ancora meglio il grave allarme sociale di questa situazione  perché, nei numeri, il problema tocca molte più famiglie monoreddito di qualsiasi altra crisi industriale che abbiamo trattato e seguito in questi anni”.
Secondo Melgrati la ricetta esiste: “ bisogna partire da interventi sulla legislazione regionale spesso troppo cavillosa. Infatti le leggi regionali spesso rappresentano ed hanno rappresentato un ostacolo aggiuntivo al settore soprattutto in termini di burocrazia e procedure. Basti pensare alla legge dei sottotetti  che deve essere modificata secondo le indicazioni espresse dal Governo centrale per evitare contenziosi,che creano un ostacolo non indifferente a privati ed aziende; la circolare regionale sulla normativa antisismica sopraelevazione degli immobili che contrasta con le leggi regionali e nazionali e rende problematiche le procedure a livello di Enti locali, il Piano Casa che deve essere prorogato e prevede un incremento volumetrico del 35% per demolizione e ricostruzione che solo la demolizione comporta un costo valutabile nel 30% e quindi viene vanificato l’incremento. L’Emilia Romagna regione rossa prevede già oggi un incremento del 50% e nessuno ha gridato alla cementificazione ”.
“Mail ragionamento non può prescindere dalle Grandi Opere in particolare Gronda e raddoppio ferroviario del Ponente in particolare da Finale ad Andora, che devono prevedere l’assunzione dei lavoratori liguri all’interno dei cantieri che si vorranno aprire, purtroppo ancora ferme al palo a causa degli atteggiamenti demagogici di certa parte del centro sinistra e dell’incapacità di chi governa la nostra Regione da quasi dieci anni di portare avanti le pratiche per far partire i grandi lavori di infrastrutturazione del nostro territorio e la realizzazione di quei lavori, vedi ospedale della Spezia per esempio, che troppo spesso vengono annunciati ma mai realizzati”, continua il capogruppo di FI
“ E’ finito il tempo dei discorsi qui ci vogliono ifatti. E’ necessario intervenire concretamente e subito  se si vuole portare una boccata di ossigeno al comparto”, conclude Melgrati.

Genova, 23/09/2014



   

Nessun commento:

Posta un commento