
Questo decreto consente di fatto al legislatore regionale di prevedere deroghe ai limiti delle distanze originariamente previsti in 10 metri dalla norma del D.m. del 1968, norma appunto oggi derogabile per innalzamenti in allineamento con l’edificio esistente, quale è appunto ilcaso dei contenziosi aperti nel passato tra operatori e Tar Liguria. Questo è proprio il caso dell’applicazione del Decreto del Fare alla Legge 24/2001, la legge sui sottotetti, legge che ha consentito una risposta in termini abitativi, quantitativi e qualitativi senza sottrazione di ulteriore territorio. Legge, ricordiamolo,fortemente voluta e approvata dal centro-destra durante il governo della Liguria di Sandro Biasotti.
Come è importante definire quello che è ristrutturazione,entro il limite del 20% del volume esistente della costruzione, come previsto all’art. 10 comma f) della Legge Regionale 16/08,che appunto recita: gli ampliamenti diversi da quelli di nuova costruzione di cui all’articolo 15 e,quindi, entro soglie percentuali predeterminate dalla disciplina urbanistica in deroga ai parametri urbanistico-edilizi, la cui entità, espressa in superficie agibile (S.A.) o volume come definito dallo strumento urbanistico, non può eccedere il 20 per cento del volume geometrico di cui all’articolo 70[1],e invece quello che è nuova costruzione.
Altro campo di intervento è quello dell’aggiornamento dei termini della legge 24/01. Come è altresì importante definire, sempre nella legge dei sottotetti, la possibilità del recupero dei sottotetti oltre la soglia del 20% del volume, definendo la nuova costruzione senza l’applicazione dell’indice edificatorio, in osservanza sempre dell’art. 30 comma 1 del Decreto del Fare.
Credo che la Giunta debba inoltre intervenire con urgenza sugli indirizzi interpretativi allegati alla delibera della Giunta Regionale, la DGR 1662 DEL 20/12/2013, in modo da rendere coerente questi indirizzi con la definizione di nuova costruzione di cui alla Legge Regionale 6 giugno 2008 n. 16 “disciplina dell’attività edilizia” - coordinata con la Legge Regionale 5 aprile 2012 n. 9“ in vigore.
Tutto questo, conclude il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati,se non si vuole far prevalere la burocrazia e la incertezza normativa in un settore che da tempo sta mostrando, più di altri, i segni della crisi economica, e che invece ha rappresentato, nel passato, un volano forte per l’economia, in Liguria e non solo. Abbiamo l’occasione storica di trasformare la Liguria nella Regione del FARE,dopo anni di NON FARE!
Genova,14.08.2014.
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