martedì 14 febbraio 2012

da il Secolo XIX del 12 febbraio 2012


IL PARCHEGGIO PRIVATO E QUELLO PUBBLICO  
Alassio,
ora scoppia
la “guerra”
del taglio del nastro
Il Comune ha tempi lunghi, Melgrati gioca
d’anticipo con focaccia e champagne.
ALASSIO. MarcoMelgrati inaugura
i garage di Moglio e li intitola all’imprenditoreMario
Bogliolo.
Non è un viaggio a ritroso nel tempo,
a quando Melgrati era sindaco,
ma una sorta di sfida che l’ex primo
cittadino ha lanciato (in accordo con
la famiglia Bogliolo, che ha realizzato
l’autorimessa su terreni in parte propri
ed in parte appositamente acquistati)
all’amministrazione del suo
successore e predecessore Roberto
Avogadro e del vice Luigi Sibelli.
Sì, perché l’intitolazione “privata”
di ieri mattina precede quella “pubblica”
del parcheggio sovrastante
(con 18 posti auto e diversi per le moto),
che invece sarà intitolato ad
Alessio Pelle, già consigliere comunale
e assessore imparentato proprio
con Sibelli, che a Moglio ha casa
e  naturalmente un buon bacino elettorale.
Nonostante qualche fiocco di neve,
Melgrati si è presentato puntualissimo
alle 11 per il taglio del nastro,
esattamente come faceva quando
era sindaco.Davanti ad una trentina
di persone, tra cui gli eredi di Mario
Bogliolo, è stata scoperta la targa che
ricorda l’imprenditore che ha realizzato l’intera opera,
salutata da un applauso
generale. «L’amministrazione
vuole intitolare la parte pubblica
ad una persona solo per la parentela
con il vicesindaco –ha spiegatoMelgrati
e
allora noi abbiamo deciso di
intitolare quella privata alla persona
che ha avuto il merito di realizzare
questa opera importante, perché assieme
a quella interamente pubblica
realizzata vicino alle scuole dalla mia
amministrazione va a mantenere la
promessa che avevamo fatto di incrementare
i parcheggi della frazione.
In un momento di crisi e di scarsa
disponibilità da parte delle pubbliche
amministrazioni, il coinvolgimento  dei privati nella realizzazione
di opere parzialmente pubbliche sia
un fatto importante».
E tra gli eterni litiganti ci sarebbe
stata anche una sortadi corsa contro
il tempo per arrivare primi all’intitolazione,
almeno a sentire Melgrati.
«Volevano fare l’inaugurazione la
scorsa settimana – afferma ma
non
ci sono riusciti perché si sono dimenticati
di fare il collaudo amministrativo,
senza il quale non si può inaugurare
nulla».
Ma un piccolo rammarico Melgrati
lo ha comunque: avrebbe voluto la
benedizione come in ogni inaugurazione
che si rispetti, ma il parroco
non è potuto arrivare. «Era influenzato,
altrimenti sarebbe venuto certamente»,
assicura l’ex sindaco.

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