Blog di Marco Melgrati - Presidente Gruppo Forza Italia Regione Liguria - Vice Coordinatore F.I. Liguria Responsabile Club Forza Silvio-Forza Italia
mercoledì 31 dicembre 2014
martedì 30 dicembre 2014
lunedì 29 dicembre 2014
Ospedale di Albenga: "I medici se ne vanno, Laboratorio Analisi a mezzo servizio, reparti e e ambulatori che sono stati chiusi. L’assessore Montaldo dica chiaramente prima delle elezioni quale sarà il suo destino. Presentata Interrogazione Urgente
Melgrati (Forza Italia): necessario reintegrare le dimissioni volontarie e i pensionamenti. L’ospedale di Albenga presidio fondamentale per il territorio,già umiliato da declassamento del Pronto Soccorso e chiusura di reparti.
![](https://scontent-b.xx.fbcdn.net/hphotos-xpf1/v/l/t1.0-9/10353089_10204510035368084_8039129766011709324_n.jpg?oh=1cb683cab7ef651c62d6a7b08b482466&oe=554423A8)
L’assessore Montaldo nella seduta monotematica di risposte alle interrogazioni sulla Sanità aveva definito l’Ospedale di Albenga come un presidio fondamentale, dove la sperimentazione con il reparto privato di eccellenza del Gsl convenzionato con il pubblico ha contribuito al recupero delle fughe dalle altre Regioni. Ma il dato delle fughe è ancora preoccupante, se è vero come è vero che quest’anno la Liguria dovrà alle altre Regioni, per prestazioni sanitarie,oltre 60 milioni di euro. Non è dato di sapere quanto è il dato sul recupero delle fughe generato dal reparto di Ortopedia del Gsl di Albenga;risorse che, a detta dell’assessore (ma erano parole pronunciate all'inizio della sperimentazione) avrebbero dovuto essere ri-impiegate per il potenziamento dei servizi dell’Ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga…
Già è stato smantellato il reparto di Ortopedia pubblico, con gravi ripercussioni sul Punto di Primo intervento che non può accettare traumi, che vengono dirottati al Santa Corona,con intasamento di quel Pronto Soccorso. Come è intasato l’ambulatorio di Ortopedia di Santa Corona, con code bibliche per i pazienti in attesa, più di 60/70 per giorno. Come è stata smantellata di fatto la chirurgia, mantenendo un presidio in Day Hospital…Ed è scomparso l’ambulatorio di terapia del dolore, e quello Oncologico, con la promessa (a che titolo poi) del capogruppo del PD Micheli del suo ripristino, dopo che in una risposta ad una mia interrogazione a novembre l’assessore Montaldo aveva negato questa possibilità. Non parliamone meno più della Neonatalogia, azzerato da tempo.
Questi i temi dell’interrogazione del Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale, che fa proprie le preoccupazioni sulla sorte di questo Ospedale di Albenga di molti cittadini e operatori del settore che svolgono con passione e dedizione il Loro lavoro presso l’Ospedale di Albenga. Non vorremmo che l’Ospedale venisse svuotato del Suo ruolo pubblico pezzo per pezzo, pensionamento dopo pensionamento,dimissione dopo dimissione, senza le adeguate sostituzioni, per essere consegnato interamente ai privati!
Genova, 29.12.2014
domenica 28 dicembre 2014
sabato 27 dicembre 2014
Depurazione del Ponente. La proposta della Giunta Regionale di collegare il 70% del territorio di Albenga al depuratore di Borghetto taglia fuori la porzione di Albenga al di qua del Centa e Alassio, Laigueglia e Andora. Presentata interrogazione urgente.
Melgrati:
alla faccia dell’infrazione comunitaria, del ruolo turistico di Alassio,
Laigueglia e Andora e del costo della tariffa. Complimenti assessore Paita!
![](http://www.sanremonews.it/typo3temp/pics/v_365bed4287.jpg)
Lo fa sapere il capogruppo di
Forza Italia in Regione Marco Melgrati, che continua: “questo programma, oltre
a non avere un piano industriale che esamini costi dell’intervento e soprattutto
tariffe della depurazione, una volta a regime, abbandona al proprio destino
cittadine importanti sotto il profilo turistico come Alassio, Laigueglia a
Andora, con il suo entroterra (Testico e Stellanello), con il 30% del
territorio del comune albenganese e l’entroterra.
Oggi che i costi di energia
elettrica incidono fortemente sui costi generali, e sono previsti in aumento,
oltre ai costi di investimento per ampliare il depuratore di Borghetto e
collettare il 70% del territorio albenganese, una analisi approfondita di
questi costi porterebbe sicuramente a delle riflessioni.
E intanto si sono persi ancora
due anni senza che una scelta definitiva venisse fatta, senza che ci sia un
progetto “serio” e esecutivo sia per la posa delle eventuali tubazioni sia per
l’ampliamento della struttura del depuratore di Borghetto, necessaria per
accogliere i liquami di Albenga (e Ceriale). E intanto la Liguria va verso la
procedura di infrazione comunitaria, che costerebbe lacrime e sangue ai
contribuenti liguri, che vedrebbe un inasprimento della tassazione.
Con questa interrogazione
chiedo all’assessore all’ambiente Raffaella Paita, se non è troppo distratta dalla campagna elettorale per le primarie,
se esiste (e non esiste) un piano
industriale per il depuratore del Ponente, se esiste (e non esiste) un progetto esecutivo per realizzare questo
intervento, seppur parziale, perché escluderebbe il 30% del territorio di
Albenga ed il suo entroterra, Alassio, Laigueglia e Andora (con Testico e
Stellanello), se esiste (e non esiste) un
calcolo “esatto” della tariffa della depurazione una volta effettuato
l’intervento di collegamento con Borghetto. chiedo se è stata fatta una
comparazione tra i costi di impianto e d’esercizio tra l’ipotesi depuratore
Villanova e i costi di impianto e d’esercizio di questo previsto (sulla carta)
collegamento al depuratore di Borghetto.
Inoltre chiedo, conclude il
capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati, cosa ne sarà del 30% del territorio
di Albenga, di Alassio, Laigueglia ed Andora con il suo entroterra, e se non
era meglio sposare, da parte della Regione, e continuare ad Alassio (con
Laigueglia) la procedura di Projet-Financing per un proprio depuratore, che con
le proiezioni che sono a nostra conoscenza avrebbe una tariffa pari o inferiore
a quella che sarà in essere a Borghetto dopo gli investimenti per collegare il
70% di Albenga. Chiedo se esiste un progetto (che non esiste) per collegare
Andora e il suo entroterra con il sistema depurativo della provincia di
Imperia, i suoi eventuali costi, tempi e tariffe.
Chiedo anche se per l’Europa un
progetto che esclude il 30% del territorio di Albenga, di Alassio, Laigueglia
ed Andora con il suo entroterra, al di là dell’importanza turistica di queste
prestigiose località, che sarebbero fortemente penalizzate, sarà sufficiente a
evitare la procedura di infrazione comunitaria oppure oltre al danno di non
avere la depurazione in questi comuni avremo anche la beffa delle sanzioni
comunitarie.
martedì 23 dicembre 2014
sabato 20 dicembre 2014
Dopo Saso nel video la mia intervista per dire cosa ne penso dell'ipotesi che il NCD possa appoggiare la coalizione di sinistra (in regione, ma già lo fanno, sulla scorta di quanto succede a Roma dove l'NCD appoggia Renzi) guidata dalla "sora Lella" Paita ... insomma, FRANZA o SPAGNA, purchè se magna...
VAI AL VIDEO ------> Intervista Primocanale
Melgrati e Rosso: “i famigliari dei pazienti disabili gravi e gravissimi non autosufficienti non possono più aspettare ‘l’elemosina’ Regionale”
http://www.albengacorsara.it/
«Nemmeno il Natale riesce a indurre la Regione a ottemperare a quanto
previsto per legge in relazione al contributo “dovuto” a disabili gravi in condizione di dipendenza vitale che necessitano a domicilio di assistenza continuativa di carattere sociosanitario nelle 24 ore», sostengono il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati e il vice-Presidente della commissione Sanità della Regione Liguria Matteo Rosso.
«Esiste un impegno di spesa da parte della Giunta Regionale, proponente l’assessore Lorena Rambaudi, per euro 6.095.999,10 a favore di Fi.L.S.E a supporto di interventi socio-assistenziali per persone con disabilità grave e gravissima. la delibera della Giunta Regionale 941 del 2014 stabiliva le modalità per la richiesta di questo contributo, come di seguito: “Richiesta per l’accertamento dei requisiti di accesso al Sostegno a casa di persone in condizioni di disabilità gravissima che è rivolta a “persone in condizione di dipendenza vitale che necessitano a domicilio di assistenza continuativa di carattere sociosanitario nelle 24 ore, per bisogni complessi derivanti dalle gravi condizioni psicofisiche, con la compromissione delle funzioni respiratorie/nutrizionali/ dello stato di coscienza / privi di autonomia motoria e/o comunque bisognosi di assistenza vigile da parte di terza persona per garantirne l’integrità psico-fisica; tra i potenziali beneficiari si includono anche coloro affetti da patologie implicanti gravissimi disturbi del comportamento tali da richiedere assistenza vigile/controllo continuativo H24 per l’elevato rischio di vita” di cui alla DGR 1769/2013”. Il problema è che chi ne ha fatto richiesta da tempo ha ricevuto nel mese di dicembre dall’Asl di competenza una lettera che recita che la Direzione Generale (in particolare dell’ASL n.3), in relazione all’accesso al beneficio , in attesa di indicazioni operative da parte della Regione Liguria, “sospende “temporaneamente” l’iter per l’ottenimento della “dote di cura” in attesa delle verifiche e valutazioni da parte del Dipartimento Salute e Servizi Sociali della Regione Liguria”».
«Crediamo, continuano Melgrati e Rosso, che le famiglie di questi disabili non possano più attendere. Già si sobbarcano l’onere della cura e assistenza a casa dei propri familiari affetti da patologie invalidanti gravi e gravissime, e in un momento di grave crisi economica non sono più in grado, se non supportati dalla “mano” pubblica, di sopportare i costi di questa assistenza.
Con questa interrogazione chiediamo all’assessore Rambaudi, concludono il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati e il vice-Presidente della commissione Sanità della Regione Liguria Matteo Rosso, quanto ci vorrà ancora per sbloccare questi fondi già a bilancio della Regione in relazione alle domande già presentate da tempo. Chiediamo all’assessore Rambaudi di sbloccare immediatamente questi fondi e permettere a questi disabili gravi e gravissimi e ai Loro famigliari di passare un Santo Natale con più serenità, sapendo che possono contare su questo aiuto e non più attendere i tempi di una burocrazia che i cittadini Liguri stentano sempre di più a comprendere».
![Marco Melgrati B1 00](http://www.albengacorsara.it/wp-content/uploads/2014/01/Marco-Melgrati-B1-00-300x168.jpg)
«Esiste un impegno di spesa da parte della Giunta Regionale, proponente l’assessore Lorena Rambaudi, per euro 6.095.999,10 a favore di Fi.L.S.E a supporto di interventi socio-assistenziali per persone con disabilità grave e gravissima. la delibera della Giunta Regionale 941 del 2014 stabiliva le modalità per la richiesta di questo contributo, come di seguito: “Richiesta per l’accertamento dei requisiti di accesso al Sostegno a casa di persone in condizioni di disabilità gravissima che è rivolta a “persone in condizione di dipendenza vitale che necessitano a domicilio di assistenza continuativa di carattere sociosanitario nelle 24 ore, per bisogni complessi derivanti dalle gravi condizioni psicofisiche, con la compromissione delle funzioni respiratorie/nutrizionali/ dello stato di coscienza / privi di autonomia motoria e/o comunque bisognosi di assistenza vigile da parte di terza persona per garantirne l’integrità psico-fisica; tra i potenziali beneficiari si includono anche coloro affetti da patologie implicanti gravissimi disturbi del comportamento tali da richiedere assistenza vigile/controllo continuativo H24 per l’elevato rischio di vita” di cui alla DGR 1769/2013”. Il problema è che chi ne ha fatto richiesta da tempo ha ricevuto nel mese di dicembre dall’Asl di competenza una lettera che recita che la Direzione Generale (in particolare dell’ASL n.3), in relazione all’accesso al beneficio , in attesa di indicazioni operative da parte della Regione Liguria, “sospende “temporaneamente” l’iter per l’ottenimento della “dote di cura” in attesa delle verifiche e valutazioni da parte del Dipartimento Salute e Servizi Sociali della Regione Liguria”».
«Crediamo, continuano Melgrati e Rosso, che le famiglie di questi disabili non possano più attendere. Già si sobbarcano l’onere della cura e assistenza a casa dei propri familiari affetti da patologie invalidanti gravi e gravissime, e in un momento di grave crisi economica non sono più in grado, se non supportati dalla “mano” pubblica, di sopportare i costi di questa assistenza.
Con questa interrogazione chiediamo all’assessore Rambaudi, concludono il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati e il vice-Presidente della commissione Sanità della Regione Liguria Matteo Rosso, quanto ci vorrà ancora per sbloccare questi fondi già a bilancio della Regione in relazione alle domande già presentate da tempo. Chiediamo all’assessore Rambaudi di sbloccare immediatamente questi fondi e permettere a questi disabili gravi e gravissimi e ai Loro famigliari di passare un Santo Natale con più serenità, sapendo che possono contare su questo aiuto e non più attendere i tempi di una burocrazia che i cittadini Liguri stentano sempre di più a comprendere».
Disabili non autosufficienti curati a domicilio:la Regione non ottempera alla delibera n. 941/2014 e le Asl sospendono l’iter per l’ottenimento della “dote di cura”.
Melgrati e Rosso: i famigliari dei pazienti disabili gravi e gravissimi non autosufficienti non possono più aspettare “l’elemosina” Regionale. Presentata interrogazione urgente.
![](https://fbcdn-sphotos-d-a.akamaihd.net/hphotos-ak-xfa1/v/t1.0-9/1375783_10204429358431211_3401921068469288964_n.jpg?oh=ffa895e0e33813a36e0885de95fae914&oe=55409BAA&__gda__=1430679585_9d6337e1995f8866f3a0d084cdf85e9d)
Esiste un impegno di spesa da parte della Giunta Regionale, proponente l’assessore Lorena Rambaudi, per euro 6.095.999,10 a favore di Fi.L.S.E a supporto di interventi socio-assistenziali per persone con disabilità grave e gravissima. la delibera della Giunta Regionale 941 del 2014 stabiliva le modalità per la richiesta di questo contributo, come di seguito:
"Richiesta per l’accertamento dei requisiti di accesso al Sostegno a casa di persone in condizioni di disabilità gravissima che è rivolta a “persone in condizione di dipendenza vitale che necessitano a domicilio di assistenza continuativa di carattere sociosanitario nelle 24 ore, per bisogni complessi derivanti dalle gravi condizioni psicofisiche, con la compromissione delle funzioni
respiratorie /nutrizionali/ dello stato di coscienza / privi di autonomia motoria e/o comunque bisognosi di assistenza vigile da parte di terza persona per garantirne l'integrità psico-fisica; tra i potenziali beneficiari si includono anche coloro affetti da patologie implicanti gravissimi disturbi del comportamento tali da richiedere assistenza vigile/controllo continuativo H24 per l’elevato rischio
di vita” di cui alla DGR 1769/2013”.
Il problema è che chi ne ha fatto richiesta da tempo ha ricevuto nel mese di dicembre dall’Asl di competenza una lettera che recita che la Direzione Generale (in particolare dell’ASL n.3), in relazione all’accesso al beneficio , in attesa di indicazioni operative da parte della Regione Liguria,
"sospende “temporaneamente” l’iter per l’ottenimento della “dote di cura” in attesa delle verifiche e valutazioni da parte del Dipartimento Salute e Servizi Sociali della Regione Liguria”.
Crediamo, continuano Melgrati e Rosso, che le famiglie di questi disabili non possano più attendere. Già si sobbarcano l’onere della cura e assistenza a casa dei propri familiari affetti da patologie invalidanti gravi e gravissime, e in un momento di grave crisi economica non sono più in grado, se non supportati dalla “mano” pubblica, di sopportare i costi di questa assistenza. Con questa interrogazione chiediamo all’assessore Rambaudi, concludono il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati e il vice-Presidente della commissione Sanità della Regione Liguria Matteo Rosso, quanto ci vorrà ancora per sbloccare questi fondi già a bilancio della Regione in relazione alle domande già presentate da tempo. Chiediamo all’assessore Rambaudi di sbloccare immediatamente questi fondi e permettere a questi disabili gravi e gravissimi e ai Loro famigliari di passare un Santo Natale con più serenità, sapendo che possono contare su questo aiuto e non più attendere i tempi di una burocrazia che i cittadini Liguri stentano sempre di più a
comprendere.
Genova, 20.12.2014
venerdì 19 dicembre 2014
Regione/Bilancio 2015: Forza Italia a favore della Legge che permette ai Primari di poter svolgere la loro attività anche in altre regioni. La Maggioranza vota lo stralcio dal Collegato alla Finanziaria e cancella la norma.
I Consiglieri regionali
dichiarano: “una vergogna questo provvedimento avrebbe consentito di attirare nelle strutture liguri pazienti
che poi verrebbero curati e operati in Liguria”.
“E'
vergognoso dopo ore e giornate di lavoro e studio in Commissione, dopo
audizioni, dibattiti ed approfondimenti, dopo due ore di discussione in
Consiglio regionale la sinistra, di cui una parte consistente era a favore
dell'approvazione del provvedimento, vota lo stralcio dal Collegato alla
Finanziaria della norma che avrebbe consentito ai Primari di poter svolgere la
loro attività anche in altre regioni. Ha trionfato l'oscurantismo e
l'immobilismo frutto di pregiudizi ideologici. Nessun coraggio di cambiare ma
solo subordinazione agli ordini di scuderia del partito. Ancora una volta la
Liguria è legata a pregiudiziali ed aun passato che si pensava oramai superato,
a pagare saranno solo i cittadini”. Così commentano con grande rammarico i
consiglieri regionali di Forza Italia la decisione presa dalla Maggioranza di sinistra-centro di
stralciare dal Collegato alla
Finanziaria la norma per contenere le fughe dei pazienti liguri. Continuano gli
esponenti Azzurri: “oggi in Liguria i pazienti si trovano di fronte ad una
sanità estremamente inefficiente sotto il profilo organizzativo perchè obbliga
le persone ad attendere mesi e mesi per una visita o un esame diagnostico
obbligandoli spesso a trasferirsi con le loro famiglie nelle altre regioni per
cure ed interventi, con disagi e costi per i trasferimenti a carico dei
pazienti e loro famigliari, che vengono
poi rimborsati dalla nostra Regione”.
“La
Maggioranza – continuano i consiglieri regionali - si è spaccata tra chi è
illuminato su un provvedimento che va incontro alle esigenze dei liguri e la
parte più vetero comunista che vuole mantenere la sanità della nostra regione
nell'oscurantismo medievale che l'ha caratterizzata fino ad oggi, che è
appunto la posizione dell'assessore
Montaldo. Purtroppo oggi vergognosamente ha vinto la linea Montaldo e solo per
salvaguardare gli interessi del Pd e gli equilibri della Giunta e non per
tutelare i diritti alla Salute dei liguri. Dispiace soprattutto che anche
esponenti che dovrebbero essere di cultura liberare e liberista, e parliamo di
Ncd e la consigliera Della Bianca, si siano allinea su posizioni così diverse da
quelle che la nostra parte politica ha sempre sostenuto”.
“Noi
vogliamo una sanità a misura dei nostri cittadini e dei pazienti liguri e per
questo pretendiamo che loro possano rimanere in Liguria ad essere curati ed al
tempo stesso dare la possibilità ai nostri primari di attirare nelle nostre
strutture sanitarie, con il contributo economico delle altre regioni, tanti
pazienti che invece qui in Liguria non verrebbero. Questo permetterebbe anche
di avere la possibilità di una più ampia scelta di medici di altissimo livello
che con questo provvedimento possono venire a lavorare in Liguria e che oggi
invece non vengono e continuano ad operare fuori dalla nostra regione attirando
i nostri pazienti che sono obbligati ad andarci privatamente, in strutture convenzionate, o a spese della nostra regione”, concludono i
Consiglieri regionali di Forza Italia.
Genova,
19/12/2014
Sintesi dell'intervento del capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati sul Bilancio in Consiglio Regionale.
Fonte Ufficio Stampa Regione Liguria
![](https://fbcdn-sphotos-b-a.akamaihd.net/hphotos-ak-xpa1/v/t1.0-9/s720x720/10526035_10204423049513492_5820248947759566095_n.jpg?oh=0c2f1bdb14eafe8e1350af8e9010e849&oe=550791A7&__gda__=1429513304_886964a2c442a370df22ab316baa4921)
Bilancio 2015: il fallimento dei 10 anni di Burlando. Il Gruppo di Forza Italia vota contro. Il Capogruppo Marco Melgrati dichiara: “abbiamo assistito all'impoverimento della Liguria: oggi siamo fanalino di code delle regioni d’Italia”.
![](https://fbcdn-sphotos-c-a.akamaihd.net/hphotos-ak-xfa1/v/t1.0-9/10857772_10204422702984829_8672635383349120292_n.jpg?oh=09a4ecfc5582be37a6620ce45bea25a0&oe=553A1FD0&__gda__=1426261821_64cd360ceab19c64e10bd828b12890c6)
Melgrati entra nel merito e continua: “per quanto riguarda il Turismo basti pensare alla difficile situazione degli operatori balneari sui quali pesa la spada di Damocle della Direttiva Bolkestein, rispetto all'applicazione della quale nessuno si è mai impegnato per attutirne gli effetti pratici e le ricadute pesantissime che avrà sui tanti operatori della Liguria. Nel settore Edile la situazione è peggiore di quella prospettata dagli andamenti nazionali, migliaia di aziende liguri chiuse e persi solo nel 2014 2770 posti di lavoro. In questo senso l'immobilismo sulla realizzazione delle Infrastrutture in Liguria, tanto necessarie ma che procedono a rilento, vedi Gronda, Terzo Valico, raddoppio ferroviario del Ponente ligure, ribaltamento a mare tutte opere ferme al palo, aggravala situazione quando invece avrebbero potuto essere una boccata di ossigeno anche per il settore edile e per tanti lavoratori che da anni non riescono a trovare un impiego”.
Spiega ancora il consigliere regionale di Forza Italia: “tutta la filiera dei servizi pubblici è pessima: Trasporto Pubblico, gestione dei Ciclo delle Acque con relativa situazione del sistema di depurazione, chiusura del ciclo dei rifiuti, in Liguria continuiamo a smaltirei rifiuti in discarica vedi Scarpino. In questo senso siamo l'ultima regione del Nord e fra le peggio messe in tutta Italia. Non solo tariffe elevatissime a carico dei cittadini, ma anche, per quanto riguarda la situazione delle società pubbliche che erogano questi servizi, non si è messi meglio: da Amt, ad Acam, l'analisi è pesantissima,milioni di euro di debiti a fronte di servizi scadenti”.
“Infine– prosegue Melgrati - la condizione critica della Sanità, che rappresenta l'80%del bilancio della Regione. In questi anni di Giunta Burlando non si è risanato il buco, non si sono risolte, anzi la situazione è peggiorata con il depauperamento del patrimonio immobiliare, le questioni legate alle liste d'attesa ed alla fuga dei pazienti fuori regioni, abbiamo speso 60 milioni di euro di prestazioni sanitarie per cittadini liguri che sono andati a farsi curare fuori regione. La chiusura di Ospedali sui territori, senza che venissero realizzati i 5 promessi, rispetto ai quali non vi sono né soldi né progetti, l’eliminazione di reparti e strutture, la carenza di personale, e il mancato potenziamento della rete territoriale hanno provocato solo disagi per i pazienti. Ma ancora il depotenziamento di quei reparti e strutture sanitarie fiori all'occhiello della sanità dei territori:mi riferisco ad esempio al savonese con la razionalizzazione dei reparti, vedi Santa Corona, la chiusura dei Pronto Soccorsi, inattività delle Sale operatorie e rischio di perdita per il Santa Corona della qualifica di Dea di II livello a causa dell'inattività di questa amministrazione regionale anche a seguito dell'emanazione dei parametri nazionali sui bacini di utenza”.
“Senza parlare poi di Welfare, la disoccupazione, soprattutto quella giovanile oggi al 43%, di Urbanistica, di leggi capestro, spesso anche impugnate dal Governo, e della situazione negativa di quelli che avrebbero dovuto essere i grandi temi della nostra regione per il rilancio della Liguria e mi riferisco al progetto degli Erzelli, allo sviluppo dell'IIT che di fatto questa gestione Burlando non è stata in grado di sviluppare e promuovere e di sfruttare come volano dell'economica e dello sviluppo della nostra regione. Insomma stiamo parlando di 10 anni fallimentari che in un contesto di recessione europea e nazionale hanno fatto della Liguria, tra i territori più “anziani” del mondo, la regione fanalino di coda del nostro Paese”, conclude Marco Melgrati.
Genova, 19/12/2014
giovedì 18 dicembre 2014
ATTIVITA' URBANISTICHE: Modifiche alla Legge Regionale n° 16 del 6 giugno 2008 (Disciplina dell’attività edilizia), che saranno approvate domani mattina in Consiglio Regionale con il collegato alla finanziaria 2015, contenti l'emendamento proposto da Marco Melgrati, capogruppo di Forza Italia sulla competenza della Giunta per le convenzioni urbanistiche.
ART. 8 (Adeguamento della legge regionale 6 giugno 2008, n. 16 (Disciplina dell’attività edilizia) alle disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 (Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia).
1. In attuazione delle disposizioni del d.p.r. 380/2001 e successive modificazioni e integrazioni sono apportate le seguenti modifiche alla l.r. 16/2008 e successive modificazioni e integrazioni:
- al comma 1 dell’articolo 7, le parole “i volumi,le superfici” sono sostituite dalle seguenti: “la volumetria complessiva”;
- prima della lettera a) del comma 2 dell’articolo 7 è inserita la seguente:
“a 0) le opere da realizzare all'interno delle unità immobiliari od all'edificio nonché il frazionamento e l’accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere anche se comportanti la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari nonché del carico urbanistico, purché in entrambi i casi non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici, si mantenga l’originaria destinazione d’uso e non siano interessate le parti strutturali dell’edificio;”;
- la lettera b) del comma 2 dell’articolo 10 è abrogata;
- l’articolo 13 è sostituito dal seguente:
“Articolo 13
(Mutamenti di destinazione d’uso)
1.Costituiscono mutamenti della destinazione d’uso rilevanti sotto il profilo urbanistico ed edilizio le forme di utilizzo dell’immobile o della singola unità immobiliare comportanti il passaggio ad una diversa categoria funzionale tra quelle di seguito indicate, ancorché non accompagnate dall'esecuzione di opere edilizie:
a) residenza, comprensiva delle civili abitazioni, delle residenze in funzione della conduzione di attività rurali e delle residenze specialistiche per alloggi protetti per anziani, studenti, disabili, case famiglia e comunità civili, religiose, assistenziali, convitti, foresterie,alloggi di servizio per il personale di attività pubbliche, studi ed uffici professionali compatibili con la residenza, strutture ricettive all'interno di unità abitative ai sensi della vigente normativa regionale in materia di attività turistico-ricettive;
b) turistico-ricettiva, comprensiva delle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere definite dalla vigente normativa regionale in materia;
c) produttiva e direzionale, comprensiva delle attività artigianali di produzione di beni e servizi, delle attività industriali,logistiche per il trasporto, la movimentazione, il deposito di merci e prodotti, la distribuzione all'ingrosso delle merci, delle attività terziarie e delle attività direzionali separate dalle sedi operative delle imprese e delle attività per la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione di energia anche da fonti rinnovabili;
d) commerciale, comprensiva delle attività per la distribuzione al dettaglio, delle attività di servizio alla persona e dall'impresa e dei pubblici esercizi, definite dalla vigente normativa regionale in materia;
e) rurale, comprensiva delle attività di produzione agricola, lavorazione, conservazione, trasformazione e commercializzazione diretta dei prodotti agricoli, delle attività di allevamento, lavorazione,conservazione, trasformazione e commercializzazione diretta dei prodotti di allevamento, delle attività di coltivazione, lavorazione e trasformazione dei prodotti della filiera del bosco.
f) autorimesse e rimessaggi, comprensiva delle autorimesse, box e parcheggi all'aperto di natura non pertinenziale rispetto ad altre destinazioni d'uso, rimessaggi per veicoli o rimorchi ad uso privato, per imbarcazioni ed attrezzature per la nautica, magazzini e depositi ad uso privato non funzionali ad attività appartenenti alle altre destinazioni d'uso;
g) servizi, comprensiva delle attività per i servizi pubblici anche in regime convenzionato per l'uso pubblico, dei servizi speciali per le installazioni logistiche del trasporto pubblico, dei mercati annonari e dei macelli pubblici.
2. E’ sempre ammesso il passaggio all'interno di una delle categorie funzionali di cui al comma 1 ad una delle forme di utilizzo ivi indicate. I piani urbanistici comunali possono stabilire limitazioni relativamente ad interventi comportanti il passaggio da una forma di utilizzo all’altra all’interno della stessa categoria funzionale soltanto in caso di interventi di sostituzione edilizia e di nuova costruzione di edifici oppure per assicurare la compatibilità di tali interventi con la normativa in materia di tutela dell’ambiente. I Comuni provvedono ad adeguare i piani urbanistici vigenti o in corso di approvazione ai contenuti di cui ai commi precedenti entro il termine di due anni dall'entrata in vigore del presente articolo;decorso infruttuosamente tale termine la disciplina contenuta nei commi 1 e 2 trova diretta ed immediata applicazione. Fino all'adeguamento dei vigenti piani urbanistici comunali continuano ad operare le eventuali diverse previsioni ivi contenute.
3. La destinazione d’uso di un fabbricato o di una unità immobiliare è quella prevalente in termini di superficie agibile o di superficie coperta come risultante dal pertinente titolo abilitativo edilizio o,in assenza o indeterminatezza del titolo, dalla classificazione catastale attribuita in sede di primo accatastamento oppure da altri atti probanti successivi all'accatastamento.”,
- la rubrica dell’articolo 21 bis (Interventi urbanistico-edilizi soggetti a SCIA) è sostituita dalla seguente: “Interventi urbanistico-edilizi soggetti a comunicazione di inizio dei lavori e a SCIA”;
- prima del comma 1 dell’articolo 21 bis sono inseriti i seguenti:
“0.Sono soggetti a comunicazione di inizio dei lavori, asseverata da tecnico abilitato e contenente anche i dati identificativi dell’impresa alla quale si intende affidare la realizzazione dei lavori, gli interventi di manutenzione straordinaria di cui all'articolo 7, ivi comprese le opere da realizzare all'interno delle unità immobiliari o dell’edificio ed i frazionamenti ed accorpamenti di cui al medesimo articolo 7, comma 2, lettera a0). La comunicazione è corredata da elaborato progettuale e dall’attestazione del tecnico abilitato della conformità dei lavori previsti ai vigenti strumenti urbanistici e ai regolamenti edilizi nonché alla normativa in materia antisismica ed a quella sul rendimento energetico nell’edilizia. Tale comunicazione, ove integrata con la comunicazione di fine lavori e dalla prescritta documentazione per la variazione catastale, è inoltrata tempestivamente dall’Amministrazione comunale ai competenti uffici dell’Agenzia delle Entrate.
01.Il responsabile dello SUE effettua sulle comunicazioni di inizio dei lavori presentate controlli a campione con cadenza almeno semestrale e nella percentuale pari ad almeno il 20 per cento, fermo restando il potere di vigilanza sulle opere realizzate od in corso di esecuzione e, in caso di accertate irregolarità o difformità, irroga le pertinenti sanzioni.
02.La mancata comunicazione dell’inizio dei lavori di cui al comma 0 comporta l’irrogazione della sanzione pecuniaria pari a 1.000 euro. Tale sanzione èridotta di due terzi se la comunicazione è effettuata spontaneamente quando l’intervento è in corso di esecuzione.”;
- la lettera b) del comma 1 dell’articolo 21 bis è abrogata;
- alla lettera c) del comma 1 dell’articolo 21 bis, le parole: “sempre ché non comportante alterazione della volumetria dell’edificio o della superficie agibile delle singole unità immobiliari esistenti, della sagoma dell’edificio, ne modifiche delle caratteristiche tipologiche” sono sostituite dalle seguenti: “nei casi non ricadenti nel campo di applicazione della comunicazione di inizio dei lavori di cui al comma 0”;
- al comma 3 dell’articolo 21 bis la parola “b),” è soppressa;
- al comma 1 dell’articolo 23 dopo le parole:“assoggettati a” sono inserite le seguenti: ”a comunicazione di inizio deil avori e”;
- alla lettera b) del comma 1 dell’articolo 23 le parole: “aumento delle unità immobiliari o” sono soppresse;
- al comma 2 dell’articolo 25, dopo le parole: “di cui al comma 1”sono inserite le seguenti: “e non concretanti variazioni essenziali nonché“ e dopo le parole: “purché attestate”sono inserite le seguenti: “con apposito elaborato grafico”;
- al comma 16 dell’articolo 31 le parole: “del competente organo comunale sono sostituite dalle parole: “della Giunta comunale”;
- dopo il comma 6 dell’articolo 38, è aggiunto il seguente:
“6 bis. In attuazione dell’articolo 16, comma 4, lettera d-ter) e comma 4 bis, del d.p.r. 380/2001 e successive modificazioni e integrazioni ed in attesa della revisione della legge regionale 7 aprile 1995, n. 25 (Disposizioni in materia di determinazione del contributo di concessione edilizia) e successive modificazioni e integrazioni nel caso di interventi su aree od immobili che richiedano per essere ammissibili sotto il profilo urbanistico-edilizio l’approvazione di varianti ai piani urbanistici vigenti od operanti in salvaguardia od il rilascio di deroghe ai sensi del combinato disposto dell’articolo 14 del citato d.p.r. 380/2001 e successive modificazioni e integrazioni e dell’articolo 36 della presente legge è dovuto al Comune, da parte del soggetto attuatore, in aggiunta al contributo di cui ai precedenti commi, un contributo straordinario nella misura del 50 per cento del maggior valore delle aree o immobili oggetto di intervento conseguito per effetto delle suddette varianti o deroghe. L’importo relativo al maggior valore è stimato dal Comune e corrisposto in unica soluzione al momento del rilascio del permesso di costruire o di efficacia della DIA. Tale somma è vincolata a specifico centro di costo del bilancio comunale per la realizzazione di interventi per la messa in sicurezza idraulica od idrogeologica del territorio comunale, per la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria o secondaria oppure per l’acquisizione di aree o immobili da destinare a servizi di pubblica utilità ed edilizia residenziale pubblica. Il contributo straordinario trova applicazione relativamente ai procedimenti sopra indicati di variante urbanistica o di deroga attivati mediante deliberazione del Consiglio comunale assunta successivamente alla data di entrata in vigore della legge regionale contenente la presente modifica.”;
- dopo il comma 2 dell’articolo 39, è inserito il seguente:
“2 bis. Gli interventi di manutenzione straordinaria di cui all’articolo 7, comma 2, lettera a 0), qualora comportanti un aumento della superficie calpestabile,sono soggetti al contributo di costruzione commisurato all'incidenza delle sole opere di urbanizzazione.”;
- ai commi 1 e 5 dell’articolo 43 la parola “b),”è soppressa.
mercoledì 17 dicembre 2014
Questa mattina ore 10 il in Consiglio Regionale per la trattazione del seguente OdG:
![](https://scontent-a-mxp.xx.fbcdn.net/hphotos-xpa1/v/t1.0-9/16805_10204402185671909_6776935830803518575_n.jpg?oh=965d0d8033efbfdf4e5d0313c8982905&oe=54FDAE9D)
- PDD 145 Documento di Programmazione Economico-Finanziaria Regionale per gli anni 2015-2017.
- PDL 381 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Liguria (legge finanziaria 2015).
- DDL 381 Disposizioni collegate alla legge finanziaria 2015.
- Bilancio di previsione del Consiglio regionale - Assemblea legislativa della Liguria. Esercizio finanziario 2015.
- DDL 383 Bilancio di previsione della Regione Liguria 2015-2017.
martedì 16 dicembre 2014
Regione, approvato l’emendamento che consente ai comuni di approvare le convenzioni urbanistiche in giunta
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqe2RrQSZZ2IESObDZzPFlXImHhBZlN_1iHr9G8YZ2nZSXCtl_HU9SgW3fLc9_KiHhZ6bt4CtxOJ8CYpNmRUczBDOYpu8l-VbKaTr4tgoItb9Vqn5XXmrdsMNy_WPVA_5XPA_PsoxbzgDa/s1600/melgrati2.jpg)
“L’emendamento così come è stato approvato sarà ricompreso come articolo nel collegato alla finanziaria – continua – introducendo pertanto la possibilità di approvazione da parte della Giunta Comunale delle Convenzioni Urbanistiche, come di fatto è stato fino ad oggi, andando a semplificare il lavoro di Amministrazioni e Uffici Comunali, nel segno della semplificazione e non della complicazione”.
“Con questo emendamento – conclude Melgrati – vogliamo semplificare il lavoro di amministrazioni e uffici comunali, sveltire i tempi degli iter delle pratiche edilizie, in un momento in cui il settore subisce la profonda crisi economica e lavorativa è un piccolo, ma doveroso, passo da fare”.
www.ivg.it
Discussi gli emendamenti della Giunta alla Modifica della legge Urbanistica regionale
Melgrati e Bagnasco: “Per fare varianti ai piani urbanistici comunali servirà la Vas e quindi il depuratore”.
![Discussi gli emendamenti della Giunta alla Modifica della legge Urbanistica regionale Discussi gli emendamenti della Giunta alla Modifica della legge Urbanistica regionale](http://www.genovapost.com/immagini/250_6402.jpg)
Genova - “Nella discussione oggi in Commissione VI sugli emendamenti alla Giunta è stato acclarato che per modificare qualunque Puc o farne aggiornamenti che incidono sul carico insediativo è necessario procedere alla verifica della Vas, e comunque non sarà autorizzabile nessuna variante significativa senza la presenza di depuratore sul territorio del Comune": lo fanno sapere il capogruppo di Forza Italia in regione Marco Melgrati e il Consigliere Roberto Bagnasco.
"Con questa norma coordinata con le disposizioni di legge regionale sulla VAS si mette di fatto un freno anche alla estensione ai fabbricati costruiti fino al 29/11/2014 in relazione alla Legge dei Sottotetti. Infatti, per i Comuni privi di impianto di depurazione, non sarà consentito procedere ad un aggiornamento – variante del PUC che consenta l’applicazione dell’estensione della Legge dei Sottotetti prevista nell’ultima modifica”.
“Dispiace che da una parte il legislatore regionale preveda estensioni alle norme di buon senso e che possano incidere sulla filiera dell’edilizia e dall’altra parte con limitazioni derivanti da leggi regionali si impedisca tutto questo”, concludono Marco Melgrati e Roberto Bagnasco.
"Con questa norma coordinata con le disposizioni di legge regionale sulla VAS si mette di fatto un freno anche alla estensione ai fabbricati costruiti fino al 29/11/2014 in relazione alla Legge dei Sottotetti. Infatti, per i Comuni privi di impianto di depurazione, non sarà consentito procedere ad un aggiornamento – variante del PUC che consenta l’applicazione dell’estensione della Legge dei Sottotetti prevista nell’ultima modifica”.
“Dispiace che da una parte il legislatore regionale preveda estensioni alle norme di buon senso e che possano incidere sulla filiera dell’edilizia e dall’altra parte con limitazioni derivanti da leggi regionali si impedisca tutto questo”, concludono Marco Melgrati e Roberto Bagnasco.
lunedì 15 dicembre 2014
Questa mattina ore 10 in III commissione per la trattazione del seguente OdG:
![](https://fbcdn-sphotos-b-a.akamaihd.net/hphotos-ak-xaf1/v/t1.0-9/1505239_10204390064008875_4651640705073450470_n.jpg?oh=47bb4fe3d9b7cb92d8c6cccefe683dfc&oe=553C4A76&__gda__=1426161601_63c368b2a927af1bb0c0397503b8d88d)
- PDL 370 Modifica alla L.R. 7 dicembre 2006 n.41 (Riordino del Servizio Sanitario Regionale)
- PDL 335 Modifiche alla legge regionale 30 aprile 2012, n. 17 (disciplina delle sale da gioco)
- Approvazione dei verbali relativi alle sedute del 29 settembre (I e III), 29 ottobre (III e I e III), 3 novembre 2014.
domenica 14 dicembre 2014
sabato 13 dicembre 2014
venerdì 12 dicembre 2014
Marco Melgrati e Matteo Rosso: “l’Assessore Montaldo venga in aula con urgenza a riferire sui presunti maltrattamenti ad anziani in Rsa Pastorino di Bolzaneto. Presentata Interrogazione Urgente in Consiglio Regionale.
![](https://scontent-a-mxp.xx.fbcdn.net/hphotos-xfp1/v/t1.0-9/10384518_10204372732775605_4599326733217885583_n.jpg?oh=2c5c392b10f858d6b7bd9c45440b82fe&oe=550DD418)
Fanno sapere poi i due esponenti Azzurri: “per evitare che succeda in Liguria, per i disabili e anziani non autosufficienti, cio' che e'accaduto a Roma a scapito di immigrati e zingari ,bisogna studiare un piano di intervento secondo la politica del risparmio, ossia interventi diretti alle famiglie e alle persone con disabilità, secondo i principi della Legge 328/00 (articolo 14) e dalla Legge 162/98, e in particolare i principi della Convenzione ONU, che recita del libero diritto di scelta citato dall’articolo 19 della Convenzione stessa.Per questo abbiamo presentato, come gruppo di Forza Italia, primi firmatari il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati e il vice-Presidente della commissione Sanità Matteo Rosso, un disegno di legge sull’assistenza domiciliare indiretta e vita indipendente”.
“L’approvazione di questa proposta di legge – aggiungono Melgrati e Rosso - costituirebbe sicuramente un salto di qualità per la Regione Liguria ove, suo malgrado e diversamente da altre regioni in cui già sono presenti percorsi di vita indipendente, l'assistenza viene ancora demandata alle famiglie. Così, chi è affetto da un grave handicap ed ha bisogno di assistenza continuata, se non ha una famiglia disposta ad accudirlo, è costretto, nella migliore delle ipotesi, ad essere confinato in un istituto.Questo intervento normativo è voluto fortemente da chi in prima persona vive il problema e anela il varo di una normativa regionale che possa finalmente permettere ai portatori di handicap gravi un'esistenza il più possibile indipendente. Nel prossimo Ufficio di Presidenza integrato chiederemo che venga messa a calendario questa legge, in maniera da concludere l’iter in Consiglio Regionale prima della scadenza della legislatura”.
“Inoltre bisogna vigilare che i soldi siano spesi bene perché i cittadini di questa regione sono stanchi di pagare le tasse per risultati come quello della struttura di Vado, già accertati, o come quelli da verificare per quella di Bolzaneto. Le fasce più deboli di questo paese non possono essere oggetto di speculazione e prevaricazioni varie, concludono Melgrati e Rosso.
Genova, 12.12.2014
mercoledì 10 dicembre 2014
“Inaccettabili continue assenze della sinistra ai lavori delle Commissioni”.
Regione: ancora una volta assenti dai lavori della Commissione VI i consiglieri regionali di centro sinistra.
![](https://fbcdn-sphotos-h-a.akamaihd.net/hphotos-ak-xpa1/v/t1.0-9/10847919_10204360184101896_4406012779341831615_n.jpg?oh=eb8f773a090c7b10226c78faf16a882f&oe=5547E82E&__gda__=1427734584_acbbca1c4f0086fead3ff324d5a83eba)
A questo punto il Capogruppo di Forza Italia faceva notare che su un provvedimento di questa importanza è eticamente e moralmente sbagliato continuare una discussione fra “ 3 gatti” in Commissione: “ per questo la Minoranza – continua l’esponente Azzurro - ha abbandonato l’Aula e chiesto la verifica del numero legale, che logicamente non c’era nonostante la presenza di Rocca di Ncd”.
“Ho chiesto inoltre che per la prossima convocazione della Commissione con questo punto all'Ordine del Giorno l’attenzione sia focalizzata su questo provvedimento di legge e non ci siano altre “distrazioni” stante la rilevanza della legge urbanistica in discussione. Inoltre pretendo che vengano sollecitati i Consiglieri di Maggioranza a garantire la loro presenza per tutta la durata della Commissione. Questo perché diversamente non sarebbe morale, non sarebbe serio, non sarebbe etico. Ancora una volta vergogna”, conclude Marco Melgrati.
Genova, 10/12/2014
Questa mattina ore 10 in VI commissione per la trattazione del seguente Ordine del Giorno:
![](https://scontent-a.xx.fbcdn.net/hphotos-xfa1/v/t1.0-9/10366192_10204359786211949_4126711852538201840_n.jpg?oh=e0913e1609f5cab33effbbedca881b7b&oe=54FB9B5B)
- DDL 330 Modifiche della legge regionale 4 settembre 1997 n. 36 e s.m. (LUR)
martedì 9 dicembre 2014
Sanità Savonese: Riaperto il dibattito in Consiglio Regionale con due interrogazioni
Quale futuro per la Sanità savonese? Melgrati: “Montaldo smentisce la sciagurata ipotesi della cancellazione dei tre presidi ospedalieri del Ponente savonese. Ma rimangono aperte le questioni del potenziamento delle strutture del Santa Corona e dell’Ospedale di Albenga ed il tema della qualifica di Dea di II Livello del Santa Corona. Per questo ho presentato una mozione che dovrà essere discussa a breve”.
Discusse questa mattina in Consiglio Regionale due interrogazioni del Capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati relative alla paventata ipotesi di accorpamento dei 3 ospedali del Ponente savonese in una unica struttura da realizzarsi a Savona e alla possibilità di implementare le specialità “cancellate” all’Ospedale di Albenga per raggiungere un livello di efficienza sempre maggiore. Spiega Melgrati: “ il ragionamento è ampio e si inserisce nel contesto di riorganizzazione delle strutture sanitarie del territorio savonese. E’fondamentale capire se vi è la volontà di accorpare tutto in un'unica realtà,ipotesi da scongiurarsi sia oggi che in futuro, o quella di valorizzare le strutture del territorio a partire dal Santa Corona, che deve rimanere Dea di II livello, fino ad arrivare alle realtà minori come Albenga e Cairo Montenotte, che rappresentano dei presidi ospedalieri basilari in un contesto come quello del Ponente savonese che per le sue caratteristiche morfologiche necessita di un dislocamento sul territorio capace di rispondere adeguatamente e tempestivamente alle esigenze dei pazienti”.
“In quest’ottica – continua l’esponente di Forza Italia - si colloca il potenziamento dell’emodinamica del Santa Corona con l’erogazione del servizio h24, fortemente voluta da Forza Italia, e la nostra richiesta di capire se esiste la possibilità di riorganizzare e potenziare alcune strutture dell’Ospedale Santa Corona inteso nella sua funzione di Ospedale Unico del Ponente savonese che comprende i nosocomi di Pietra Ligure e Albenga”.
“Montaldo ha risposto alle mie domande dandomi rassicurazioni sul fatto che l’ipotesi di chiusura dei tre presidi ospedalieri del Ponente a favore di una grande struttura unica a Savona non è assolutamente un’ipotesi che la Regione sta percorrendo, contraddicendo quindi le illazioni di alcuni esponenti del Pd del Comune di Savona che avevano paventato questa possibilità, ma non mi ha rassicurato per quanto riguarda il potenziamento dei reparti ricompresi tra il Santa Corona e l’Ospedale di Albenga rispetto ai quali io credo vi sia la necessità di pensare ad una loro possibile implementazione per garantire servizi efficaci ed efficienti sul territorio.Per quanto riguarda poi il Dea di II livello Montaldo ha dichiarato che non si corre il rischio di una perdita di questa qualifica per l’interdisciplinarietà della struttura e il suo livello qualitativo. A mio parere, invece, visti i paletti molto rigidi che il Ministero della Salute ha previsto relativamente ai livelli di popolazione che un Dea di II Livello dovrebbe servire, e parliamo di oltre 600 mila utenti, è fondamentale capire subito cosa si vuole fare ”.
“Infatti è urgente la necessità di confrontarsi con la Regione Piemonte per stabilire quella interregionalità prevista dal Decreto del Governo che consentirebbe di mantenere il Dea di II livello al Santa Corona. I tempi sono stretti perché il Decreto indica il termine massimo del dicembre 2014. Per questo motivo, per chiarire bene come ci si intenda muovere e cosa la Giunta sta facendo, ho già presentato un interrogazione ed una mozione in Consiglio regionale che dovrà essere discussa a breve”, conclude Marco Melgrati.
Genova,09/12/2014
![](https://fbcdn-sphotos-e-a.akamaihd.net/hphotos-ak-xpa1/v/t1.0-9/10612940_10204354247673489_1021754348384232450_n.jpg?oh=574a643e74fe4d8fe02d606ea67361bf&oe=55451D46&__gda__=1427017040_7797bd022cd0f44ed3bfcc52df2c72f0)
“In quest’ottica – continua l’esponente di Forza Italia - si colloca il potenziamento dell’emodinamica del Santa Corona con l’erogazione del servizio h24, fortemente voluta da Forza Italia, e la nostra richiesta di capire se esiste la possibilità di riorganizzare e potenziare alcune strutture dell’Ospedale Santa Corona inteso nella sua funzione di Ospedale Unico del Ponente savonese che comprende i nosocomi di Pietra Ligure e Albenga”.
“Montaldo ha risposto alle mie domande dandomi rassicurazioni sul fatto che l’ipotesi di chiusura dei tre presidi ospedalieri del Ponente a favore di una grande struttura unica a Savona non è assolutamente un’ipotesi che la Regione sta percorrendo, contraddicendo quindi le illazioni di alcuni esponenti del Pd del Comune di Savona che avevano paventato questa possibilità, ma non mi ha rassicurato per quanto riguarda il potenziamento dei reparti ricompresi tra il Santa Corona e l’Ospedale di Albenga rispetto ai quali io credo vi sia la necessità di pensare ad una loro possibile implementazione per garantire servizi efficaci ed efficienti sul territorio.Per quanto riguarda poi il Dea di II livello Montaldo ha dichiarato che non si corre il rischio di una perdita di questa qualifica per l’interdisciplinarietà della struttura e il suo livello qualitativo. A mio parere, invece, visti i paletti molto rigidi che il Ministero della Salute ha previsto relativamente ai livelli di popolazione che un Dea di II Livello dovrebbe servire, e parliamo di oltre 600 mila utenti, è fondamentale capire subito cosa si vuole fare ”.
“Infatti è urgente la necessità di confrontarsi con la Regione Piemonte per stabilire quella interregionalità prevista dal Decreto del Governo che consentirebbe di mantenere il Dea di II livello al Santa Corona. I tempi sono stretti perché il Decreto indica il termine massimo del dicembre 2014. Per questo motivo, per chiarire bene come ci si intenda muovere e cosa la Giunta sta facendo, ho già presentato un interrogazione ed una mozione in Consiglio regionale che dovrà essere discussa a breve”, conclude Marco Melgrati.
Genova,09/12/2014
Direttiva Bolkestein: l’Ordine del Giorno urgente promosso da Forza Italia non viene votato in Consiglio regionale a causa della mancata sottoscrizione da parte di Giacomo Conti,Federazione della Sinistra.
Melgrati:“ un fatto grave: gli operatori del settore devono sapere che la sinistra estrema, che appoggia la Giunta Burlando, vuole affossare il comparto ”.
![](https://fbcdn-sphotos-b-a.akamaihd.net/hphotos-ak-xpf1/v/t1.0-9/10406637_10204353449413533_2022189014545372305_n.jpg?oh=6754ab0dff4866691edb81be032f7c62&oe=5542E5AD&__gda__=1426766034_e1681e611a6cd4ad4c4b11a9c08f0eaf)
ria, a seguito della Direttiva Bolkestein, a causa della mancata sottoscrizione del documento da parte del consigliere regionale della Federazione della Sinistra Giacomo Conti. Il documento infatti è stato sottoscritto da tutti i capigruppo eccetto quello della Federazione della sinistra: evidentemente l’esponente della sinistra estrema , che appoggia questa maggioranza, è a favore della messa all’asta delle concessioni demaniali. Tale tipo di percorso però mette a rischio centinaia di famiglie e operatori del settore e può portare alla perdita di tanti posti di lavoro depauperando un settore strategico della nostra regione che riguarda la prima industria del nostro territorio che è appunto il Turismo”. Lo fa sapere il capogruppo di Forza Italia in Regione Marco Melgrati che continua: “il documento presentato in Consiglio regionale riprende pari pari quello approvato dalla Regione Marche, che non è certo governata dal centro destra, ad evidente dimostrazione che stiamo parlando di un settore di fondamentale importanza per il nostro Paese”.
“Il comportamento di Conti di questa mattina – dice ancora il Capogruppo di Forza Italia - fa slittare la discussione di questo delicatissimo tema alla prossima seduta di consiglio regionale. Trovo molto grave il fatto che un esponente di questa maggioranza che possiamo definire di sinistra centro non abbia acconsentito di riconoscere l’urgenza e quindi la grande valenza di un tema che portava ancora una volta alla luce le istanze legittime dei balneari che devono sapere che la Federazione della Sinistra non sostiene”.
“L’urgenza era dettata dal fatto che da quanto si apprende da organi di stampa del settore, in particolare dal sito Mondo Balneare.com il Governo sta lavorando a una bozza di disegno di legge di riordino del demanio marittimo che prevede le aste per le concessioni in essere e l'aumento spropositato dei canoni demaniali. Con il documento, di cui sono primo firmatario, infatti impegniamo la Giunta regionale a verificare la veridicità delle informazioni circa il disegno di legge sulle aste per le concessioni demaniali e l'aumento dei canoni demaniali, e nel caso che quanto appreso corrisponda a verità, impegniamo l’amministrazione regionale a mettere in atto tutte le azioni politico-istituzionali affinché vengano scongiurate tali evenienze”, conclude Marco Melgrati.
Genova,09/12/2014
“Il comportamento di Conti di questa mattina – dice ancora il Capogruppo di Forza Italia - fa slittare la discussione di questo delicatissimo tema alla prossima seduta di consiglio regionale. Trovo molto grave il fatto che un esponente di questa maggioranza che possiamo definire di sinistra centro non abbia acconsentito di riconoscere l’urgenza e quindi la grande valenza di un tema che portava ancora una volta alla luce le istanze legittime dei balneari che devono sapere che la Federazione della Sinistra non sostiene”.
“L’urgenza era dettata dal fatto che da quanto si apprende da organi di stampa del settore, in particolare dal sito Mondo Balneare.com il Governo sta lavorando a una bozza di disegno di legge di riordino del demanio marittimo che prevede le aste per le concessioni in essere e l'aumento spropositato dei canoni demaniali. Con il documento, di cui sono primo firmatario, infatti impegniamo la Giunta regionale a verificare la veridicità delle informazioni circa il disegno di legge sulle aste per le concessioni demaniali e l'aumento dei canoni demaniali, e nel caso che quanto appreso corrisponda a verità, impegniamo l’amministrazione regionale a mettere in atto tutte le azioni politico-istituzionali affinché vengano scongiurate tali evenienze”, conclude Marco Melgrati.
Genova,09/12/2014
Questa mattina alle 10:00 in Consiglio Regionale per discutere i seguenti provvedimenti in OdG:
- Iri 1458 Sull'ipotesi di ospedale unico in provincia di Savona.
- Iri 1528 Sulla possibilità di riorganizzare i reparti dell'Ospedale Unico del Ponente.
- Iri 1507 Sulla soppressione di quattro treni sulla linea Torino - Ventimiglia.
- Iri 1249 Sull'aumento del pedaggio autostradale.
- Iri 1355 Sulla revoca del Telepass alle Pubbliche Assistenze Anpas e alle Misericordie.
- Iri 1444 Sulla decisione di sospendere l'esenzione del pagamento delle tariffe autostradali per le ambulanze in servizio.
- Iri 1352 Sul pericolo che rischia il DEA dell'ospedale Santa Corona con il Patto per la salute.
- Iri 1575 In relazione all'allerta meteo del 30 novembre/1 dicembre 2014
![](https://fbcdn-sphotos-b-a.akamaihd.net/hphotos-ak-xpf1/v/t1.0-9/10457512_10204352746115951_5483600810828668097_n.jpg?oh=0a8bed58a1fa252a31a69cc2a8b5d34c&oe=55004706&__gda__=1426933625_e1928b50d824521042fc03a5f454c446)
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