giovedì 4 giugno 2015

Aggiungere provvisoriamente una delle due corsie verso Ventimiglia per il ritorno Autostrada dei Fiori risponde alla nota inviata alla fine di aprile sulla criticità che si crea sull’A10 Savona-Ventimiglia nel periodo primaverile-estivo.

L’estate ormai è proprio dietro l’angolo e da Pasqua assistiamo, come ogni anno, ai continui intasamenti dell’Autostrada dei Fiori con code chilometriche e turisti costretti a stare per ore ed ore incolonnati per rientrare nelle città del Piemonte e della Lombardia.

Subito dopo il weekend pasquale avevo scritto una lettera al Presidente della Società Autostrada dei Fiori permettendomi di indicare quella che, a mio parere, poteva essere una soluzione efficace, di poco costo e di grande utilità: utilizzare una delle due corsie in andata della Autostrada dei Fiori per il ritorno verso Savona. Basterebbe posizionare dei birilli al centro della carreggiata, come quando ci sono asfaltature e lavori che richiedono la chiusura di una delle due carreggiate, per avere tre corsie invece che due, effettuandolo scambio di carreggiata. Scambio di carreggiata che è già previsto, quindi senza opere, appunto per gli eventuali lavori. Una ricetta semplice che, inattesa delle soluzioni strutturali, se applicata, potrebbe alleviare i volumi di traffico del controesodo verso le direttrici padane. Il costo sarebbe solo quello del personale che deve posizionare i birilli di plastica.
Autostrada dei Fiori mi risponde oggi affermando che a tale soluzione si deve rinunciare per le seguenti motivazioni:
SICUREZZA: la lunghezza della carreggiata nord per i mezzi diretti verso Genova (3,3 km di deviazione) renderebbero estremamente problematici eventuali interventi in caso di incidente;
GESTIONE DEL TRAFFICO: l'operazione di posa e di rimozione dei defleco per dividere la carreggiata e per ripristinarla è particolarmente lenta;
CRITICITÀ' DEGLI ORARI: l'unico momento possibile per posizionare la segnaletica sarebbe la seconda parte della mattinata di domenica quando in direzione Genova il flusso di traffico è ancora limitato ma in un momento in cui, in direzione Ventimiglia è invece ancora sostenuto, creando così possibili criticità.
Tutto questo non è sicuramente un bene per il nostro turismo e queste code chilometriche costituiscono un deterrente per chi sceglie le nostre spiagge. Fino a quando chi viene dalle città Padane, che costituiscono il nostro tradizionale bacino di utenza, sarà disposto ad accettare che per tornare a casa deve affrontare questi viaggi della“passione”?
04/06/2015
                       
     

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